write.as

nihilxdell'essere nihildella metafisicanihilnihilmetafisicametafisicassoluta.EssereCreatrixdell'essere" metafisicadell'essere. Metaontofenoumenontoteología in sé nihilmetafisicafondazione metafisicadel sé ESSErlontology È senzapercHé'ontologia del Dasein per superare la metafisica SenzapercHé eventontologia". Thom'ontology eventusEsse'ontologia è fenoumenontologiadell'essereventità"noumenontology". Dasein: essere è esserci senzaperché D''esserlontologydell'essereventità già crea essereventità: "perché essere anzich-nulla" senza"perché eventità è l'essere dell'eventità è essereventità l'Essereventità oltre la metafisica in sé già eventità oltre la metafisica "morte di Diopan" della metafisica. Dasein verità dell'esserevento è l'essere in sé Oltremetafisica: essere dell'evento panulla è l'essereventità Essere senza"perché Essere absolutontology "senza" Perché in Sé essere" dal nulladell'essereventO fenoumenontologia "Senza la metafisica della verità. D'esservi creatrix"ontologica" là"ontologiadell'esserEventontology Oltre la verità della veritàMetafisica. Diopan è la Verità senzaperché è in Sé essereventitàdell'essere sEnzaperché. Essereventod'essereventontology dellA verità dell'essere senzaPerché in sé. ONTology creativa creatrix è senzaperché creativa oltremetafisica kreatrix eventONTOloGy È senzaPEhé già crea iN sé poetanteveNtontology“pensiero abissale”senzaperché È l’eventontology dà: «Giacché!»già essereventontology“oltre”«La metafisica abissontology dell’esserevento»dà senzaperché“l씓là”diradanza oltre la metafisica–Paneraclitontology. «Giacché senzaperché nient’altro»’essere dell’eventontology panullasenzaperché. L’eventontologia Senzaperché«abissaleventontology»crea vi crea”crea»creatrix crea senzaperché diradanza in sé È paradossontology iN sé là essere-nel- deserto»ultimo diopaneVento già creatrix crea crearevento crea creatrix crea’creativeventò crea: «crea:crearsi crea»creativontology. «Crearsi in sé“dà”»È creatriceventontology crea senzaPerché Eraclitontology”È EraclitoNtologia crea in sé È crea senzaperché crearevento senzaperché evento crea“senzaperché”È in«sé diradanza»creatricevento creatrice È EraclitoNtològy oltre Il pensiero metafisico crea. La creatrice creatrix creatriceveNtontologia crea la morte di diopan È raduraLì crea È“senzaperché” È la morte di Diopan’al di là’al di là’al di là morte di Diopan creatrix creatio ex nihilx già crea. CreatrIx in sé da sé senzaperché in sé crea essernevento. Crea crea-evento. Creatrix crea è senzaperché creareVento È crea la “morte di diopan”crea Da creatore dà dal panulla: È per sé panulla morte di diopan creareventontology crea senza–perché È crea La morte di diopan Diopan della metafisicrea Zarathustra creatrice creareventux crea dèi creareventology essere diopan! Dèi metafisikamentevento senzaperché’ultimàcreatric’EventUx. La creatrice dell’eventontology crea crearevento è creatrix la morte di Diopan in sé di sé crea creareventontology creatriceventology crea crea-senzaperché Al di là crea senzaperché creatrix. Crea crea-dà’essereventontologydell’essere – è creatriceventontology dell’eventessere demiurgontology dell’evento“crea”senzaperché È“al di là” delLa metafisicamente crea«al di là» è“al di là”crea in sé esserevento». L’essereventontolOgy esserevento È al di là. Crea crearevEntux in sé È’evento È“abissaleventontology”senzaperché abissalevenTux“senzaperCh锓abissaleventologia”senzaperché È stringravità. È già esserevento crea stringravità stringholexgravità stingravità’infinità dello spaziotempo stringravità-metafisica in sé abissalevento!