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oltranzabissale GIACINTO PLEXUX DI MONDEROSE·DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017 oltranzabissale. ..... EVENTÜX È oltranza in sé crea là là oltranza dalLa mEtafisicabixalex. EVENTö al di là della metafisicAbixalex Katarapsody oltranza dalla metafisica’Aldilà della metafisicabixalex”»oltranza dalla «metafisica»“EVENTö”al di là della “Metafisica” Al di là già catastrofe già in sé. “EVENTO”della ontostoria al di là della Metafisica” già Là’”. Già catastrof’EVENTÜX” in sé là AL«di»Là»dellaMeTafiSica. Xoräbixal’EVENTÜX«là è»L’essere per la morte»MetAEVENTÜX–––esserci È al di là Già dopo la morte»–della MetAfisica. «PoiesixEVENTÜX–––della catastrofEVENTÜX––impensata È là–Là–già già in«sé»–evento’abissale Là singolarità È già al di là della metafisica-della-morte già’ontologia catastrofEVENTÜX-della «metafisica’ della morte’al di là della morte–della–metafisica–essere-per-la-morte– della-metafisica esserci già in sé futurità È la morte della Metafisica della morte l’essere-per-la-morte della metafisica della morte per la morte della metafisica della “morte” metafisica del paradigma al di qua dell'ontologia del paradigma» La morte è EVENTÜX è già futurità. La morte è ontostoria EVENTÜX della morte metafisica Oltranza dalla morte della metafisica della Morte-metafisica già––––Oltranza dalla morte della metafisica al di là della METafisica della mortE oltranza dalLa Fenomenologia della Morte in sé–––OltranzABissaLe–dAlla Metaphysikx––“oltRAnza”Dalla Metaphysikx oltranzAbissale dalla metafisicabissale. Nihilxabixalex oltranza-dalla-Metaphysikx OntoltranzAbissale daLlA Fenomenologia della morte–––CatastropheveNtO” l’OltranzaBissale/DaLLA METAFISika»–OLtraNza––DALLA–metaphysicA’ “EVENTopia’ là In Sé creazionEVENTÜX” KataEVENTÜX“STory”OLtranzaBiSSALE DALLA METAfisicabissalE Aldilà di Sé essere al di là dell’essenza. L’EVENTÜX RapsodYx «È» OltrAnzA–DALLA–METAFISICA– è “Nulla dal nulla” CataStrofEvENTO, .... ontostoria della radura liktungstory katastrofstory eventux-kreatrix-khorax ereignistory dell'esserevento oltranza dalla metafisica è «ontotempoRaPSodyx Katarapsodyx senzaperché«Meta’EVENTö»«L’ EVENTö è c’è senzaperché c’è Kata’EVENTö»’ultimo«’EVENTö». Al di Là «Crea»C’è ontopologiabixalex già per nullabixalex senzaperché l’esser’EVENTö«rapsodiabixalex risonanzabixalex»oltre la metafisicabixalex o della metafisicabixalex .

noumenoltranzabissalevento eventoltranzabissale in sé=evento-oltranza-abissale=evento-oltranza-abissalevento-oltranza-abissale=evento-oltranza-abissaleX=evento-oltranza-abissaleX uccelli-da-radura

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l’avrei rivista, e questo
anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e di timore per
le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. Dopo il collegio.

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Per loro un collegio svizzero è una referenza. Più tardi vidi le fotografie di una
giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come appesa. I nostri antenati
non sono forse anche quelle ragazze che troviamo nelle fotografie di persone …

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Anche se in collegio non si può parlare di genere umano. A tavola, qualche volta,
la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi perseguitava anche di notte.
Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile che io insista nel dire che nessun’altra
…

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Poco mi era permesso durante le vacanze dal collegio. L’estate prima, gli ordini
erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu così che, se mi
fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo d’ombra. E le sale di …

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Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati scoscesi
volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo paragonati alla
nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al collegio, dove
mettere …

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Nel collegio dell’isola – un internato religioso – una ragazza leggeva ad alta
voce durante i pasti. Quando la voce taceva, Mater dava il permesso di parlare.
Si rientrava nella paganità. All’improvviso le voci, il ritmo delle posate. Le
tedesche …

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«Cosa ne hai fatto della bambola?». «Quale bambola?». Mi guardava dritto negli
occhi. Lei l’ha sempre tenuta – e sembrava dire: addosso. La bambola, spiegò
con pazienza, regalata dal collegio, la Sangallese, con il costume e la cuffia.

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Una governante, una monaca, una compagna di collegio fanno parte di una
unità. Frédérique accennò a un uomo come a una parabola compiuta. La sera,
quando tornai nella mia stanza con la tedesca, riflettevo. Noi siamo forse esperte
di …

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Le raccontai che a dieci anni avevo insultato una madre superiora dicendole «
vacca». Che parola semplice, mi vergognai della mia semplicità quando glielo
raccontai. Fui espulsa dal collegio. «Chieda perdono» dissero. Io non mi scusai.

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Non parlava di giustizia. Né del bene e del male, argomenti che avevo sentito
dalle insegnanti e dalle mie compagne da quando avevo messo piede nel primo
collegio a otto anni. Sembrava che parlasse di niente. Le sue parole volavano.

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A quattordici anni ero educanda in un collegio dell’Appenzell. Luoghi dove
Robert Walser aveva fatto molte passeggiate quando stava in manicomio, a
Herisau, non lontano dal nostro istituto. È morto nella neve. Fotografie mostrano
le sue …

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Per un muto accordo, fra le ragazze di un collegio, viene scelta dall’inizio, con
distratta affettuosità, quella che sarà la reietta. E non perché l’una lo dica all’altra:
è un impulso generale. Sono gli occhi malevoli, come rabdomanti, che scelgono
…

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Ed è per questo che Frédérique ha lasciato il collegio e me. Non notai
commozione nei suoi occhi. Né io mi commossi, per la morte del padre: mi
spaventai per l’improvvisa partenza di Frédérique. Il signor banchiere ci
separava. Frédérique …

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Come le nostre vite. Per Sankt Nikolaus passammo tutto un pomeriggio fuori dal
collegio. Nevicava. Eravamo silenziose. Entrammo nella pasticceria di Teufen. Il
paese sembrava assorto, addormentato. Sapevo che Frédérique aveva, o aveva
…

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Quel collegio è stato distrutto. Non esiste più. Quando lo seppi, non potei
nascondere la mia soddisfazione. Mi era parso immortale. Anche il maestoso
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E in quel collegio sapevamo chi di noi era la povera o orfana. Ce n’era una che
non pagava la retta, e faceva piaceri, mostrava piccole attenzioni per la Mère
préfète. E forse spiava. Eravamo gentili con lei, era di una famiglia decaduta,
aveva …

