Le Reliquia dei Kenku

Ogni popolo umanoide ha la sua Reliquia. Gli Elfi hanno l'Albero della Vita, i Nani la Forgia del Potere. Gli Gnomi hanno il Macchinario Strano, i Mezzorchi e gli Orchi il Totem Sanguinante, i Tiefling la Nona Porta, i Draconici il Teschio del Padre. I goblinoidi hanno la Tenda dei Sogni, i Lucertoloidi lo Specchio-Madre, i popoli del mare salato hanno le Perle del Potere. I Canidi la Sacra Fiamminga, i Felinidi il Grande Gomitolo, i Satiri la Pietra del Gregge. I Kenku hanno il Memore. I Kenu non hanno una vera e propria struttura clanica, sono anzi una razza piuttosto disorganizzata. Tendono a vivere vicini gli uni agli altri, ma non coltivano forti relazioni interpersonali, e anche le parentele più strette non sono vissute con grande trasporto. È molto difficile che si uniscano in gruppo per cimentarsi in imprese che li coinvolgano come razza. Per tenere uniti i Kenku fanno di più i Felinidi che i Kenku stessi. Il grande problema di questi uomini uccello è la loro proverbiale mancanza di memoria. “Cervello di gallina” non è certo un complimento, ma almeno è una metafora… a meno che tu non sia un Kenku. Se sei un Kenku è una brutta offesa. Girano tante strane storie sulla memoria dei Kenku: chi dice che sia una maledizione di un Demone Sultano, chi invece che sia un lugubre e gioco dell’Irridente Bastet. Secondo alcuni i Kenku hanno perduto la memoria dopo che il Grande Timoniere del Fulcro dichiarò guerra alla loro razza per vendicare un furto di grano. I Kenku vinsero la guerra, ma nei secoli seguenti, per difendere l’onore del Timoniere il Grande Mandarino della sua epoca emise un editto che cancellava la memoria dei Kenku. Egli intendevo forse cancellare il ricordo dei Kenku presso la storia delle altre razze, ma i suoi funzionari erano corrotti da una sottile infezione chaotica, e nel trascrivere le sue parole sulle sacre giade interpretarono in maniera ambigua le sue parole. Da allora tutto il potere magico del Fulcro è impegnato nel cancellare ogni nuova memoria creata dalla mente di un Kenku. Quale che sia la verità, questi uomini uccello non possono ricordare nulla per più di qualche ora o qualche giorno. I più saggi tra di loro si dedicano alla creazione di archivi e registri -pensate che sia un caso che per scrivere si usino piume di uccello? i Kenku hanno inventato la scrittura, non date retta agli elfi, sono merdaioli e parolai dal primo all’ultimo. I Kenku vivono una vera angoscia per lo stato della loro memoria: non si tratta di esseri che non hanno mai avuto modo di ricordare davvero le cose, come le proverbiali galline di cui sopra, ma di creature che hanno avuto la memoria e l’hanno perduta. Sanno benissimo cosa hanno perso. E alcuni di loro sanno anche come recuperarlo… almeno un po’. Un gruppo di Kenku deve essere piuttosto numeroso per fare un Memore. Cento almeno, duecento meglio. Trecento sono troppi, e è meglio che si separino in due stormi. Servono parecchi Kenku e un pachiderma. L’elefante è proverbiale e perfetto, ma non è adatto a tutti i climi. La Catoblepa è un’ottima seconda scelta, o un Megaterio. Qualunque cosa va bene, basta che sia un mammifero e che sia GROSSO. La disponibilità di macrofauna rende i Memori molto più diffusi nelle città di medie dimensioni ai margini delle terre selvagge, che infatti sono i luoghi preferiti per le colonie dei Kenku. Non è detto però che il Memore debba essere una bestia selvatica: lo stormo della Cattedrale delle Mille Campane per esempio ha il suo Memore nello Zoo Imperiale di Vecchia Capitale, a due ponti di distanza dalla sua base ma comunque entro le mura cittadine. Si narra di isole di giunchi e mangrovie abitati da Kenku-gabbiani e portano con sé il loro Memore-balena. I Corvi Rossi della Valle delle Ziggurat hanno un Memore-mammut bloccato nei ghiacci sulla cima degli alti pendii che danno sull’Altopiano Spalla del Mondo. Per fare un Memore il grosso mammifero deve essere privato del cervello. I Kenku di solito lo attaccano all’alba o al tramonto, in massa, beccandogli via gli occhi e le orecchie, facendosi strada nelle tempie e attraverso le orecchie. La materia grigia è estratta dalla bestia vivente (gli uccelli banchettano gioiosi in essa) e prima che il corpo si faccia freddo viene sostituita con rami, gusci, penne e tutto ciò che rende morbido e accogliente un nudo. Delle uova fecondate vengono maledette nel nome del chaos e inserite nel cranio del mastodonte, dove si schiuderanno dando alla luce un orrore senza penne composto solo di becchi e artigli, che presto crescerà divenendo il nuovo sistema nervoso del Memore. Un Memore siffatto è lento e debole, e deve essere difeso da predatori di ogni tipo e dai nemici dei Kenku, ma è un tesoro inestimabile. Ogni singolo Kenku infatti può vomitare una o più sue esperienze nelle fessure del cranio del Memore, nutrendo l’orrore beccuto al suo interno. Il Kenku dimenticherà così per sempre quel ricordo, ma il Memore lo farà suo per sempre.Ogni Kenku può accedere alla memoria del Memore, semplicemente chiedendo al pachiderma di raccontare, e il pachiderma lo farà, attingendo come può a tutto l’insieme dei suoi ricordi. Un Memore ha sempre il massimo dei PF della creatura dal quale è stato creato, ma non può difendersi. Un Kenku presso un Memore può prendere in prestito un bonus pari al bonus più alto disponibile nel suo stormo a qualunque tiro, oppure un incantesimo qualunque disponibile a almeno un suo compagno di stormo, o una qualunque altra informazione utile. Può ritenere un numero di questi bonus alla volta pari al suo bonus di intelligenza. Prelevare un bonus o un'informazione da un Memore richiede almeno un’ora di tempo. Un Memore può dare informazioni al massimo a 6 Kenku contemporaneamente.