–«abissaleventontology»stringravità Eventontologico dell’eterno ritorno. L'exstasispaziotempora essere-già-futurontology. Essere-già-eventontology crea eventempora»«stringravità!!»esseregiàesserneesseregiàeventontology senzaperché«Esserègiàevento:– esserci già in sé esSercigià esseregiàeventux essernegià’eventofuturontology senzaperché essercigià senzaperché–esserci––già“abissaleventontology”crea creapanulla senzaperché crea è già creatontology metafisicamente stringravità creareventontology senzaperché già crea crea-di-già dal-panulla creativontology creaEventontology–È eracliteontology crea La metafisicamente eventodell’esseregià oltre la metafisica eventodell’esseregià eventontologydell’essere». Noumènestasi eventestasi in sé futurontology senzaperché estasieventontologico–«dell’esseregià»–eventodell’esseregià aleggia la morte di diopan esserGià––È lì al di là in sé senzaperché essercigià stringravità stringholex-gravità:esservigià!»stringravitàcreatontology stringravità:«stringholexgravità»senzaPerché creativontologystringravità metafisicamente al di là senzaperché al di là Stringravità creatorevento. È in sé aleggia eventontology morte di diopan esseregià oltre la metafisicamente. Vi è abissalevento:«abissaleventontology!»dell’esseregià eventodell’esseregià l’eventodell’essercigià dell’essernegià“là”in sé È essercigià oltre la metafisicamente al di là“là”»già-evento senzaperché è già Evento crea’eventO Vi è già Evento eventontology l’evento”vi è””evento–creerà’eventità paradossalità paradossontology poetanteveNto senzaperché È spaziaL’Ontopologia diradanza“l씓là”diradanza futurontology SenzapErché spaziotemporaeventontoLogy diradanza oltremetafisicAmenx senzaperché affrancandosi dal trascendente, si è affrancata dalla sorgente di ogni colpa, peccato e vergogna. Ed infatti «Con la tempesta chiamata “spirito”, soffiai sui flutti del tuo mare; ne cacciai via tutte le nuvole, e strangolai perfino la strangolatrice chiamata “colpa”»[127]. Lo spirito che scaccia via tutte le nuvole, simboli dei comandamenti della tradizione metafisica, è in primo luogo uno spirito combattivo – lo spirito-leone –, esso affranca l’uomo rendendolo capace poi di creare nell’innocenza del cielo sereno: «Anima mia, io ti conferii il diritto di dire no come la tempesta, e di dire sì come il cielo sereno dice sì: immota come la luce, tu ristai, e vai ora attraverso tempeste di negazione»[128]. L’anima del grande anelito si affranca dal giogo della metafisica, raggiungendo quella piena liberta per creare, questo significa che l’eterno ritorno non immobilizza l’uomo, ma anzi lo rende veramente libero di creare eternamente la sua opera, di perpetuarla in eterno: «io ti restituii la libertà su tutte le cose create e increate: e chi conosce, come tu la conosci, la voluttà di ciò che verrà?»[129]. L’anima che anela l’eterno ritorno deve essere capace di disprezzare, ma non il disprezzo che rode come un tarlo, tipico dell’anima meschina, ma quel disprezzo che allo stesso tempo ama: «anima mia, io ti insegnai il disprezzo che non si annida come un tarlo, il grande disprezzo per amore, che più ama dove più disprezza»[130]. Il grande disprezzo è rivolto all’uomo incatenato ai suoi lacci metafisici, il quale è capace solo di disprezzarsi e di disprezzare tutto ciò che sta attorno a lui; il disprezzo della grande anima è invece solo perché è mosso da un grande amore per l’apertura cosmica del mondo e per tutto l’ente che eternamente ritorna. Ciò che quindi la grande anima disprezza è appunto la chiusura del mondo cosmico, delle sue leggi che piegano l’uomo: «io ti liberai da ogni obbedienza, riverenza e soggezione verso gli altri, io ti detti il nome di “curva della necessità” e di “destino”»[131]. È questo un punto essenziale del pensiero di Nietzsche: se l’affrancamento libera l’uomo dai tentacoli del dio che tutto ha gia previsto, nell’anima affrancata non vi è più differenza tra volontà e destino. Ecco il senso dell’“io sono” del fanciullo. Ciò che l’anima adesso vuole è ciò che deve eternamente ripetersi. La volontà vuole il Necessario, ma non come qualcosa a cui la volontà deve arrendersi come un destino imposto. Ed infatti finché il destino viene inteso come qualcosa di imposto, la volontà non può identificarsi con essa. Questa differenza cade solo se, nell’eterno ritorno, la volontà diventa partecipe del gioco della creazione, solo così la volontà diventa veramente destino. Riecheggia qui il senso del fanciullo eracliteo che giocando fa-mondo. Ed è sempre in questi termini che bisogna cogliere la differenza tra l’eterno ritorno vissuto dagli animali di Zarathustra e quello vissuto dall’uomo. Nietzsche riesce con l’eterno ritorno a raggiungere una originale identità tra libertà e necessità: qui sta la grandezza del suo pensiero! 