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A lungo ho creduto che quelle che sono state in collegio, come Frédérique e me,
e un giorno ce ne ricorderemo, possano vivere di niente, quando saranno
invecchiate e deluse. Suona la campanella, ci alziamo. Suona ancora la
campanella, …

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Nel cassetto c’era la Bibbia, di proprietà del collegio. Infine arrivò una busta
listata di nero, non venne distribuita ai pasti, come avveniva di consueto, ma
gliela consegnò la direttrice. Lei si sedette al tavolo, la guardò, la aprì, la lesse, la
rimise …

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Capivo quei bambini che si buttavano dall’ultimo piano di un collegio tanto per
fare qualcosa di disordinato, e glielo dissi. L’ordine era come le idee, un
possesso, una possessione. Avrei voluto conoscere suo padre, ma morì. Mele e
pere sui …

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Davanti – se il Presidente avesse avuto un arco, la freccia l’avrebbe colpita al
cuore – la direttrice del collegio, la signora Hofstetter, alta, massiccia, piena di
dignità, il sorriso infossato nel grasso. Accanto a lei il marito, il signor Hofstetter, …

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Il collegio era avvolto da un vento sotterraneo, la vita marciva, oppure si
rigenerava. Senza far rumore, passavo vicino al suo letto per andare nel bagno,
un piccolo spazio con due ampi lavabi, uno per la tedesca, l’altro per me. Tante
volte ci …

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Era evidente che avrei dovuto passare i miei anni migliori in collegio. Dagli otto
ai diciassette. Prima mi avevano lasciato con una anziana signora, una mia
avola. Un giorno decise che non sopportava più la mia compagnia, diceva che
ero …

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Lo apprezzavo da quando avevo otto anni, interna nel primo collegio, religioso. E
forse furono gli anni più belli, pensavo. Gli anni del castigo. Vi è come un’
esaltazione, leggera ma costante, negli anni del castigo, nei beati anni del
castigo.

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Avevo una certa esperienza della vita di collegio. Fin dall’età di otto anni ero
interna. Ed è nei dormitori che si conoscono le proprie compagne, davanti ai
lavabi, nelle ore di ricreazione. Il mio primo letto di collegio era circondato da
tende …

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Tornai in collegio e passai il tempo con la sofferenza, che è anche un modo per
passarlo. Lessi il biglietto che mi aveva dato alla stazione, due piccoli fogli di
carta a quadretti di sette centimetri. La sua calligrafia dormiva come su una
lapide, …

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Fleur Jaeggy. I BEATI ANNI DEL CASTIGO A quattordici anni ero educanda in un
collegio dell’Appenzell. Luoghi.

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Lei non fa parte dei morti. Avevo la certezza che non l’avrei rivista, e questo
anche grazie alla nostra educazione – di rinuncia alle cose belle e di timore per
le buone notizie. La mia educazione non era ancora terminata. Dopo il collegio.

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Nelle vite di collegio ciascuna di noi, se ha un po’ di vanità, si costruisce la
propria immagine, una specie di doppia vita, si inventa un modo di parlare, di
camminare, di guardare. Quando vidi la sua calligrafia, rimasi senza parola.
Quasi tutte …

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Per loro un collegio svizzero è una referenza. Più tardi vidi le fotografie di una
giovane donna che non le era dissimile: in piedi, come appesa. I nostri antenati
non sono forse anche quelle ragazze che troviamo nelle fotografie di persone …

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Anche se in collegio non si può parlare di genere umano. A tavola, qualche volta,
la sentivo ridere, con la sua risata gratuita, che mi perseguitava anche di notte.
Mi voltavo e tutti i visi erano seri. È inutile che io insista nel dire che nessun’altra
…

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Poco mi era permesso durante le vacanze dal collegio. L’estate prima, gli ordini
erano stati: vacanze al mare. Detestai la luce e mi ammalai. Fu così che, se mi
fosse stato concesso scegliere, avrei indicato un luogo d’ombra. E le sale di …

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Anche Frédérique dormiva quando facevo le mie passeggiate. Sui prati scoscesi
volavano bassi i corvi, deformi, vanagloriosi, crudeli. Li avevo paragonati alla
nostra adolescenza, mentre cercavano, nella terra intorno al collegio, dove
mettere …

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Nel collegio dell’

'Essere'Eventux dell'Essere POIesixeveNtux-là IN'sé'EventUx oltranza dalla metafisica'Perché c'è la storia dell'eventux anziché niente'nucleouxiax del pensiero dell'essere-ontostoria dell'Essereventux. La storia dell'evento al di là della metafisica si dà esserevento oltre la metafisica dà è di per sé la storia dell'eventux stabilità-Creatrix in sé creatrice dell'evento di per sé di per sé'abissaleventux:Perché c'è l'evento anziché il nUlla là è eventontostoria dell'eventux dell'essere in sé'oltre l'essenza della metafisica'essere-oltranza dalla metafisicadeguata si è ontostoria dell'eventità per Essere in Sé ontoStoria Dell'Evento là essereventux dell'Essere della verità nella ontostoria dell'eventux dell'Essere la verità dell'esserevento impensato esserevento Dell'ontologia 'dell'essere in sé dell'Essere. EventEssere oltranza dalla metafisica È evento ereignistory eventodell'Essere: l'Essereventontologia è oltranza Dalla mEtafisica In sé oltranzabissale già l'Essere senzaperché comprensione dell'essere già physix dell'essere già Là Eventux nient'altro. Nullabissalessere vuoto è vuotonullabissAle oltranza dell'essere Poiesix oltranzabissalità dalla-meta-fisica-ouxiax fisica'dall'In sé vuotoLtranza dalla metafisica già in sé senza-Metafisica vuota là physix-ontophysix già lì physixabixaleventux physixexstatica dell'essere in sé è al di là della metafisica in sé verità ontologicApeironAbissale che è al di là della metafisica cos'è metafisica?– Già catastrof’EVENTÜX” in sé là AL«di»Là»dellaMeTafiSica. Xoräbixal’EVENTÜX«là è»L’essere per la morte»MetAEVENTÜX–––esserci È al di là Già dopo la morte»–della MetAfisica. «PoiesixEVENTÜX–––della catastrofEVENTÜX––impensata È là–Là–già già in«sé»–evento’abissale Là singolarità È già al di là della metafisica-della-morte già’ontologia catastrofEVENTÜX-della «metafisica’ della morte’al di là della morte–della–metafisica–essere-per-la-morte– della-metafisica esserci già in sé futurità È la morte della Metafisica della morte l’essere-per-la-morte della metafisica della morte per la morte della metafisica della “morte” metafisica del paradigma al di qua dell'ontologia del paradigma» La morte è EVENTÜX è già futurità. La morte è ontostoria EVENTÜX della morte metafisica Oltranza dalla morte della metafisica della Morte-metafisica già––––Oltranza dalla morte della metafisica al di là della METafisica della mortE oltranza/DaLLA METAFISika»–OLtraNza––DALLA–metaphysicA’ ’EVENTÜX RapsodYx «È» OltrAnzA–DALLA–METAFISICA– è “Nulla dal nulla” CataStrofEvENTO Dasein come una radura all'interno di Essere -

