Un americano a Bordighera

Giorni fa F. mi raccontava vicende quasi picaresche legate a uomini attivi prima della guerra nella filiale locale dell'ex Banca Berry di Bordighera (IM).

In qualche modo la discussione finiva sul transatlantico Rex.

F. mi parlava allora del signore statunitense, proprietario di Villa Garnier (sempre in Bordighera), in cui onore, in quanto passeggero diretto verso le lande native – e perché i paesani del centro storico della città delle palme si sentissero salutati e ben ricordati – il comandante di quella bella nave, quando questa passava davanti a Capo Ampelio, punto geografico incontrovertibile, la faceva condurre, tutta impavesata e con grande accompagnamento di suono di sirena, sin troppo vicina alla costa. Terminato l'immane conflitto, il nostro eccentrico personaggio era tornato ad abitare dalle nostre parti: solo che andò a risiedere in un'altra bella magione, situata un po' più in alto rispetto alla precedente.

E F. da adolescente fu diverse volte a casa di quell'“americano”, come in tanti lo chiamavano, grazie al nonno materno, che ben lo conosceva.

Mi aggiungeva, poi, F. un'altra singolarità: le assicurazioni (o gran parte di queste) del Rex erano state stipulate nella sede di Bordighera della Banca Berry, va da sé con l'assenso della casa madre di Londra.