La Natura di Draghi

I draghi sono draghi perchè gli uomini non li possono uccidere, diceva un compianto fumettista. Fra tutti i mostri il drago è l’unico a essere citato nel titolo del gioco… perchè? non è certo il mostro più usato, né forse il più iconico e particolare. Certo, potremmo pensare che è il più riconoscibile al pubblico che non è molto esperto di roba fantasy, ma questo non fa che spostare la domanda: quali sono le ragioni del successo dei draghi? Perché, da Lo Hobbit ma forse anche da prima, un drago non è come un orco o un lupo mannaro? che differenza c’è? Un drago è un drago perché è al di là delle nostre forze. Uccidere un drago è roba da eroi e da santi. Parlare con un drago è un’impresa ancora più rara. La sproporzione è la loro natura.

I draghi rappresentano i momenti in cui le nostre forze non bastano. Non sono, come notava quello là, del tutto alieni, come i mostri insettoidi o altri sciami. Non sono del tutto immersi nel tessuto della natura. C’è qualcosa di profondamente umano in loro, ma umano come nell’espressione dis-umano. Un drago segna la nostra umana impotenza, la nostra umana incapacità di confrontarci con i disastri della natura selvaggia. Per questo un drago può essere affascinante a suo modo, per questo può evocare il sentimento del Sublime dei Romantici. Quella che propone è una sproporzione che si offre a degli occhi umani, non una sproporzione e basta. Un Drago è più fine di un Grande Antico, e più classico di Alien.

Si tratta di una sproporzione con la quale ci si può confrontare, pur se sempre in perdita. Scontrarsi con un drago è idiota, ma di un’idiozia non priva di umana grandezza. Ripensate ad Alien: la soluzione di Ripley è l’unica sensata: mettere tutto in quarantena e nuclearizzare tutto dall’orbita, e tanti saluti. Nessuno la ascolta e muoiono tutti tranne lei e il suo gatto, ok, ma la soluzione è giusta. Pensate ad applicare questa soluzione a un drago. C’è qualcosa che non va vero? C’è qualcosa che ci perdiamo. Confrontarsi con un drago è sciocco, ma non confrontarsi con un drago lo è altrettanto… anzi forse di più. Per questo i draghi stanno bene vicino ai dungeon: entrare in un dungeon è sempre una scelta stupida, ma non entrarci non lo è altrettanto? è nella nostra umana natura l’essere tratti dai draghi, fin dal tempo di Eva.

Il confronto con i draghi però non può essere sempre e solo al livello personale. I draghi sono inseriti in un contesto, e in quel contesto significano qualcosa. Il drago di Beowulf è lì per Beowulf, ma impatta sul suo regno. Il drago di San Giorgio è lì per il santo, ma tiene prigioniera la principessa. Se non li si guarda in faccia, se non se ne accetta la natura, i draghi sono il perno di una crisi.

In questo senso emerge il valore dei draghi per l’osr: costringono a cambiare approccio. Siccome funzionano a un livello diverso, bisogna affrontarli in modo diverso. Non possono essere corrotti, ad esempio, e spesso è inutile cercare di ingannarli. Ci sono un sacco di storie di draghi battuti, e è sempre da qualcuno che ha delle trovate originali. Thor, il dio dell’essere tonti, non riesce nemmeno a colpire la Grande Serpe. La sua catena non è abbastanza forte.

I draghi sono una forma particolare di crisi. Non rappresentano tanto le crisi di origine naturale… Giustiniano non dovette affrontare un drago quando le sue brame furono frustrate da una piccola era glaciale. I draghi ispirano piuttosto il crack del ‘29: sono crisi endogene. Il drago è dentro di noi. Rappresentano crisi di accumulo, rappresentano quello che succede quando qualcuno ha troppo. Non esiste il verbo “avere” al di fuori del cerchio dell’umano.

Se vuoi una crisi, accumula una risorsa e aspetta. La crisi si strutturerà attorno a te, un sacco di gente morirà e soffrirà e alla fine avrai avuto un aumento dell’accumulo oppure l’ecpirosi rivoluzionaria.

Dunque cosa accumulano i draghi? Almeno per quanto mi riguarda, da oggi in poi ogni tipo di drago si occupa di accumulare qualcosa di diverso. In particolare nell’Impero della Manticora i Draghi saranno qualcosa di simile a dei bot inserti nell’intelligenza del mondo per creare archivi specifici, ma non importa più di tanto. Ciò che importa è che l’accumulo dei draghi deve creare delle differenze sensibili e insostenibili.

I Draghi Bianchi accumulano Energia. 1. impone un tributo in pietre focaie e materiale infiammabile ai popoli dei ghiacci. 2. tiene i suoi schiavi nella fame più nera. 3. controlla i picchi e le cascate. 4. vuole oscurare il sole. 5. controlla le sorgenti termali 6. ha costruito un reattore nucleare.

I Draghi Neri accumulano Vita. 1. ha moltissimi seguaci, vuole averne di più. 2. controlla immensi laboratori biologici nei quali compie clonazioni. 3. accumula biomassa. 4. controlla diverse pestilenze. 5. sottrae ai suoi sudditi la gioia di vivere proibendo canti e feste. 6. è un signore dei non morti.

I Draghi Blu accumulano Tecne. 1. controlla il sistema di irrigazione del suo territorio. 2. rapisce gli artigiani più abili. 3. è un politico abilissimo e ha accentrato tutto il consenso su di sé. 4. ha costruito un ambiente isolato dal resto del mondo e lo controlla. 5. ha un programma di accoppiamento che coinvolge tutte le razze senzienti. 6. ha costruito una razza di servitori ubbidienti.

I Draghi Verdi accumulano Sapere. 1. ruba libri. 2. distrugge libri. 3. ruba memorie. 4. controlla la storiografia. 5. crea e distribuisce sostanze intossicanti. 6. controlla una rete di spie.

I Draghi Rossi accumulano Ricchezza. 1. ha una montagna di monete d’oro. 2. ha rapito e vuole sposare diverse ricchissime ereditiere. 3. è un notaio. 4. conquista e controlla ricche città. 5. dispone di innumerevoli schiere di schiavi. 6. controlla l’economia di alcune nazioni attraverso intermediari.