è finita, non ne consegue pertanto che Essere come tale è finita. In realtà, questa interpretazione

è minata positivamente (1993b) l'identificazione dell'essere con heideggeriana

Di Anassimandro Apeiron (senza limiti o infinito) che interpreta come la “repellente di

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limite “(p.95), il disegno in tal modo l'attenzione all'aspetto dinamico associato con l'essere come

tale . Questa affermazione è supportata da Sikka (1997), che sostiene che “Essere come Apeiron

è in-finito, nel senso che impedisce rendere presente esseri da irrigidimento in sussistenza “

e che “l'ordine di essere sia invia e si rifiuta limite.” (P.93) (Significativamente,

Heidegger distingue tra l'Essere ( Sein ) degli esseri che è finito (poiché gli esseri

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sono finite) ed Essere ( Seyn ) stessa (o Essere in quanto tale ), che è in-finito (Sikka, 97).)

Di conseguenza, si sostiene che il significato della dichiarazione “Essere è finita in

essenza “deve essere limitato alla considerazione del benessere degli esseri (essents) e non

Essere come tale (cioè, l'Essere dell'Essere). Grimsley (1967) interpreta finitezza “non come

una particolare data qualità del Dasein, ma come caratteristica che sottopone ogni esistenza

ad una costante precarietà anche se spesso nascosta. “(p.61) Se` tutta l'esistenza 'è

intendere gli esistenti nel suo complesso (o tutti esistono Ent ), allora è corretto inferire

finitezza nel contesto del benessere degli esseri e contemporaneamente ritenere che il

Essere di Essere (cioè l'essere in quanto tale ) è infinito. Significativamente, Stambaugh (1973)

sostiene che

quando la distinzione di essenza ed esistenza si pone, è essenza, whatness, che ha la priorità. Il

la priorità di essenza sull'esistenza porta ad un'enfasi su esseri. Il significato originario dell'esistenza

come physis , originario, derivante, rendere presente, si perde, e l'esistenza è pensato solo in contrasto con la sostanza

come quello che di fatto 'esiste . Contrariamente a quantodi fatto 'esiste qui e ora [cioè, gli esseri], Essere

si configura come presen permanente CE (nominale) astratto dalla Presenc ING (verbale) in termini di spazio-tempo.

(px)

Così, (convenzionale) metafisica concepisce due esseri e di essere come tale in statica

termini. Come Heidegger (1973) indica, in pensiero post-socratico da Platone e Aristotele

poi, “l'Essere degli esseri sta nella realtà” (p.1); Inoltre, “nella lingua

la metafisica, attualità ', realtà', e `esistenza 'dicono la stessa cosa.” (p.2) Egli definisce

l'attuale “l'atto compiuto o il prodotto di un'attività. Questo prodotto stesso è a sua volta

attiva e capace di attività. [Tuttavia,] l'attività di ciò che è reale può essere limitata

la capacità di produrre una resistenza che può opporsi un'altra cosa diversa

modi. “(p.1) Dal momento che gli esseri (o essenti) sono visti come essenzialmente recalcitrante, la loro

attività può, infatti, essere reinterpretato negativamente come una forma di passività ; conseguentemente,

Essere (o l'esistenza) si riferisce alla datità passiva (sezione 6.6.2). Per questa ragione,

Heidegger sostiene che la metafisica oscura il significato originario dell'essere (come attivo

o Presenc dinamica ing ), riducendo il concetto a mero predicato universale, sebbene di

tipo non standard (sezione 6.5.4). Egli sostiene inoltre che “l'essere reale, è

incomprensibile nella sua essenza quando il pensiero in termini di idea “. (p.9) Ad esempio,

come dovrebbe essere in grado di Aristotele a tutti di portare le idee verso il basso per gli esseri reali se non ha in anticipo

concepito il singolo essere reale come quello che veramente presenze? Ma come avrebbe dovuto raggiungere il

concetto di presenza del singolo vero e proprio essere, se non in precedenza pensa l'Essere degli esseri in

il senso dell'essenza primordiale deciso di Essere in termini di rendere presente in disvelatezza?

(P.9)

Significativamente, “perché thatness rimane indiscussa in tutto il mondo nella sua natura, non è,

tuttavia, per quanto riguarda gli esseri reali (che siano o non siano), l'essenza unificata

dell'Essere, l'Essere come il [dinamica] l'unità di whatness e thatness, si determina anche

tacitamente da ciò che è indiscutibile “. (p.11)

Data la vasta critica heideggeriana della tradizione filosofica, vale la pena

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Secondo Grimsley (1967), “Heidegger sottolinea all'inizio stesso che la grande difficoltà addetto su

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tutte le discussioni di essere è che, anche se non possiamo fare con l'idea, è davvero indefinibile. È il più

in generale di tutti i concetti e tuttavia il più incomprensibile; esso non può essere derivata da qualsiasi concetti superiori

[Perché ci sono nessuno – è un ultimo] e non può essere rappresentato da inferiore [perché questo sarebbe

confondere Essere in quanto tale, con gli esseri]. La generalità del problema potrebbe escludere la possibilità di trovare un

soluzione se non fosse che il molto richiesto della domanda significa che una risposta è in un certo senso al presente

mente l'interrogante. Per chiederci per quanto riguarda il significato dell'essere implica che l'Essere è (comunque

oscuramente) presente per noi. “(p.39) Questa posizione è sostenuta da Wittgenstein che afferma, in Tractatus logico-

Philosophicus (1921), che “quando la risposta non può essere messo in parole, né può la questione sia messo in

parole. Se una domanda può essere inquadrata a tutti, è anche possibile per rispondere. “(6.5) Coerentemente con questa affermazione,

e come ribadito nel seguito limitati (finita,, peiron ) approccio alla illimitato (infinito, un-peiron ) è

possibile ermeneuticamente , cioè, storicamente ed è in questo modo che la struttura temporale dell'essere ( Seyn )

come l'Essere ( Sein ) degli esseri ( Seiendes ) – le modalità esistenziali – si svolge (o unconceals).

brevemente esaminando dove si trova in relazione alla metafisica. Secondo Sikka

(1997),

c'è in Heidegger una sorta di temporalizzato meta-metafisica, una metafisica rivisti in cui

concetti tradizionali metafisiche sono espansi attraverso una consapevolezza profonda e costante del

storicità e finitezza dell'esistenza. (P.145)

Data la radicale storicità dei nuovi " metafisica (opensando '), si è portato ad affermare

che “non ci può essere tratta qui di filosofia di trovare il [finale]` risposta 'alla

significato dell'essere. “(p.153) Questa posizione è supportata da Dreyfus (1991), vale a dire.

