Essere: l’evento-radura dell’Esserevento-«è»’esser-ci abissale già radura (evento)) in sé. Essere? (Evento)(evento)della storia dell’Essere debba essere rara e quasi impossibile e completamente inefficace (abbandono dell’essere); il fatto che, quindi, ogni esperienza storica della verità dell’essere si presenti solo nella forma di una «opinione storiografica», che da lungo tempo si abbandona a ciò che è passato; il fatto che, in generale, la «filosofia» appaia come il darsi di una successione di opinioni di singoli individui.

  1. Non si può semplicemente e all’improvviso dire, invece di verità, «non-velatezza», come se prima non dovesse accadere ciò che è più essenziale, perché questa denominazione possa avere un senso.

Come se si trattasse solo di una formulazione migliore o del tutto «nuova» del concetto di verità.

È sempre più genuino «rifiutare» l’????e?a come antiquata e e impossibile, invece che prenderla per un’«essenza» speciale, in base a un «accecamento inconoscibile».

  1. Il fondamento del mutamento dell’essenza della verità Il fondamento del mutamento dell’essenza della verità, il fondamento della sua non-fondazione iniziale resta nascosto all’intera metafisica. Quest’ultima non domanda nemmeno di esso.

Perché deve essere così in base alla sua essenza?

Il fondamento del mutamento (l’Essere) determina l’essenza dell’aperta «storia» della verità. a partire dal rapporto all’uomo e in quanto rapporto? Ma in che modo tutto ciò?

In che modo il domandare scaturisce da un trovare e dispiega «solo» questo.

  1. L’Ente dell’Essere Non più in base alla rappresentazione: l’ente in quanto tale e nel suo insieme, bensì storicamente nella radura del frattempo (contesa e contrasto: la decisione più remota).

  2. Il primo inizio Il primo inizio e la stessa inizialità si portano all’esperienza solo nell’altro inizio. Occorre esporre questa esperienza, prestando attenzione al detto (Anassimandro, Eraclito, Parmenide), in cui l’inizio si è portato alla parola.

Questo prestare attenzione ha già esperito lo s-volgimento e, a partire dall’essenza di quest’ultimo, pensa l’????e?a e...f?s??.

L’????e?a non è un «momento» della f?s??, bensì la f?s?? è la non-velatezza dello svelamento, che è s-volgimento (conforme all’evento). (La svolta a favore dell’essere come enticità; ????e?a per l’?µ???s??). Questo s-volgimento (come l’origine del procedere) vela se stesso nella non-velatezza come svelamento, che si dispone in primo luogo nello schiudersi (f?s??), cosicché il tornare indietro rimane qui subito velato, e il mero schiudersi si stabilizza immediatamente nel venire alla presenza, al massimo in ciò che mai tramonta (t? µ? d????, Eraclito).

????e?a è l’essenza dell’essere, tale che l’????e?a si s-volge dall’inizio; dopo tale s-volgimento, l’essere si s-volge dall’????e?a, diventa f?s?? e, invece di dispiegare la propria essenza in senso iniziale, trova il suo fondamento nel riferimento al ??e?? – ???e??… (? ?de??).

L’essenza, conforme all’evento, dell’uomo resta nascosta. Perché? Come primo predominio dell’ente in quanto tale, il premere dell’«enticità». L’uomo stesso si installa immediatamente nella t???? t?? ??t??. Ma, poiché egli è transpropriato all’essere, l’uomo gli deve corrispondere. Egli si conforma allo s-volgimento nel procedere e trova «se stesso» salvato nell’??a??? e nell’?d?a.

  1. L’esperienza dello s-volgimento nel primo inizio (il primo e l’altro inizio) Questo esperire, il più remoto dolore – che giunge nell’estrema lontananza della vicinanza dell’iniziale – dello stare-dentro nella differenza di primo e di altro inizio; non il dolore della non-essenza del primo, bensì il dolore della divergenza del congedo nell’altro inizio.