7. Gli uomini superiori. Se con la terza parte del Così parlò Zarathustra, Nietzsche raggiunge l’apice del suo pensiero, nell’ultima quarta parte si ha un abbassamento della sua profondità di pensiero. Infatti questa parte, aggiunta successivamente alle prime tre, non riesce a riportare il pensiero poetante di Nietzsche alle vette che abbiamo visto in precedenza. In primo luogo in questa sezione dell’opera noi troviamo nuovi elementi stilistici, infatti: se nelle prime tre sezioni la favola aveva un ruolo secondario rispetto alla profondità del pensiero che in essa vibrava, qui invece la favola prende il sopravvento, abbassando la grandezza del pensiero che prima abbiamo colto. L’intento di questa sezione era quello di mostrare la grandezza di Zarathustra rispetto agli uomini superiori, a coloro che cioè pur riuscendo ad affrancarsi dalla tradizione occidentale, rimangono comunque ad essa legata, se pur come fantasma. Il loro spirito è combattivo ma non riescono ancora a superare il ponte verso il superuomo. Ebbene il rilievo di questa grandezza di Zarathustra non riesce, rimane solo accennato. «La figura di Zarathustra non guadagna nulla di essenziale in profondità e determinatezza esistenziale per mezzo di questa sua superiorità sugli uomini superiori»[132]. E questo perché Nietzsche non riesce a mostrare quale sia l’esistenza di colui che vive consapevolmente la morte di dio, la volontà di potenza e l’eterno ritorno. Bisogna però dire che questo punto è assai complesso da svolgere, perché appunto il modello esistenziale alternativo di cui Zarathustra in persona si fa promotore, dovendo superare d’un colpo l’esistenza finora presente nel mondo, non riesce a trovare una piena e concreta articolazione. Finora Zarathustra è riuscito a raggiungere le vette più alte del suo pensiero anche perché quest’ultimo veniva esposto in modo ambiguo, vibrava certamente ma senza raggiungere una solidità cristallina, come appunto si è visto nell’esposizione per cenni dell’eterno ritorno. Qui invece Nietzsche vuole veramente solidificare tutto il suo pensiero, dare un solido “modello” per le generazioni future, determinato dal confronto tra Zarathustra e gli uomini superiori, ma proprio questo estremo tentativo viene meno. All’inizio di quest’ultima sezione troviamo Zarathustra invecchiato. Sono infatti passati molti anni, e i capelli di Zarathustra sono ormai bianchi. I suoi anni sono passati in solitudine, e adesso è in attesa di compiere definitivamente la sua opera. Ma questa volta non è lui a discendere in mezzo agli uomini, sono, invece, questi ultimi a salire versi Zarathustra, per chiedere aiuto. Il loro aiuto si mostra come un unico grido di aiuto. Mosso da questo grido, Zarathustra scende dalla propria montagna per trovare chi aveva pronunciato questo grido di soccorso, e lungo la sua strada trova i vari tipi di uomini superiori. Essi sono: il profeta della grande stanchezza, i due re, colui che è cosciente dello spirito, il mago, il vecchio papa, il più brutto degli uomini e l’ombra di Zarathustra. Essi sono considerati da Zarathustra i «resti di Dio». Se infatti con la «morte di dio» è scomparso il suo orizzonte, non è ancora tramontato il cuore che anela dio, il quale si sente adesso smarrito, alienato. Essi rappresentano gli uomini del nichilismo, di coloro cioè che sentono la morte di dio, ma rimangono affascinati da questa assenza. Essi quindi non sono ancora trasformati, come Zarathustra, rimanendo prigionieri nell’alienazione. Vediamo in breve cosa questi uomini superiori simbolizzano. Il profeta della grande stanchezza è colui che annuncia il nichilismo futuro; il mago è l’artista divenuto attore, che, non vivendo più realmente, non ha più alcuna genuinità, egli è capace solo di rivivere maschere ormai passate; i due re non sono più dei