Pensavate di averla scampata? Pensavate di avercela fatta, che ci si fosse dimenticati di voi. Che il ritardo si sarebbe protratto. Che lo sguardo senza occhi fosse passato su di voi, senza riconoscermi, passando oltre, dimenticandosi di voi. Avevate sbagliato. La morte non è mai in ritardo. Viene la danza macabra! Non era in ritardo, non eravate salvi! Questo è l’unico appuntamento al quale non potete arrivare in ritardo, perché l’orologio della comare secca batte ogni secondo a passo di Giava. Tocca a voi! Tocca a voi! E se non tocca ora, toccherà a voi! Saprete mantenere la promessa che vi estorse quando veniste al mondo? Non vuole ciò che amate, vuole voi. I ricchi e i potenti, i sovrani, accumulano ricchezze a non finire, i sapienti escogitano tranelli, ma chi di loro può dire di aver spostato la sua ora avanti di un solo secondo? Alla fine rimane solo lei, la Morte. La Morte che tanto vi ama. E vi ama così tanto che vuole separarvi da ogni bene che credevate vostro, per portarvi, poveri e nudi, a danzare nel suo regno di ombre. Che farete allora? Darete la morte ad altri, come tanti Mazzarò? Esigerete sacrifici come Faraoni di un’epoca dimenticata? Vi pentirete? Vorrete drogarvi? Attaccamenti inutili e sciatti! E che farete poi? Pensate davvero di poter tornare dal regno di colei che prende senza dare? Come anime riciclate e reincarnate? O come spettri, evocati da qualche negromante? Ma tutti sanno ciò che rispondono gli spiriti dei morti quando li si interroga: che è meglio essere vivi. Pentitevi! Abbandonate ogni attaccamento, che Lei vi vuole nudi! Che vi trovi conformi alla sua essenza, bambini della Vita, offerti al seno senza carne della sua gemella! Attendetela! Che nessuno sa quando scoccherà la sua ora! Amatela! Non è forse lei a dare senso e ritmo ai vostri giorni? I Martiri non si sacrificano forse tutti per lei, in fin dei conti? E non è il suo candido bacio, più che il gusto dell’oro, che cercano, che sfiorano con gioia, gli ammazzabondi e gli avventurieri, solo per sfuggirle un altro giorno? Non è lei che ci spinge a cercarci, ad amarci, a cercare l'uno il calore dell'altro nel tempo che ci rimane? Non sono suoi tutti i nostri tesori? Non è Lei l’unico vostro Dio? E toccatevi! Toccatevi, che l’Amore è cieco, ma la Morte ci vede benissimo.

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