Il primo inizio (l’????e?a) è non-fondato; schiudendosi, l’inizio si s-volge dal suo giro, che è anch’esso celato e solo nell’esperienza dell’altro inizio appare c...e l’altro inizio non sono due inizi diversi. Essi sono lo Stesso – ma lo sono ora nel frattempo, che si apre all’esperienza come passare.

Schiudendosi come non-velatezza – svelamento, il primo inizio si s-volge dal giro, nel senso che il suo dispiegarsi essenziale non è rivolto all’inizialità (tramonto), bensì possiede il carattere dello sciogliersi. Questo è il fondamento del procedere verso la metafisica. L’inizio inizia dapprima con lo s-volgimento: diversamente, non ci sarebbe nessuna ????e?a e, quindi, mai la possibilità della salvaguardia.

  1. t? ?? – t? ta?t?? – ????e?a nel carattere dello schiudentesi s-volgimento; non si tratta di uno strappare, perché anzi l’essenza fondamentale (l’evento) resta ciò che accorda, bensì questo schiudentesi s-volgimento è la raccolta (?????); ma che non accada propriamente nessuna fondazione, cioè propriamente nessuno s-volgimento dell’inizio, si mostra nel fatto che solo l’?? si schiude e lo schiudersi si determina come ?? (?? come raccogliente s??) raccolta – ritiro e uno.

Eraclito: Quale frammento è nominato come il primo, che accorda tutto? Frg. 16: t? µ? d????. (f?s?? – ????e?a – ?a????e??).

Esperire l’inizio – dire l’evento. L’essenza del «pensiero» a partire dall’Essere come evento. Con quale diritto questo riferimento di essere e pensiero è ciò che guida? A partire dalla caduta in direzione dell’ente – uomo; essere e pensare. Cf. il più iniziale ??e?? – e??a?.

  1. L’esperienza del primo inizio Che cos’è il primo inizio; che cos’è l’inizio; che cosa l’altro. L’altro inizio è l’inizialità del non iniziato (cioè del primo inizio). Che cos’è esperienza. A quale presupposto sottostà questo esperire. Che tutto l’esperire e la non esperienza sottostanno alla sua giunzione.... (l’????e?a) è non-fondato; schiudendosi, l’inizio si s-volge dal suo giro, che è anch’esso celato e solo nell’esperienza dell’altro inizio appare come l’inavvicinabile altro.

Il primo e l’altro inizio non sono due inizi diversi. Essi sono lo Stesso – ma lo sono ora nel frattempo, che si apre all’esperienza come passare.

Schiudendosi come non-velatezza – svelamento, il primo inizio si s-volge dal giro, nel senso che il suo dispiegarsi essenziale non è rivolto all’inizialità (tramonto), bensì possiede il carattere dello sciogliersi. Questo è il fondamento del procedere verso la metafisica. L’inizio inizia dapprima con lo s-volgimento: diversamente, non ci sarebbe nessuna ????e?a e, quindi, mai la possibilità della salvaguardia.

  1. t? ?? – t? ta?t?? – ????e?a nel carattere dello schiudentesi s-volgimento; non si tratta di uno strappare, perché anzi l’essenza fondamentale (l’evento) resta ciò che accorda, bensì questo schiudentesi s-volgimento è la raccolta (?????); ma che non accada propriamente nessuna fondazione, cioè propriamente nessuno s-volgimento dell’inizio, si mostra nel fatto che solo l’?? si schiude e lo schiudersi si determina come ?? (?? come raccogliente s??) raccolta – ritiro e uno.

Eraclito: Quale frammento è nominato come il primo, che accorda tutto? Frg. 16: t? µ? d????. (f?s?? – ????e...perire l’inizio – dire l’evento. L’Esserevento là è già «in sé»L’Essere è l’«è»spazio-tempo–Esserci-da-sé-di-sé –da sé« in sé ( «l’» essere.