Liquid Feedback come assemblea permanente.

di Athos Gualazzi

Liquid Feedback è un software libero sviluppato per raccogliere opinioni e prendere decisioni, secondo i principi della democrazia liquida. Può essere utilizzato in vari ambiti: partiti politici, aziende, associazioni, organizzazioni. La democrazia liquida è una forma di democrazia che permette all'individuo di scegliere se esercitare direttamente il proprio voto oppure se delegare qualcuno di fiducia al proprio posto. Le deleghe, peraltro, sono revocabili in qualunque momento sino alla chiusura della votazione. È quindi una specie di “somma” tra la democrazia rappresentativa e quella diretta.

img by Partito Pirata La maggior parte dei paesi occidentali pratica la democrazia rappresentativa, i cittadini sono cioè chiamati ad eleggere -ad intervalli regolari di tempo- dei rappresentanti che vanno poi ad esercitare il loro mandato nelle sedi istituzionali (Parlamento, Regioni, Comuni etc.). L'aspetto saliente di LQFB, acronimo di Liquid Feedback, è costituito anche dalla libertà di scelta del singolo attivista fra le due modalità di partecipazione a seconda della competenza rispetto all'argomento trattato, non esistono i tuttologi e dovesse qualcuno sentirsi tale il sistema provvede a ridimensionarlo con il suo algoritmo oltre, naturalmente, ad un regolamento opportunamente implementato a completamento.
Le Costituzioni dei vari paesi prevedono tuttavia anche forme di democrazia diretta, cioè occasioni in cui i cittadini esprimono direttamente il proprio parere su questioni specifiche, senza intermediari. Tipicamente le forme di democrazia diretta sono il Referendum e le Leggi d'iniziativa popolare (LIP). Entrambe queste forme presentano però alcuni limiti piuttosto evidenti. Nel caso della democrazia diretta è evidente l'impossibilità di farvi ricorso per la normale attività legislativa, anche utilizzando la tecnologia digitale. La democrazia diretta ha il limite di chiamare al voto tutti, anche chi non ha competenza in materia ma suppone di averla e quindi i quesiti sono semplificati in modo tale da sollecitare una risposta positiva o negativa senza mediazioni. La democrazia rappresentativa ha a sua volta diversi problemi, alcuni dei quali particolarmente evidenti in Italia. In primis il mandato non è revocabile; nel momento in cui un cittadino ha eletto un proprio rappresentante, quest'ultimo, una volta entrato nelle Istituzioni, può mettersi a fare l'opposto di ciò che ha promesso, senza che l'elettore abbia alcuna possibilità d'intervenire in oltre, nonostante l'art. 67 della Costituzione “«Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato»” è indubbio che il Parlamentare è legato a filo doppio al Partito di appartenenza quando anche non sia “comprabile” da altro Partito. L'elettore al massimo può non riconfermare la fiducia alla tornata elettorale successiva, ma durante la legislatura non ha pressoché alcuno strumento per difendersi e solitamente una legislatura (sia a livello nazionale sia locale) dura diversi anni, durante i quali possono essere prese decisioni d'importanza vitale per i cittadini. Alcuni Paesi hanno escogitato delle procedure per ovviare a questo problema (ad esempio il Recall negli Stati Uniti), ma in Italia non c'è niente di tutto ciò. Da noi la situazione pare anzi aggravata dal fatto che, negli ultimi anni, si è votato con leggi elettorali che non prevedevano neanche il voto di preferenza (scelta giustificata con la volontà di fronteggiare un altro innegabile problema, quello del voto di scambio). Buona parte degli elettori hanno perso la fiducia nella democrazia rappresentativa oltre che per le motivazioni accennate anche per il solco che si è via via approfondito fra chi professa la politica come mestiere e chi in effetti la subisce. Come rimediare, almeno in parte, alla deriva della democrazia attuale? Un gruppo di hacker del Partito Pirata Internazionale ha effettuato il coding di uno strumento che tende ad eliminare buona parte degli aspetti negativi della