“Heidegger mai risposto alla sua domanda iniziale riguardante il senso di essere.” Questo

è perché “rappresenta ogni interpretazione per alcune modalità di intelligibilità, ma lascia fuori

gli altri. “(p.39) Secondo Sikka,

puramente determinazioni formali come il bene 'e essere stesso' può finalmente fare di più, ma anche niente di meno,

di punto a questo mistero come fonte inesauribile di tutto ciò che è. Essi poi si riferiscono e media, ma

nel modo di cenno a ciò che è nascosto. Essi indicano il mistero. Da quanto indicato qui

possono essere divulgate solo in modo limitato, la parola che rivela può farlo solo nel modo di

occultamento. E 'entrambi i nomi e non il nome. (P.153)

Così, l'Essere è un universale (nel senso di fondamentale, primordiale, irriducibile) concept

e come Heidegger (1959) gli stati,

al di là del dominio di questo concetto più universale `essere ', non vi è, nel senso più stretto del termine,

altro, sulla base delle quali è stesso potrebbe essere più strettamente determinato. Il concetto di

essere è un ultimo. (P.40)

Tuttavia, pur essendo come tale è in definitiva impensabile e inaccessibile, è di

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importanza fondamentale per apprezzare che Essere (o nulla) è un ontologica finale e

di conseguenza, il terreno delle ontical Ultimates postulato nella metafisica convenzionali,

se tali Ultimates essere materia, lo spirito, il pensiero, la sostanza, di processo o di calcolo

(capitoli 2 e 5). Come Jaspers (1971) gli stati,

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Secondo Heidegger (1993c), “il linguaggio non è l'espressione di un organismo, né è l'espressione di un

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essere vivente. Né può mai essere pensato in modo sostanzialmente corretto in termini di carattere simbolico, forse

nemmeno in termini di carattere di significazione . La lingua è l'avvento di compensazione nascondere dell'essere stesso

[Enfasi aggiunta]. “(P.230) Quindi, la critica di Heidegger implcit della primordialità della funzione semiotica

del linguaggio (Dreyfus, 91).

qualunque diventa un oggetto per me è sempre un determinato essere tra gli altri, e solo una modalità di

essere. Quando penso di essere come materia, energia, spirito, la vita, e così via – ogni categoria immaginabile ha

stato provato – alla fine ho sempre scopro che ho assolutizzato un modo di essere determinato, che

appare all'interno della totalità dell'essere, in essere se stesso. Nessun essere conosciuta è l'essere stesso . (p.17)

Macquarrie (1972) incapsula il significato della distinzione tra la

ontologica ultim ACY dell'essere in quanto tale, e le ontical ultim Ates della metafisica nel

seguente dichiarazione: “il positivista cede molto tempo prima che il mistico fa.” (P.152)

Nella discussione riguardante l'Essere ( Sein ) degli esseri ( Seiendes ) e per quanto riguarda l'Essere

( Seyn ) in quanto tale , Heidegger – pensando attraverso il essenza 'di esistenza' o la

whatness 'di thatness' – tenta di rivelare – o unconceal – il perché dell'essere stesso, vale a dire.

il suo significato e la verità. Come avrebbe dovuto risulterà chiaro ormai, e mentre Kovacs

(1990) si afferma, “l'espressione del pensiero in essere è difficile, richiede

un nuovo vocabolario e un nuovo modo di parlare che spesso confina con scoppio della

confini (prove i limiti estremi) del linguaggio. “(p.252) Per questa ragione, Steiner

(1978) sostiene che Heidegger, come Plotino (sezione 6.4.2.4), “opera nel shadow-

zona tra il discorso razionale e `qualcos'altro '. E '[quindi] quasi una contraddizione

aspettarsi chiarezza con luce naturale. “(p.19) Kovacs punta verso questo` qualcos'altro 'nell'affermare

che, secondo Heidegger, “la lingua .. non è tanto utilitario [o adaptive] come

poetico [enfasi aggiunta]. “(p.211) Inoltre,

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la parola poetica è filosofica; ascende da esseri (molteplicità) di Essere (unicità, l'origine,

unità). Il calcolo e tecnologici imperialismi di razionalità scientifica (scientismo) e

la metafisica intellettuali mancano di questa apertura e libertà verso la verità dell'essere e quello degli esseri.

Essi non possono cogliere le dimensioni più profonde del mondo umano e della storia. Poetare e il pensiero,

quindi, rappresentare in cerca di (apertura) e mettere in discussione. Poesia, quindi, è parte della ricerca della verità

A proposito umano `dimora 'e circa il divino. (Pp.214-215).

Questa posizione è approvato dal Pöggeler (1987) il quale sostiene, piuttosto oscuro, che

i pensatori che dicono Essere preparano la strada per la poetica, in modo che i poeti rimanere sulla pista del

divino e `traccia per i mortali correlati la strada per la svolta '. (P.70)

Mentre prosegue affermando, forse ancora più enigmatico, “Essere o la sua verità non può essere

solo l'apertura strutturale neutra, ma forse anche quella che porta Dasein in

la salvezza e, quindi, si mostra attraverso il mistero inaccessibile come il Santo. “

(P.59) Dalle dichiarazioni come queste, si potrebbe – ed è – stato sostenuto che la poesia è di gran lunga

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La struttura esistenziale `gettatezza 'è brevemente esaminato nella sezione 6.5.3.

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La nozione di ek-sistenza (o in piedi fuori) è brevemente esaminato nelle sezioni 6.5.3 e 6.5.4.

