Bagaglio

Cursed Diaries – Passi

Non sopporto la nebbia. È quasi notte e ancora non sono arrivato. L’auto non fa alcun rumore, non riesco ad abituarmi a questo motore elettrico è così silenzioso che mi costringe ad ascoltare i miei pensieri. Forse un po’ di musica mi rilasserà.

La radio non prende nessuna stazione. “Ripensandoci… forse è un bene che oggi ci sia la nebbia, una giornata soleggiata sarebbe stata fuori luogo. Sai mi infastidisce il bel tempo quando devo fare qualcosa di sgradevole come oggi, invece il cielo grigio e cupo è perfetto, è come se l’universo avesse il mio stesso umore.” Non dovrei parlare, lei non mi risponderà perché non sopporta le chiacchiere di circostanza, specialmente quelle sul tempo, le ritiene inutili e false. Non capirò mai il perché sia così sgradevole. Cosa le costa essere un po’ accomodante?

“Non manca molto, presto saremo arrivati e vedrai che il lago ti piacerà.” Una vista bellissima per il nostro primo appuntamento, dieci anni fa’. Avevi gli occhi luminosi mentre guardavi le stelle nel cielo, lassù le luci della città non arrivano, nemmeno la linea del telefono. Il posto perfetto per non essere disturbati dal caos del lavoro.

Mi allontano dalla strada e parcheggio nei pressi del lago. Apro il bagagliaio e tiro fuori tutto l’occorrente. Teli di plastica, pala, lei. È una bella fatica scavare nella terra mentre si sta facendo buio, accendo una lanterna e penso al fatto che presto questa giornata sgradevole sarà finita. “Niente più chiacchiere vuote ora.”

Alzo lo sguardo e il cielo ora è limpido, le stelle e la luna illuminano tutto attorno a me. Mi sento osservato e più guardo quella moltitudine di luci più mi sento piccolo. “Era meglio la nebbia.”

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