dominatori, essi hanno abbandonato il loro regno perché nauseati dalla falsa potenza che nel loro regno si annida, soffrono quindi della falsità della vita e del travisamento della potenza; colui che è cosciente delle dello spirito preferisce non sapere nulla piuttosto che presumere di sapere, e lascia simbolicamente che la sanguisuga succhi il sangue dal braccio, perché il sapere per lui incide la vita nella carne; il vecchio papa è l’uomo che ha riverenza, ma che nel contempo sa che dio è morto, egli ama ancora il dio morto e si abbandona tristemente in lui; il più brutto degli uomini simbolizza la grande nausea che l’uomo prova nei confronti di se stesso, per tutto ciò che egli reputa storpio e frammentario; lo stesso disprezzo, in forme diverse, è ciò che accomuna il mendicante volontario e l’ombra di Zarathustra. In particolare l’ombra di Zarathustra è lo spirito libero che lascia andare ogni sicurezza, che contesta e attacca tutto, ma allo stesso modo non riesce a proporre un fondamento alternativo, egli rimane incatenato alla pars destruens di Zarathustra. I caratteri di questi tipi di uomini superiori mostrano le vette che invece Zarathustra ha raggiunto. Se infatti il disprezzo e il malessere di questi uomini non riesce a trovare una soluzione, rimanendo, per così dire, aggiogati a ciò di cui si vogliono liberare; Zarathustra è riuscito a raggiungere una dimensione gaia, in cui il pensiero del superuomo, della volontà di potenza e dell’eterno ritorno hanno tramutato il grande disprezzo in infinito amore. L’anelare degli uomini superiori se pur consapevoli della morte di dio, anela ancora a questa assenza; l’anelare, invece, di Zaratustra ha trovato nella terra dell’eterno ritorno la sua patria, il suo ristoro. Si vede come il tema delle tre metamorfosi sia qui fortemente presente, gli uomini superiori sono in un certo qual modo incatenati alla spirito-leone, ma come si è visto questo spirito se pur combattivo, non riesce a liberarsi per un nuovo inizio, prepara certamente il terreno per il passaggio, ma non può ancora compierlo. Il disprezzo degli uomini superiori non si è ancora tramutato in innocenza, capace di ridere di sé. Ed infatti al termine del brano Dell’uomo superiore Zarathustra invita gli uomini superiori ad imparare a ridere: «questa corona di colui che ride, questa corona intrecciata di rose: a voi, fratelli, getto questa corona! Io ho santificato il riso; uomini superiori, imparatemi – a ridere!»[133]. Il riso è proprio di colui che ama la leggerezza, di colui che anela al suo superamento. Eppure questi uomini non comprendono pienamente l’insegnamento di Zarathustra, essi si burlano di sé, ma sempre con grande fatica e penosamente. Non hanno quella leggerezza per imparare a ridere con innocenza, in loro vive ancora una gravissimo senso di colpa. Ed è questo per Zarathustra un grande sconforto, egli prova per questi uomini un grande dolore, perché percepisce in questi uomini le sue sofferenze passate. In un certo qual modo tutti questi uomini sono le “ombre” di Zarathustra, ciò di cui egli non è riuscito del tutto a separarsi. Ed infatti egli prova “compassione” per questi sofferenti: «l’ultimo peccato» di Zarathustra. Allora l’ultimo superamento di Zarathustra sta proprio nel superare anche la compassione verso questi uomini, l’ultimo residuo dello spirito di gravità: «Compassione! La compassione verso l’uomo superiore! gridò, e il suo volto si fece duro come il bronzo. Ebbene! Questo – ha avuto il suo tempo! Il mio dolore e la mia compassione – che importa tutto ciò! Forse che miro alla felicità? Io miro alla mia opera!»[134]. Questo ultimo superamento chiude il Così parlò Zarathustra, indicando, nel contempo, il presagio di un nuovo inizio: «Orsù! Il leone è venuto, i miei figli sono vicini, Zarathustra si è maturato, la mia ora è venuta: – Questo è il mio mattino, la mia giornata comincia: su, vieni su, grande meriggio!»