democrazia rappresentativa coniugandola con la democrazia diretta. Il potere è stato definito da Max Weber di tre tipi: tradizionale, razionale ( giuridico) e carismatico. La democrazia diretta attiene solo al potere giuridico in quanto basato sulla uguaglianza dei cittadini; questa uguaglianza sappiamo che è spesso solo formale mentre nella sostanza il potere tradizionale del patriarcato, dei sacerdoti, degli anziani, dei re ecc. è ancora vivo. Oggi molto più efficace è il potere carismatico tipico del fascismo e dello spettacolo. Individuare dove fra queste tre forme del potere si colloca la decisionalità di una comunità ci dice se è una comunità tradizionale, razionale o autoritaria. Lqfb è pensato per esaltare le caratteristiche di razionalità dei processi decisionali, quindi l'uguaglianza e la democrazia diretta. Il fatto di potere intervenire in prima persona e verificare l'iter democratico della propria proposta, così come approvare o disapprovare altrui proposte, tutti con la stessa dignità, responsabilizza il singolo partecipante che si sente parte attiva nel processo di discussione e scelta del risultato. Non si tratta di trovare una mediazione ma piuttosto di uno stimolo all'intelligenza collettiva poiché attraverso gli emendamenti ed il confronto fra le proposte lo stimolo principale che riceve il partecipante è contribuire con proposte che assommino i fattori positivi delle precedenti e ne eliminino i negativi. La libertà d'intervento si unisce ad un diverso modo di concepire maggioranze e minoranze molto meno delineate pur giungendo ad un risultato chiaro. LQFB introduce un modo diverso di arrivare ad una soluzione accettabile, non più un voto positivo o negativo ma una graduazione di accettabilità o rifiuto delle varie proposte che confrontate a coppie di due portano ad un risultato accettabile più o meno da tutti, risulta quindi meno divisivo di una soluzione a maggioranza netta e schieramenti contrapposti in quanto, seppur in parte, sono tutti coinvolti nella scelta finale. Dover graduare le preferenze coinvolge tutti così che anche se il risultato non corrisponde alla propria prima scelta il risultato è comunque frutto di una collaborazione e non si è mai esclusi e minoritari conclamati. Oltre ad un regolamento opportunamente implementato il coding dello strumento suddivide l'iter in quattro fasi: nuovo, discussione, verifica e voto. Allo scadere del tempo prestabilito per la fase di nuovo un primo quorum congela le proposte che gli aderenti non hanno supportato giudicandole da subito non interessanti e quindi meritevoli di passare alla fase successiva di discussione. Durante la fase di discussione è possibile proporre alternative alla proposta iniziale e emendamenti che possono essere accolti o ignorati dall'estensore della proposta, hanno lo scopo di suggerire miglioramenti perché la proposta risulti più gradita senza doverne implementare di alternative. Gli emendamenti a loro volta ricevono una valutazione collettiva sulla loro accettazione e, come scritto, costituiscono significativo input per l'estensore della proposta, non entrano nel calcolo delle preferenze ma semplicemente forniscono indicazioni preziose, per l'estensore, sul gradimento che verrà probabilmente espresso in fase di votazione. Durante queste prime fasi è possibile invitare altri autori a redigere la proposta per arrivare, già da queste fasi, a coinvolgere altri nel dibattito e perfezionare la proposta stessa, lo strumento tiene nota e registra ogni modifica ed evoluzione del lavoro con le stesse modalità utilizzate da Wikipedia e quindi la possibilità di recuperare versioni precedenti evidenziando così l'evoluzione della proposta. Terminata la fase di discussione le proposte passano alla fase di verifica, durante questa fase le iniziative esistenti sono congelate e non possono essere più modificate ma è possibile inserirne altre che comunque devono passare lo stesso quorum per essere ammesse alla fase di voto. Nella fase di voto il codice confronta le proposte a due a