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troppo oscuro mezzo di espressione per il compito della filosofia, in questo contesto, l'ontologia

o lo studio dell'Essere. Tuttavia, Steiner (1978) insiste sul fatto che, per Heidegger,

la poesia non è il linguaggio in qualche veste esoterica, decorativo o occasionale. È l'essenza del linguaggio

dove il linguaggio è , dove l'uomo è Bespoken , in antico, forte senso della parola. (p.138)

L'adozione di un mezzo un po 'poetiche di espressione se stesso, Heidegger (1993c) sostiene che

“Il linguaggio è la casa dell'essere. Nel suo uomo a casa abita. Coloro che pensano e quelli che

creare con le parole sono i guardiani di questa casa. “(p.217) L'espansione su quest'ultimo

dichiarazione, Kovacs sostiene che “nel` è 'abita ed emerge Essere, [e] ciò che il

`È 'nomi avviene dentro e fuori come dell'essere, ciò che propriamente si sta” (p.178). Come

Heidegger stesso afferma

L'uomo è .. `gettato 'da se stesso Essere nella verità dell'essere, in modo che ek-tuiti in questo modo si potrebbe

custodire la verità dell'essere, in modo che gli esseri potrebbero apparire alla luce dell'essere come gli esseri sono.

L'uomo non decide se e come gli esseri appaiono, se e come Dio e gli dei o la storia

e la natura farsi avanti nella radura dell'Essere, vengono a presenza e partono. L'avvento di

Gli esseri si trova nel destino dell'essere. Ma per l'uomo è sempre una questione di trovare ciò che è giusto nella sua

essenza che corrisponde a tale destino; per in accordo con questo uomo destino di ek-tuiti deve

custodire la verità dell'essere. L'uomo è il pastore dell'Essere. (P.234)

Anche in questo caso, “l'uomo non è il signore degli esseri [cioè l'essere-là ( Dasein ) non viene come tale

( Seyn ) o addirittura l'Essere ( Sein ) degli esseri]. L'uomo è il pastore di esseri [cioè, il Da ,

compensazione 'o non c'e', di essere che è gettata

da, da e per quest'ultimo]. “

104

Inoltre, “nella sua essenziale svolgersi all'interno della storia dell'essere, l'uomo è l'essere

il cui essere come ek-sistenza consiste nella sua abitazione nella vicinanza di Essere. L'uomo è

105

il vicino di Essere. “(p.245) Espressioni come` uomo è il prossimo e la

Pastore (o tutore) di Essere 'e' il linguaggio è la casa dell'essere in cui quest'ultimo

dimora ', e termini come ek-sistenza', gettatezza 'e `dimora' tra innumerevoli

altri servono a stabilire – come apprezza Steiner (1978) – il fatto che “nessun aspetto della

pensiero heideggeriano può essere separato dal fenomeno della prosa di Heidegger “.

Tuttavia, come si continua a osservazione, “per i detrattori di Heidegger, questo stile è un

abominio [che] non è altro che roboante, gergo indecifrabili. “(p.16) per

molti, Heidegger è semplicemente

un `linguaggio mistico ', una' meta-teologo ', un sintomo inquietante del disordine morale e intellettuale

del nostro tempo. [Alcuni si sono spinti fino al punto di affermare] che anche una discussione polemica del caso di Heidegger

è semplicemente inutile. I suoi scritti sono una macchia di verbosità impenetrabile; le domande che pone sono verso sham-

domande; le dottrine si deduce sono, per quanto nulla può essere fatto di loro, sia i falsi

o banali. Per cercare di analizzare heideggeriana `ontologia ', lo studio e la teoria della natura di Essere e

esistenza, è quello di parlare o parlare di sciocchezze – non-senso, nelle più drastiche connotazioni del termine.

(Pp.11-12)

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Secondo Heidegger (1939), “solo quando il linguaggio è stato degradato ad un mezzo di commercio e

106

organizzazione, come è il caso con noi, non pensava radicata nel linguaggio sembra essere una mera `filosofia di parole ',

non è più adeguata alle realtà `pressanti della vita '. Questo giudizio è semplicemente una ammissione che noi stessi

non hanno più il potere di fiducia che la parola è il fondamento essenziale di tutte le relazioni con gli esseri in quanto tali. “

(P.214)

Ciò deriva dal fatto che in discussione riguardante Essere come tale , è necessario mettere in discussione relativa

107

i fondamenti ontologici della logica e della ragione. Se l'ontologia stessa è razionale (un presupposto implicito di

metafisica) o altrimenti possono essere determinati soltanto ermeneutico, cioè, mettendo in discussione la razionalità da

entro la razionalità; tuttavia, una tale circolare – o, più precisamente, a spirale – autoriflessiva punti movimento a quella

che si trova oltre la razionalità come la sua terra incipiente.

L'interpretazione heideggeriana di loghi viene esaminato nella sezione 6.5.6 in connessione con la distinzione tra

108

Essere e di pensare.

Mentre tali critiche possono essere valide a livello superficiale, investigazione dettagliata di

106

il numero di sue opere centrali stabilisce che c'è davvero la prova a sostegno della sua

tesi centrale, vale a dire. che la distinzione tra essere ed ente è stato dimenticato -

inoltre che questo oblio ha, a sua volta, anche stato dimenticato – e che la questione

per quanto riguarda l'essere come tale è sia legittimo e tuttavia rimane senza indirizzo da

(Convenzionale) metafisica. Per quanto riguarda il `impenetrabilità 'o la natura esoterica di

il suo linguaggio, deve essere apprezzato fin dall'inizio che Heidegger è da, in discussione

concernente Essere come tale , il tentativo sia trascendono ma, allo stesso tempo,

comprendere il razionale. Tuttavia, questo non significa che il suo progetto è `irrazionale 'in

107

il senso in cui si applica al pensiero dei filosofi romantici questo termine (ad esempio

come Voltaire) o primi esistenzialisti (come Kirkegaard); piuttosto, dovrebbe essere considerata

come sopra-razionale . Nella Lettera sull'umanesimo (1993c), Heidegger sostiene che

perché stiamo parlando contro `persone logiche 'credono chiediamo che il rigore del pensiero

irrinunciabile e al suo posto l'arbitrarietà delle unità e dei sentimenti essere installato e in tal modo che

Irrazionalismo 'essere proclamato come vero. Per ciò che è più logico 'di che chiunque parla contro il

logica è difendere la alogico? (P.249)

Tuttavia, come egli prosegue affermando, “pensare contro` logica 'non significa spezzare una lancia

per l'illogico ma semplicemente per traccia nel pensiero dei loghi e della sua essenza, che

108

apparso nel alba del pensiero, che è, di esercitare noi stessi per la prima volta nella preparazione

per tale riflessione. [Inoltre, si deve notare che] irrazionalismo, come negazione