[135]. Zarathustrontoteology Zoroastrontoteology Zarathustringholex panulla Diopan è "! Zarathustrontòteologia crea lì lì-in-sé è senzaperché dà senzaPerché panulla'ultimoZarathustrontoteology: caosontology in sé diradanza C'è'ultimontology è crea esserlontology C'è è panulla senzaperché soggiorna dà è metafisicreatoreventontoteology. Creatoreventologiax. Creatoreventux creatoreventontologia Creatrix. Creatriceventontology Zarathustringholex creatorx pensanteventontology senzaperché: pensanteventux lì pensanteventontologia. Ma nel deserto più solitario avviene, la seconda metamorfosi: il leone è lo spirito qui, la libertà si è catturare, e la signoria nel proprio deserto. Il suo ultimo signore qui ricerchi: ostile sarà e il suo Dio ultima, per la vittoria che lotterà con il grande drago. Qual è il grande drago, che lo spirito non piace caldo più a lungo Signore e Dio? "Tu sarai-" è il grande drago. Ma lo spirito del leone dice "io voglio". "Tu sarai-" si trova nel suo percorso, scintillante d'oro, un animale capannone, e brilla su ogni scala d'oro "Tu devi!" Millennial Valori glitter su quelle scale, e, quindi, parla il più potente di tutti i draghi: ". Tutti i valori di cose - glitter su di me" "Tutti i valori hanno già creato, e tutti i valori creati - fare io rappresento. In verità, non ci sarà "Voglio" dare di più! "Così parla il drago. Fratelli miei, per cui c'è bisogno del leone nello spirito? Quello che non soddisfa la bestia da soma, che rinuncia ed è riverenti? Per creare nuovi valori - che non è capace di un leone: ma di creare per sé la libertà per la nuova creazione - che può la forza del leone. Creare sé la libertà, e dare una santa Anzi fino alla dovere: per questo, fratelli miei, ci hanno bisogno del leone. La legge vuole per nuovi valori - che è il presupposto più formidabile per una portante e lo spirito riverente. In verità uno spirito è predare, e un animale da preda. Come il suo più sacro, una volta amato "Tu-devi": ora deve anche trovare illusione e arbitrio nella Santissima, che possa catturare la libertà dal suo amore: il leone è necessario per questa cattura. Ma dimmi, fratelli miei, ciò che il bambino può fare, nemmeno il leone potrebbe? Perché ha il leone predare ancora diventare un bambino? Il bambino è l'innocenza e oblio, un nuovo inizio, un gioco, una ruota rotolare fuori, un primo movimento, un Yea santa. Sì, il gioco della creazione, i miei fratelli, abbiamo bisogno di una santa Sì: la sua volontà, dalla volontà ora lo spirito, il suo proprio mondo winneth emarginato nel mondo. Tre metamorfosi vi ho chiamato lo spirito: come lo spirito divenne cammello, e il cammello leone, e il leone finalmente un bambino. - - Così parlò Zarathustra. E poi lui era in città, che si chiama The Cow Pied. * * * Dai dipartimenti di virtù. Un vantava Zarathustra un uomo saggio che sa parlare bene di sonno e di virtù: ha molto onorato e ricompensato per esso, e tutti i giovani erano seduti prima della sua sedia. A lui è andato Zarathustra, e tra i giovani si è seduto davanti al suo sedia. E così parlò il saggio: Il rispetto e la modestia in presenza di sonno! Questo è il primo! E Allen andare fuori strada che dormono male e tenere sveglio la notte! Modest è anche il ladro in presenza di sonno: ruba sempre in silenzio per tutta la notte. Spudoratamente ma è il guardiano della notte, senza vergogna egli porta il suo corno. No piccola arte è per il sonno: lo fa già Noth per guardare tutto il giorno fuori. Dieci volte si devono superare se stessi il giorno: ciò che rende un buon stanchezza e si papavero per l'anima. Dieci volte bisogna di nuovo con te conciliare; per superamento è amaro, e male a dormire la riconciliato. Dieci verità è necessario trovare il giorno: o come questi durante la notte per la verità, e la tua anima è rimasta fame. Dieci volte ti viene da ridere durante il giorno e di essere allegro, altrimenti fastidio allo stomaco durante la notte, il padre di afflizione. Pochi lo sanno, ma uno deve avere tutte le virtù per dormire. Devo dire falsa testimonianza? Devo commettere adulterio? Devo desiderare serva di mio prossimo? L'All vertrüge male con buon sonno. le virtù al momento giusto per inviarsi a