due(1) per stabilire la proposta che soddisfa maggiormente i votanti secondo il metodo Schulze. Il risultato da raggiungere, in questa fase il superamento del quorum oltre il risultato finale, non essendo un calcolo matematico secco ma un ordine di preferenza, risulta più facile nonostante la numerosità delle iniziative in campo. Al netto del codice, per la miglior valutazione e l'utilizzo del metodo, è opportuno dare un ordine a tutte le proposte in campo anche ponendone due o più allo stesso grado di preferenza o rifiuto secondo l'algoritmo che evita che i gradi di preferenza più bassa siano ininfluenti ai fini del risultato e riduce la tendenza dei votanti a inibire la scelta della proposta meno gradita piuttosto di una proposta comunque accettabile.. L'istituto delle deleghe in LQFB è liquido nel senso che possono essere date o tolte sino a conclusione del voto, hanno anche la prerogativa di poter essere concesse per l'area o la singola proposta, non possono essere date per tempi lunghi ma devono essere rinnovate di volta in volta, da questo il nome di LiquidFeedback. Senza dilungarmi sul metodo del consenso, da tutti nominato ma da pochi realmente conosciuto, il metodo Schulze sopperisce egregiamente alla limitazione numerica dei partecipanti permettendo a tutti di esprimersi con la stessa dignità. Date le caratteristiche dello strumento la partecipazione è assicurata ai singoli eliminando intermediazioni che, anche in buona fede, sono comunque dipendenti da interpretazioni soggettive. Rispetto alle assemblee fisiche, sempre auspicabili e socializzanti, l'utilizzo dello strumento, in ausilio alle stesse, permette innanzi tutto di dare voce a tutti quelli che ritengono d'intervenire senza subire gli effetti della mancanza di tempo, spese per trasferte e l'influenza dell'oratore rispetto ai contenuti, un effetto negativo dell'assemblearismo che ha portato alla personalizzazione e al leaderismo con i risultati storici che ben conosciamo. Altri lati negativi delle assemblee fisiche è il tempo sempre carente, quasi sempre è impossibile far parlare tutti, spesso capita che gli interventi sono fatti per presenzialismo, hanno pochi o già noti contenuti, verso l'oratore ci sono spesso pregiudizi positivi o negativi che attenzionano più o meno chi ascolta al di là dei contenuti dell'esposizione, la stessa fisicità e gestualità influenza il giudizio sul contenuto, ora non si tratta di socializzare ma di proporre principi e soluzioni, non dovrebbero dipendere da questi fattori che sarebbero collaterali rispetto alla sostanza. Indispensabili le assemblee fisiche per socializzare, costruire rapporti interpersonali di fiducia e solidarietà ma poco a che vedere con il contenuto del dibattito, per questo le assemblee fisiche non dovrebbero concludersi con una votazione ma piuttosto con proposte da poter ponderare, senza effetti collaterali, e condivisibili anche da chi, la stragrande maggioranza, non ha potuto partecipare fisicamente o non si senta in grado di affrontare una platea. L'organizzazione di chi utilizza lo strumento vede quindi non solo tutti egualmente partecipi e corresponsabili ma, di fatto, relega eventuali cariche previste dallo statuto ad un ruolo esecutivo e non più d'indirizzo politico che viene assunto dalla collettività. Nel tempo Liquid Feedback si è trasformata in una piattaforma completa per gestire i processi decisionali all’interno di una comunità permettendo di: 1. raccogliere le iniziative/proposte dei membri e presentarle in maniera ordinata alla comunità; 2. promuovere l’emendamento delle proposte presentate; 3. promuovere e condividere proposte alternative; 4. gestire la votazione delle iniziative/proposte; 5. gestire lo storico di tutte le attività; 6. gestire il sistema di deleghe; 7. grandissima trasparenza interna, tutti i membri della comunità possono conoscere le attività degli altri membri; 8. tutte le votazioni sono a voto palese: al termine della votazione, oltre l’esito, è possibile visualizzare chi sono gli elettori e come ognuno