Archivio – Giorgio Viali – 2014 – #Venezia71 #Venezia71 Incursione visiva dentro la Mostra del Cinema di Venezia 2014 di Giorgio Viali – 12 Agosto 2014

Questo progetto parte da lontano. Per l'esattezza dalla Mostra del Cinema di Venezia del 2013.

Parte con l'idea di realizzare un film intorno, prima, dentro e fuori alla Mostra del Cinema di Venezia. Inizia con delle riprese effettuate a dicembre 2013 a Mestre e a Padova. Prosegue poi in luglio con il lancio di un progetto cinematografico a Mantova. Si articola adesso in una nuova sezione del progetto che parte da un nuovo spunto narrativo.

L'obiettivo è muoversi e giocare tra realtà e finzione. Stordirsi di Finzione per credere in questo modo di poter cambiare la Realtà. Di poter in questo modo sopportare la Realtà.

Il primo progetto (a Mestre e Padova) e il primo spunto narrativo vedeva protagonista una filmmaker che decideva di organizzare un finto sequestro della Direttrice della Mostra del Cinema di Venezia. Un “sequestro” simbolico. La direttrice sarebbe poi stata costretta, durante il sequestro, a rifare, da attrice, alcune scene di film. Quindi al “sequestro” si sarebbe sommato un uso dell'immagine della direttrice. Un “sequestro” fisico e visivo… in nome di un ipotetico e rivoluzionario #ControCinema.

Il secondo progetto (a Mantova) prevedeva una ragazza come protagonista. Anna, la protagonista, decideva di andare alla Mostra del Cinema di Venezia 2014. Solo che non volendo andarci da sola cercava (con annunci online e biglietti lasciati in giro per la città) di trovare qualcuno/a con cui dividere le spese del viaggio e del soggiorno al Lido. Il progetto doveva svolgersi in contemporanea con le notizie sul programma della Mostra e prevedere interazioni tra le news della mostra, i film annunciati, i nuovi trailer pubblicati e la storia della protagonita. Abbiamo fatto un Casting, effettuato delle prove, realizzato una Conferenza Stampa, scritta una sceneggiatura complessa, e realizzato delle prove della prima scena del film.

Siamo così disillusi e delusi dal Cinema e non abbiamo altra fede che nelle possibilità politiche ed estetiche dello Sguardo che vogliamo mescolare in modo irrevocabile Realtà e Finzione. Solo un'incursione forte può sorreggere un necessario estremismo dello sguardo. La politica oggi parte e si sviluppa non tanto dalle parole ma dalle immagini. Non c'è oggi politica che non sia politica di uno sguardo o di una visione. Non esistono terre franche per un immaginario precario che rischia di soccombere. La Mostra del Cinema di Venezia è il territorio in cui vogliamo poter sviluppare il nostro sguardo e il nostro immaginario. Per una Mostra ed un Festival dove la Forma faccia un passo indietro rispetto ad uno Sguardo che è sempre più necessario.