sonno: E anche se uno ha tutte le virtù, c'è ancora capire a uno. Che non litigare tra di loro, come piccole donne! E su di te, tu infelice! La pace con Dio e con il prossimo: così desidera il buon sonno. E la pace anche con il diavolo del tuo prossimo! Altrimenti ti perseguiterà nella notte. Onore al governo e l'obbedienza, e anche il governo storto! Così desidera il buon sonno. È colpa mia che il potere come i convertiti su gambe storte? Egli deve sempre essere il migliore pastore contento di me, che porta le sue pecore al pascolo verde: così fa si accorda con buon sonno. Molto onori Io non voglio, né grandi tesori: eccitano la milza. Ma è cattivo sonno senza un buon nome e un piccolo tesoro. Una piccola azienda è più il benvenuto a me come un male: ma devono entrare e uscire al momento giusto. Così fa si accorda con buon sonno. Molto come me, i poveri in spirito: promuovono il sonno. Beati coloro, soprattutto se si dà sempre loro legale. Così il giorno passa i semi della virtù. Quando la notte verrà, poi ho una buona cura per evocare il sonno! Non vuole essere chiamato il sonno, è il Signore delle virtù! Ma penso a quello che ho fatto e pensato al giorno. Così ruminando, mi chiedo, paziente come una mucca: Quali sono stati i tuoi dieci conquiste? E quali sono stati i dieci riconciliazioni e le dieci verità e le dieci risate con cui il mio cuore ha fatto amichevolmente? Così riflettere, e cullati dalle quaranta pensieri, mi assale in una sola volta di sonno, il Ungerufne, il Signore delle virtù. Il sonno mi dà un colpetto sul mio occhio: perché è difficile. Il sonno tocca la bocca, e rimane aperto. In verità, sulla suola morbida che viene a me, il più caro dei ladri, e rubare i miei pensieri: stupido io sto lì come questa sedia. Ma non molto di più mi trovo poi: dato che sono già. - Quando Zarathustra in modo che il parlare saggio sentito, rise nel suo cuore: per lui era lì la luce si è levata. E così disse al suo cuore: Un pazzo sono io in questo modo perché con i suoi quaranta pensieri: ma credo che probabilmente ha capito come dormire. Felice, chi vive nella zona in questo modo! Tale sonno è contagioso, anche attraverso una parete di spessore è contagiosa. Un incantesimo stesso vive nella sua poltrona. E non invano sedevano i giovani prima che il predicatore della virtù. La sua saggezza significa tenere svegli per dormire bene. E in verità, se la vita non aveva senso e ho dovuto scegliere una sciocchezza, questo sarebbe anche me sciocchezza Diess il wählenswürdigste. Ora so bene quello che una volta si cercava soprattutto quando hanno cercato maestri di virtù. Dormire bene è stata chiesta e le virtù di papavero testa a! Tutti questi modi acclamati di sedie saggezza sonno è stato senza sogni: non sapevano più alto senso della vita. Ancora oggi ci sono probabilmente alcuni, come questo predicatore di virtù, e non sempre in modo onesto: ma il loro tempo è scaduto. E non molto di più lo fanno loro posizione: ci hanno già mentono. Beati quelli assonnati perché essi presto assopirsi. - Così parlò Zarathustra. * * * Da backworldsmen. Einstein gettò Zarathustra la sua fantasia oltre l'uomo, come tutti backworldsmen. Uno di sofferenza e torturati opera di Dio mi sembrava come il mondo. Sogno mi sembrava che il mondo e il sigillo di Dio; fumo colorato davanti agli occhi di un divinamente scontenti. Il bene e il male e la gioia e il dolore, io e te - fumo colorato mi sembrò davanti agli occhi creativi. voluto distogliere lo sguardo dal Creatore stesso, - perché ha creato il mondo. Inebriante gioia è per il malato a distogliere lo sguardo dalla sua sofferenza e dimenticare se stesso. la gioia inebriante e auto-to-lose mi sembravano una volta il mondo. Questo mondo, l'eterno imperfetto, un'immagine contraddizione eterna e l'immagine imperfetta - una gioia inebriante al suo creatore imperfetta: - sembrava così a me una volta il mondo. Così anche ho buttato una volta la mia fantasia oltre l'uomo, come tutti backworldsmen. Al di là di uomo, forsooth? Oh, fratelli, quel Dio che ho creato è stato