Rapporto , governa inosservato e incontrastato nella difesa di `logica ', che ritiene di poter

astenersi meditazione sulla loghi e sull'essenza del rapporto , che ha il suo fondamento nel logos . “

(P.251) In risposta alla tesi secondo la quale la fenomenologia heideggeriana (o ontologia)

è non rigoroso poiché non è né scientifica né logico convenzionale (cioè,

metafisicamente) concepito e quindi, non può essere soltanto una mera personale

impresa, Heidegger gli propone “la legge della convenienza del pensiero sulla storia

dell'Essere “che definisce in termini di” rigore della meditazione, prudenza nel dire,

frugalità con le parole. “(p.265) Tuttavia, è fondamentale per apprezzare, a seguito di Steiner

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Ho un debito di gratitudine verso mia moglie, Tasleem Akhtar Ali, che per primo ha celato la presenza frase “di

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assenza “a me in una poesia d'amore. Il termine appare in (Heidegger, 39), in relazione ad una definizione del

concetto di steresis, vale a dire. “il rendere presente di un absencing.” (p.227) Secondo Heidegger, steresis “come

absencing non è semplicemente absentness; piuttosto, è un rendere presente , cioè, quel tipo in cui il absencing (ma

non è la cosa assente) è presente. “(pp.226-227)

Come verrà mostrato nella sezione 6.5.4, questo regresso dell'Essere ( Seyn ) si svolge storicamente come l'Essere ( Sein ) degli esseri

110

( Seiendes ), vale a dire. la struttura temporale emergente delle modalità esistenziali.

Il problema del paradosso può essere fatta risalire alla copula `è 'di cui si parla in ogni tentativo di articolazione di

111

Essere. È interessante notare che alcune lingue semitiche come l'arabo non sembrano generare un tale paradosso; Questo

deriva dal fatto che la copula semplicemente non esiste (Nasr, 81). Quindi, l'affermazione di Heidegger che

il linguaggio è la casa dell'essere potrebbe stare in piedi; tuttavia, questo richiede abbandonando la sua tesi che “insieme

Tedesco la lingua greca è (per quanto riguarda le sue possibilità di pensiero) in una sola volta la più potente e più

spirituale di tutte le lingue. “(p.57) di Waterhouse (1981) critica la posizione di Heidegger sulla base del fatto che uno

(1978), che

il linguaggio umano, sia attraverso qualche limitazione intrinseca o perché l'impronta su di essa di convenzionale

la logica e la grammatica è troppo incisivo, non può dare una risposta che, contemporaneamente, risposte a , è

autenticamente responsabile verso , la natura della questione [riguardante il significato e la verità dell'essere],

e soddisfa le normali criteri di intelligibilità. (pp.145-146)

Ad esempio, si consideri la seguente asserzione causa di Sikka (1997):

essendo stessa può essere considerata un essere, che è, si può dire di essere. In un certo senso, si può, poiché non è

nulla [nel senso di un vuoto statico mera]; e in un senso non può, in quanto non è un essere tra

altri [e, di conseguenza, è nulla, cioè, non-cosa]. (p.86)

Fino a che punto stanno e nulla lo stesso, nel senso di identità in contrapposizione a

appartenenza-insieme (Heidegger, 59)? Dal momento che nulla è (dato) in un certo senso (per

esempio, come simultaneamente – e paradossalmente – sia l'assenza di presenza e

presenza di assenza), deve partecipare dell'Essere; quindi, essendo in quanto tale, deve – in qualche

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senso – sia il terreno del Nulla. (Ciò rende intelligibile di Heidegger (1993c) piuttosto

. asserzione criptico che niente è il `velo 'dell'Essere) Tuttavia, Essere è non è un essere: per

vederlo come tale e, quindi, in discussione come un essere, che è, a mettere in discussione relativa alla

Essere di Essere, genera un infinit`evento 'è di per sé

'Essere'Eventux dell'Essere POIesixeveNtux-là IN'sé'EventUx oltranza dalla metafisica'Perché c'è la storia dell'eventux anziché niente'nucleouxiax del pensiero dell'essere-ontostoria dell'Essereventux. La storia dell'evento al di là della metafisica si dà esserevento oltre la metafisica dà è di per sé la storia dell'eventux stabilità-Creatrix in sé creatrice dell'evento di per sé di per sé'abissaleventux:Perché c'è l'evento anziché il nUlla là è eventontostoria dell'eventux dell'essere in sé'oltre l'essenza della metafisica'essere-oltranza dalla metafisicadeguata si è ontostoria dell'eventità per Essere in Sé ontoStoria Dell'Evento là essereventux dell'Essere della verità nella ontostoria dell'eventux dell'Essere la verità dell'esserevento impensato esserevento Dell'ontologia 'dell'essere in sé dell'Essere. EventEssere oltranza dalla metafisica È evento ereignistory eventodell'Essere: l'Essereventontologia è oltranza Dalla mEtafisica In sé oltranzabissale già l'Essere senzaperché comprensione dell'essere già physix dell'essere già Là Eventux nient'altro. Nullabissalessere vuoto è vuotonullabissAle oltranza dell'essere Poiesix oltranzabissalità dalla-meta-fisica-ouxiax fisica'dall'In sé vuotoLtranza dalla metafisica già in sé senza-Metafisica vuota là Per Heidegger (1973),” l'essenza primordiale decisivo dell'Essere “

può essere identificato con “emergente rendere presente in ciò che è palese.” (P.5) Soprattutto, egli

sostiene che

agli inizi della sua storia [all'interno del pensiero occidentale], Essere si apre come emergenti ( physis )

e disvelatezza ( aletheia ). Da lì raggiunge la formulazione di presenza e permanenza in

il senso di sopportare ( ousia ). Metafisica corretta inizia con questo. (p.4)

In Introduzione alla metafisica (1959), Heidegger afferma che la seguente

opposizioni ad essere sono emersi negli occidentali tradizione filosofica, opposizioni

che definiscono il concetto e tuttavia distorcere il suo originario significato incipiente come aletheia-

physis già lì

Heidegger (1959) afferma, molto semplicemente, che “la Essent è . Si è dato, ci mette di fronte.”

(p.27) Tuttavia, come indicato sopra, questo è-ness è venuto per essere compreso dai greci come

ousia (cioè, duraturo nel senso statico di permanenza) che “può significare sia: la

presenza di qualcosa di presente e presente cosa al quale del suo aspetto.