ha votato; 9. le deleghe sono palesi quindi sarebbero evidenti eventuali concentrazioni di potere, nel caso è possibile limitarne numericamente la detenzione; 10. dalla pagina di profilo degli utenti è possibile visualizzare tutte le iniziative da questi create o a cui hanno partecipato, sulla trasparenza va precisato, tuttavia, che non tutte le comunità permettono a non registrati di visualizzare l’attività svolta o in svolgimento; 11. è possibile una forma di pseudo-anonimato assegnando all'atto della registrazione uno pseudonimo; 12. la delega a scadenza ne limita l'uso ai casi veramente necessari e comunque sarebbero palesi i casi di accaparramento ed è possibile anche limitarle numericamente. Una delle cariche istituzionali ed esecutive stabilite dallo statuto sono gli amministratori della piattaforma LQFB. Le competenze degli amministratori sono sotto il cofano della macchina. Premetto che le criticità dello strumento, se lo si vuole utilizzare per come è nato, non sono poche; la principale consiste nell'inserimento dell'attivista univoco in modo che l'account corrisponda ad una ed una sola persona fisica e che per la stessa persona non ce ne possano essere altre, le modalità attuali vanno dalla richiesta di documenti a strumenti di identificazione quali diversi tipi di pendrive, appositamente configurate, ai token per arrivare ad utilizzare, prossimamente, sistemi basati sulla blockchain. Criticità nell'accesso ai dati archiviati sul data base che potrebbero, se manomessi, inficiare l'attendibilità dei risultati ottenuti, per questo motivo è possibile conferire permessi diversi agli amministratori: lettura parziale o totale, interrogazioni sui dati, scrittura parziale o totale del data base, normalmente la possibilità di modificare i dati viene affidata a parti terze che ne garantiscano l'integrità. Rientrano nelle facoltà degli amministratori implementare aree e policy, quorum e tempi, dettati da decisione collettiva, sospendere o riammettere materialmente attivisti sempre in seguito a decisione collettiva o di gruppi eletti a tale incombenza. Gli amministratori hanno facoltà di cancellare iniziative assumendosene la responsabilità e quindi non di propria iniziativa in quanto le operazioni rimangono visibili all'intera comunità. Si può concludere asserendo che lo strumento che nella fase di discussione funziona esattamente come un tradizionale forum, superando però le sue limitazioni tramite la raccolta delle opinioni di gruppi di persone in modo ordinato e sicuro, offre il massimo di partecipazione nella totale trasparenza e sottende un nuovo modo di fare politica, senza intermediari e censura, condivisione con la stessa dignità, tutti gli interventi (tranne quelli co-autorati) sono del singolo partecipante e non di gruppi organizzati quindi più coinvolgimento diretto, trasparenza e attrazione anche per chi dalla politica, praticata attualmente, si sente escluso, impotente se non nauseato. Si può aggiungere che non si tratta di democrazia digitale o di un Partito digitale ma piuttosto di utilizzare uno strumento digitale per eliminare gli ostacoli che nella vita quotidiana impediscono o ostacolano la partecipazione diretta alla vita di un gruppo di persone che hanno in comune un progetto sociale abbastanza definito riducendo il leaderismo dalla persona al contenuto per un nuovo modo di fare politica utilizzando la tecnologia.

Per il contenuto ringrazio in modo particolare: Mario Sommella Matteo Minetti Daniella Ambrosino Roberto Amabile Gianluca Dermillis e naturalmente il Partito Pirata Internazionale e Wikipedia


note:

1)In matematica, un ordine semplice/ordine totale o ordine lineare è una relazione binaria su un insieme X che è riflessiva, antisimmetrica, transitiva e totale. Questo significa che, se denotiamo una tale relazione con ≤, valgono i seguenti enunciati per tutti gli a, b e c elementi di X: a ≤ a (riflessività) se a ≤ b e b ≤ a, allora a = b(antisimmetria) se a ≤ b e b ≤ c allora a ≤ c (transitività) a ≤ b oppure b ≤ a (totalità)