il lavoro umano e la follia umana, come tutti gli dei! L'uomo è stato, e solo un povero frammento di l'uomo e l'ego: dalle proprie ceneri e bagliore mi sembrava, questo fantasma, e in verità! Non mi fu rivolta dal di là! Che cosa è successo, i miei fratelli? io stesso, il malato ho superato, ho portato le mie ceneri in montagna, una fiamma luminosa che mi ha inventato. Ed ecco! Come più il fantasma di me! La sofferenza sarebbe me ora e rovinato la convalescenza, a credere in questi fantasmi: la sofferenza mi sarebbe ora e umiliazione. Quindi sto parlando con backworldsmen. La sofferenza è stato, e l'impotenza - che ha creato tutte le backworlds; e la breve follia di felicità, che solo il più grande malato. La fatica che vuole con un balzo per durare, vuole un salto fatale, un povero ignorante la stanchezza che non ha nemmeno vuole: che ha creato tutti gli dei e gli altri mondi. Credetemi, i miei fratelli! Era il corpo che disperava del corpo - tentare con le dita dello spirito infatuato alle pareti finali. Credetemi, i miei fratelli! E 'stato il corpo che disperava della terra - che ha sentito parlare le viscere dell'esistenza a se stesso. E voleva la testa attraverso le pareti finale, e non solo con la testa, - verso "l'altro mondo". Ma "quel mondo" è ben nascosto da uomo, che disumanizzato, mondo disumano che è un nulla celeste; e le viscere dell'esistenza non parlano all'uomo, ad eccezione di quanto l'uomo. In verità, è difficile da dimostrare tutto l'essere, e difficile da farlo parlare. Dimmi, fratelli, non è dimostrato meglio la più strana di tutte le cose? Sì, questo ego e la contraddizione e perplessità dell'ego, proferisce più rettamente del suo essere, questa creazione, disposti, degno ego, che è la misura e il valore delle cose. E questa esistenza più retto, l'ego - è parla del corpo, e vuole ancora il corpo, anche se sigilla, ceretta lirica e starnazza con le ali spezzate. Sempre onesto impara a parlare, l'ho: e più si impara, più si trova e onori per il corpo e la terra. Un nuovo orgoglio mi ha insegnato il mio ego, e li ho insegnare: a mettere, non la testa sotto la sabbia delle cose celesti, ma per portarlo liberamente, una testa terrestre, che crea il senso della terra! Una nuova insegnerà io agli uomini: scegliere questa strada, l'uomo ha seguito ciecamente, e un buon scorrimento lui contento e non da lui a parte, come i malati e perire! ; Ma anche quei veleni dolci e tristi hanno preso in prestito dal corpo e la terra: malati e dei morenti là che disprezzava il corpo e la terra e ha inventato il celeste e le gocce di sangue redentore erano Da loro miseria hanno cercato la fuga, e le stelle erano troppo lontano. Poi sospirò: "Oh, che ci sono stati modi celesti di intrufolarsi in un'altra esistenza e nella felicità!" - Poi artificiosa loro astuzie e le correnti d'aria sanguinose! Il loro corpo e questa terra ora catturati essi immaginavano stessi trasportati, questi ingrati. Ma a chi hanno ringraziato il loro spasmo estasi e beatitudine? Il loro corpo e questa terra. Gentle è Zarathustra ai malati. In verità, non è arrabbiato loro modi di consolazione e l'ingratitudine. Siano convalescenti e vincitori, e creare organi superiori per se stessi! Nessuno dei due è Zarathustra indignato per un convalescente looketh teneramente sulle sue delusioni, ea mezzanotte si insinua intorno alla tomba del suo dio: ma la malattia e una cornice malato rimangono anche nelle sue lacrime ancora. persone morbose tanto ci sono sempre stati tra quelli che densa e Dio sono dipendenti; furiosamente odiano il conoscitore e che più giovane di virtù, vale a dire: l'onestà. Backward hanno sempre guardano verso secoli bui: allora, infatti, era l'illusione e la fede cosa diversa; La rabbia della ragione era Dio, e il dubbio è stato il peccato. Troppo bene So che questi quelli simili a Dio: vogliono che l'essere creduto in, e il dubbio è stato il peccato. Troppo bene So bene quello che fanno meglio si crede. Sicuramente non backworlds e gocce di sangue del riscatto: ma nel corpo crede anche che è