Qui si cela la fonte della successiva distinzione tra existentia e

essentia . “(p.181) Significativamente, come sarà mostrato nella sezione 6.5.6, ousia non denoti

emergenti-rendere presente o physis , che, secondo Heidegger, è stato il modo in cui

Essendo stato originariamente pensato dai greci: Ousia è statico mentre physis ha sia statica

e aspetti dinamici. Secondo Stambaugh (1973), “con la distinzione di Platone

essenza (whatness) e l'esistenza (thatness), la differenza tra l'essere e gli esseri è

oscurato, e in quanto tale è pensato esclusivamente in termini di relazione con gli esseri come

la causa prima .. e si quindi come la più alta di tali esseri. “(px) Per quanto riguarda la

Quest'ultima affermazione, Kovacs (1990) sostiene che, “per Heidegger la domanda da porsi

è la questione del senso dell'essere in quanto essere e non come una qualità di un particolare

essere. “(p.67) Nel contesto della prima, egli sostiene che” il primato dell'essere in

relazione agli esseri non è identico con l'idea di nesso causale. “(p.179) Egli ha inoltre

sostiene che “Essere e l'alterazione del destino di essere non può essere pensato come

connessioni causali operativi. L'originalità primordiale (il primato) dell'Essere è

al di là del pensiero causa di mente; fenomenologia ontologica va al di là del

livello metafisico di pensiero. “(p.177) Ad esempio,

la messa a terra di mente [cioè, ontical o metafisico] interpretazione della domanda 'Perché ci sono

Gli esseri a tutti e non piuttosto niente? “ in ultima analisi, si riferisce tutto l'essere di un particolare essere (come la loro causa

e terra), e quindi non tiene conto del fatto che il `perche 'di questa domanda si riferisce a tutti gli esseri, anche a

la messa a terra in sé essendo perché l'essere messa a terra è ancora uno degli esseri particolari. (P.138)

Fondamentalmente, per Heidegger “il perché-domanda, riferendosi all'origine ontical del Mondo,

è reso possibile dalla comprensione ontologica `terra ', per la comprensione

di essere, per la verità ontologica che rende possibile la verità ontical. “(p.151) Il suo

distinzione tra ontologica (esistenziale o ermeneutico) e ontical (causale o

produttive) i conti di Essere è descritta da Kovacs (1990) come segue:

La comprensione dell'essere .. non è raggiunto nella scoperta di esseri. La spiegazione di Essere

attraverso gli esseri si trova nelle prospettive di origine e di causalità. Si tratta di una `mitologico '

spiegazione in vista di Heidegger. (P.48)

Tuttavia, si deve notare che il `origine 'cui dichiarazione di cui sopra è un

ontical origine, vale a dire. un primo o causa necessaria; nel post- Kehre periodo, Heidegger

(1993b) si riferisce ad un ontologica `incipience 'associato con l'essere in quanto tale, in cui il

quattro modalità aristoteliche di causalità si manifestano (Heidegger, 77a). (Così, sulla

vista heideggeriano, nesso di causalità si fonda incipience.) Secondo Kovacs, un

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Secondo Knauss (1957), “Anassimandro pensava della [ apeiron ] alla maniera di un onnicomprensivo di tutti

101

i materiali elementari in esso contenuti; e non già, come semplice somma di tutte le cose, ma come qualcosa

che penetra, le regole e la regola tutto. Essendo, quindi, è in realtà pensato come e non come un mero

mucchio di tutte le cose esistenti. “(p.142) Jaspers, a seguito di Anassimandro, descrive la trascendenza del

Comprendendo (vale a dire, ciò che è al di là del dualismo di soggetto e oggetto) come segue: “l'eterno, la

indistruttibile, l'immutabile, la sorgente, la totalizzante di onnicomprensivo – questo può essere né VISUALIZZATO

né colto nel pensiero ... Quando copriamo con categorie come essere, la causa, l'origine, l'eternità,

indistruttibilità o nulla, quando lo chiamiamo da queste cifre categoriche, abbiamo perso già. “(cit

in Macquarrie (1973), p.246).

accidentale risultato del progetto di Heidegger in Essere e tempo (1927) è `demitizzazione '

che coinvolge un riesame della

l'aristotelico, la definizione scolastica della filosofia come l'esplorazione (scienza) di cose (esseri)

in base alle loro ultime cause (Ultimate). (P.52)

A questo proposito, è fondamentale ribadire, come fa Sikka (1997), che per Heidegger,

“Essere non è una causa [ma è] di essere vissuto e pensato come simultanea con gli esseri

come la loro terra. “(p.97) Tuttavia, lei sostiene che questa terra può essere interpretato

causalmente, se la nozione di causalità è esteso oltre la sua applicazione metafisica (come

una relazione tra esseri), viz.

sarebbe la causa infinito di tutte le essenze finite nel senso di essere la fonte inesauribile di

esseri, l'illimitatezza originale che rivela la sua essenza come origine inviando i confini per

esseri e tenendo influenza su di loro, e che svela la sua essenza come la sconfinata rifiutando qualsiasi

limitazione, dove il senso di entrambe queste rivelazioni deve essere pensato temporalmente. stesso essere, come

l'illimitato o in-finito, sarebbe poi rivelare la sua essenza proprio ritirando esso, tenendo per sé

indietro da qualsiasi delimitazione conclusivo. Diverse concezioni dell'essere potrebbero poi si appartengono

al rendere presente finita della propria essenza inesauribile. (P.95)

Eppure Lovitt (1977) sostiene che, secondo Heidegger, “sia l'uomo e di essere sono

finita “(p.xiii), il supporto a quanto pare derivare per questa posizione da una dichiarazione in

(1949a) saggio di Heidegger cos'è metafisica? , Vale a dire. “Essere è finita in sostanza”

(P.377). Inoltre, Grimsley (1967) sostiene che “stordimento del Dasein da ..

gli esistenti rivela – comunque indirettamente – che si trova in un rapporto speciale di Essere.

Se il Dasein è limitato e finito è solo perché l'essere stesso è limitato e finito “.

(p.83) Tuttavia, mentre è davvero il caso che l'essere come rilevato (cioè l'Essere di

Gli esseri) è finita da quel che rivela l'Essere – Dasein come una radura all'interno di Essere -

è finita, non ne consegue pertanto che Essere come tale è finita. In realtà, questa interpretazione

è minata positivamente (1993b) l'identificazione dell'essere con heideggeriana

Di Anassimandro Apeiron (senza limiti o infinito) che interpreta come la “repellente di

101

limite “(p.95), il disegno in tal modo l'attenzione all'aspetto dinamico associato con l'essere come

tale . Questa affermazione è supportata da Sikka (1997), che sostiene che “Essere come Apeiron

è in-finito, nel senso che impedisce rendere presente esseri da irrigidimento in sussistenza “

e che “l'ordine di essere sia invia e si rifiuta limite.” (P.93) (Significativamente,

Heidegger distingue tra l'Essere ( Sein ) degli esseri che è finito (poiché gli esseri

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sono finite) ed Essere ( Seyn ) stessa (o Essere in quanto tale ), che è in-finito (Sikka, 97).)

