; Le concept de temps dans la théorie d'Einstein, I, Les antécédents historiques de la construction relativiste, in Scientia, 1923, “relatività”. Nuova teoria delle stelle variabili, in Il Nuovo Cimento, n.s., I [1924], pp. 49-98; Intorno ad alcune obiezioni contro la teoria balistica delle stelle variabili, ibid., II [1925], pp. 159-169; Il principio balistico sulla velocità della luce ed alcune recenti ricerche del sig. Rudolph Tomaschek, in Atti della R. Acc. nazionale dei Lincei. Rendiconti, cl. di scienze fisiche, s. 5, XXXIII [1924], pp. 471-474; Il fenomeno Doppler ed il principio balistico sulla velocità della luce, ibid., pp. 5-10; Velocità radiali e teoria balistica delle stelle variabili, ibid., pp. 446-452; Prove astronomiche contrarie alla relatività, I, Le “stelle variabili”, in Scientia, 1924, vol. 35, pp. 1-12; II, Una nuova teoria delle “stelle variabili”, ibid., pp. 69-80; Intorno ad alcune obiezioni contro la teoria balistica delle stelle variabili, in Memorie della Società astronomica italiana, n.s., 1925, vol. 3, pp. 224-230; Nuovo contributo alla teoria balistica delle “stelle variabili”. Spiegazione del fenomeno per le stelle del tipo U Geminorum e del “clustertyp”, ibid., 1927, vol. 4, pp. 230-244; Sur la propagation balistique de la lumière. Nouvelle théorie des étoiles variables, in Atti del Congresso internazionale dei fisici…, Como-Pavia-Roma… 1927, a cura del Comitato per le onoranze ad A. Volta, Bologna 1928, II, pp. 271-282).

Il principale cultore italiano della relatività, T. Levi-Civita, nel 1926 criticò decisamente in una memoria scritta insieme con Corbino, l'antico condiscepolo ormai divenuto suo avversario (O.M. Corbino – T. Levi-Civita, Il principio di Doppler e la ipotesi balistica della luce, in Atti della R. Acc. nazionale dei Lincei. Rendiconti, cl. di scienze fisiche, s. 6, III [1926], pp. 705-714). Ma le posizioni del L. non furono respinte da tutti gli studiosi: ad esempio, H.A. Lorentz giudicò interessante la relazione che il L. tenne al Convegno voltiano del 1927 (Sur la propagation balistique de la lumière…, cit.). In realtà il L. non riteneva di aver falsificato la teoria della relatività, come ebbe a dichiarare in un saggio del 1931 (Una nuova prova sulla dipendenza della velocità della luce dal moto della sorgente: spiegazione balistica della legge di Miss Leavitt, in Memorie della Società astronomica italiana, n.s., 1931, vol. 5, pp. 303-313) nel quale illustrò anche i motivi della sua adesione alla meccanica quantistica, di cui si fece valente divulgatore. Proprio sul terreno del nuovo – le idee fondamentali della meccanica quantistica e di quella ondulatoria – il L. cercava argomenti in favore della sua convinzione che una teoria scientifica non dovesse soltanto limitarsi a spiegare i dati sperimentali ma essere al contempo compatibile col quadro generale della fenomenologia fisica. Motivazioni simili avevano spinto il L. verso la meccanica ondulatoria, proprio in seguito alla sua polemica con Corbino del 1918-21 a proposito della teoria elettronica dei metalli. Era l'inizio della riflessione che il L. conduceva sul terreno teorico più vicino alle sue ricerche sperimentali e che lo avrebbe portato ad abbracciare la meccanica ondulatoria, tra i cui meriti c'era, fra l'altro, quello di permettere la determinazione del cammino libero medio degli elettroni all'interno dei metalli e, quindi, la determinazione teorica della conducibilità elettrica.

Eletto nel 1922 socio corrispondente dei Lincei, nel 1924 ottenne – insieme con A. Lo Surdo – il premio reale dei Lincei per la fisica. Dal 1926 al 1928 e dal 1929 al 1931 preside della facoltà di scienze, dal 1932 rettore dell'Università di Palermo, fu eletto nel 1930 socio nazionale dell'Accademia nazionale delle scienze (detta dei XL). direzione della sezione di fisica dell'Enciclopedia italiana, che il L. mantenne sino alla morte, avvenuta a Palermo il 6 luglio 1933.

Fonti e Bibl.: Palermo, Arch. storico dell'Università, f. pers.: lavori di M. L.; Estratto del verbale della seduta del 2 nov. 1917 del Cons. della facoltà di scienze dell'Univ. di Palermo; A. Sellerio, M. L., in Memorie della Società astronomica italiana, 1934, vol. 7, pp. 1-12 (anche in Il Nuovo Cimento, n.s., X [1933], pp. 317-328); Q. Majorana, Commemorazione di M. L., in Atti della Società italiana per il progresso delle scienze, XXIV (1936), 3, pp. 103-114; F. Severi, Aspetti matematici dei legami tra relatività e senso comune, in M. Pantaleo, Cinquant'anni di relatività: 1905-1955, Firenze 1955, pp. 309-333 (in partic. p. 331); R. Maiocchi, Einstein in Italia. La scienza e la filosofia italiana di fronte alla teoria della relatività