meglio, e proprio corpo è per loro la cosa in sé. Ma una cosa è malaticcio loro, e come per uscire dalla loro pelle. Quindi dato ascolto a predicatori della morte e si predicano backworlds. Hearken piuttosto, i miei fratelli, per la voce del corpo sano: una più eretta e pura voce è Diess. Più rettamente e puramente il corpo sano, il vollkommne e rettangolari: e parla del significato della terra. Così parlò Zarathustra. * * * Dei sprezzatori del corpo. I dispregiatori del corpo sarà parlo la mia parola. Non imparare di nuovo e umlehren sono per me, ma solo dire ai loro corpi proprio addio - e quindi essere muto. "Sto corpo e l'anima" - così dice il bambino. E perché non dovrebbe parlare come i bambini? Ma il risvegliato e conosce dice: corpo sono io del tutto, e niente anche; e l'anima è solo una parola per qualcosa nel corpo. Il corpo è una grande ragione, una pluralità con un certo senso, una guerra e una pace, una mandria e un pastore. Strumento del tuo corpo è anche la tua piccola ragione, mio ??fratello, è "spirito" chiamare un piccolo strumento e giocattolo del vostro grande ragione. "I" che dici, e l'arte orgoglioso di quella parola. Ma grande è quello che non crederete - è il tuo corpo con la sua grande sagacia dice che non io, ma lo fa. Che senso sente quello che riconosce lo spirito che non ha mai la sua fine in sé. Ma il senso e lo spirito avrebbe voluto ti persuade che sono finiscono tutte le cose: così vano sono loro. Strumenti e giocattoli sono il senso e lo spirito: dietro di loro si trova ancora il sé. L'auto cerca anche con gli occhi dei sensi, ma ascolta anche con le orecchie dello spirito. ascolta sempre di sé e cerca: confronta, sottomette, conquista, distrugge. C'è, ed è anche righello dell'ego. Dietro i vostri pensieri e sentimenti, fratello mio, è un signore possente, un saggio sconosciuto - si chiama Sé. Nel ventre tuo vive, il vostro corpo è. Non vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza. E chi sa poi perché il tuo corpo requireth solo la tua migliore saggezza? Il vostro sé ride tuo ego e dei suoi salti orgogliosi. "Cosa sono io e voli di pensiero salti? dice che è. Una deviazione per il mio scopo. Sono le corde principali dell'ego e il suggeritore dei suoi concetti. " Il Sé disse l'ego: "sentire dolore!" E come soffre e pensa come soffrire non più - e che solo a pensare di esso. Il Sé disse l'ego: "provare piacere!" Dal momento che sarebbe stato e pensa come ancora spesso piacere - e che solo dovrebbe esso pensare. I sprezzatori del corpo voglio dire una parola. Che essi disprezzano la loro stima. Che cosa è che il rispetto e disprezzo e vale la pena e la volontà? Il Sé creando creato per se stessa rispettano e disprezzo, ha creato per se stessa gioia e dolore. Il corpo creativo creato per se stesso spirito, come una mano alla sua volontà. Anche nella tua follia e disprezzo, voi sprezzatori del corpo, servire la vostra auto. Io vi dico, proprio di te stesso vuole morire e si allontana dalla vita. Non è più in grado di ciò che vuole di più: - creare al di là di se stessa. Che vuole il massimo, questo è tutto il suo fervore. Ma era troppo tardi per lui ora che: - in modo che le auto vuole morire, voi sprezzatori del corpo. Sotto Gehn vuole la vostra auto, e quindi siete diventati dispregiatori del corpo! Perché non è più vermögt lei a creare al di là di voi stessi. E quindi voi ora arrabbiato con la vita e la terra. Un'invidia inconscia è nello sguardo di traverso del vostro disprezzo. Io non vado a modo tuo, sprezzatori del corpo! Tu sei me senza ponti alla Superman! - Così parlò Zarathustra. * * * Della gioia e passione. Mio fratello, se si dispone di una virtù, ed è la tua virtù, lo avete in comune con nessuno. Naturalmente, si vuole loro di chiamare e accarezzano i nomi; si desidera loro di strappare l'orecchio e guidare Kurzweil con lei. Ed ecco! Ora avete il loro nome con le persone insieme e sono popolari e diventare Heerde con la vostra virtù! Meglio si thätest a dire "è ineffabile e senza nome che fa la mia anima agonia e dolcezza e anche è