Di conseguenza, si sostiene che il significato della dichiarazione “Essere è finita in

essenza “deve essere limitato alla considerazione del benessere degli esseri (essents) e non

Essere come tale (cioè, l'Essere dell'Essere). Grimsley (1967) interpreta finitezza “non come

una particolare data qualità del Dasein, ma come caratteristica che sottopone ogni esistenza

ad una costante precarietà anche se spesso nascosta. “(p.61) Se` tutta l'esistenza 'è

intendere gli esistenti nel suo complesso (o tutti esistono Ent ), allora è corretto inferire

finitezza nel contesto del benessere degli esseri e contemporaneamente ritenere che il

Essere di Essere (cioè l'essere in quanto tale ) è infinito. Significativamente, Stambaugh (1973)

sostiene che

quando la distinzione di essenza ed esistenza si pone, è essenza, whatness, che ha la priorità. Il

la priorità di essenza sull'esistenza porta ad un'enfasi su esseri. Il significato originario dell'esistenza

come physis , originario, derivante, rendere presente, si perde, e l'esistenza è pensato solo in contrasto con la sostanza

come quello che di fatto 'esiste . Contrariamente a quantodi fatto 'esiste qui e ora [cioè, gli esseri], Essere

si configura come presen permanente CE (nominale) astratto dalla Presenc ING (verbale) in termini di spazio-tempo.

(px)

Così, (convenzionale) metafisica concepisce due esseri e di essere come tale in statica

termini. Come Heidegger (1973) indica, in pensiero post-socratico da Platone e Aristotele

poi, “l'Essere degli esseri sta nella realtà” (p.1); Inoltre, “nella lingua

la metafisica, attualità ', realtà', e `esistenza 'dicono la stessa cosa.” (p.2) Egli definisce

l'attuale “l'atto compiuto o il prodotto di un'attività. Questo prodotto stesso è a sua volta

attiva e capace di attività. [Tuttavia,] l'attività di ciò che è reale può essere limitata

la capacità di produrre una resistenza che può opporsi un'altra cosa diversa

modi. “(p.1) Dal momento che gli esseri (o essenti) sono visti come essenzialmente recalcitrante, la loro

attività può, infatti, essere reinterpretato negativamente come una forma di passività ; conseguentemente,

Essere (o l'esistenza) si riferisce alla datità passiva (sezione 6.6.2). Per questa ragione,

Heidegger sostiene che la metafisica oscura il significato originario dell'essere (come attivo

o Presenc dinamica ing ), riducendo il concetto a mero predicato universale, sebbene di

tipo non standard (sezione 6.5.4). Egli sostiene inoltre che “l'essere reale, è

incomprensibile nella sua essenza quando il pensiero in termini di idea “. (p.9) Ad esempio,

come dovrebbe essere in grado di Aristotele a tutti di portare le idee verso il basso per gli esseri reali se non ha in anticipo

concepito il singolo essere reale come quello che veramente presenze? Ma come avrebbe dovuto raggiungere il

concetto di presenza del singolo vero e proprio essere, se non in precedenza pensa l'Essere degli esseri in

il senso dell'essenza primordiale deciso di Essere in termini di rendere presente in disvelatezza?

(P.9)

Significativamente, “perché thatness rimane indiscussa in tutto il mondo nella sua natura, non è,

tuttavia, per quanto riguarda gli esseri reali (che siano o non siano), l'essenza unificata

dell'Essere, l'Essere come il [dinamica] l'unità di whatness e thatness, si determina anche

tacitamente da ciò che è indiscutibile “. (p.11)

Data la vasta critica heideggeriana della tradizione filosofica, vale la pena

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Secondo Grimsley (1967), “Heidegger sottolinea all'inizio stesso che la grande difficoltà addetto su

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tutte le discussioni di essere è che, anche se non possiamo fare con l'idea, è davvero indefinibile. È il più

in generale di tutti i concetti e tuttavia il più incomprensibile; esso non può essere derivata da qualsiasi concetti superiori

[Perché ci sono nessuno – è un ultimo] e non può essere rappresentato da inferiore [perché questo sarebbe

confondere Essere in quanto tale, con gli esseri]. La generalità del problema potrebbe escludere la possibilità di trovare un

soluzione se non fosse che il molto richiesto della domanda significa che una risposta è in un certo senso al presente

mente l'interrogante. Per chiederci per quanto riguarda il significato dell'essere implica che l'Essere è (comunque

oscuramente) presente per noi. “(p.39) Questa posizione è sostenuta da Wittgenstein che afferma, in Tractatus logico-

Philosophicus (1921), che “quando la risposta non può essere messo in parole, né può la questione sia messo in

parole. Se una domanda può essere inquadrata a tutti, è anche possibile per rispondere. “(6.5) Coerentemente con questa affermazione,

e come ribadito nel seguito limitati (finita,, peiron ) approccio alla illimitato (infinito, un-peiron ) è

possibile ermeneuticamente , cioè, storicamente ed è in questo modo che la struttura temporale dell'essere ( Seyn )

come l'Essere ( Sein ) degli esseri ( Seiendes ) – le modalità esistenziali – si svolge (o unconceals).

brevemente esaminando dove si trova in relazione alla metafisica. Secondo Sikka

(1997),

c'è in Heidegger una sorta di temporalizzato meta-metafisica, una metafisica rivisti in cui

concetti tradizionali metafisiche sono espansi attraverso una consapevolezza profonda e costante del

storicità e finitezza dell'esistenza. (P.145)

Data la radicale storicità dei nuovi " metafisica (opensando '), si è portato ad affermare

che “non ci può essere tratta qui di filosofia di trovare il [finale]` risposta 'alla

significato dell'essere. “(p.153) Questa posizione è supportata da Dreyfus (1991), vale a dire.

“Heidegger mai risposto alla sua domanda iniziale riguardante il senso di essere.” Questo

è perché “rappresenta ogni interpretazione per alcune modalità di intelligibilità, ma lascia fuori

gli altri. “(p.39) Secondo Sikka,

puramente determinazioni formali come il bene 'e essere stesso' può finalmente fare di più, ma anche niente di meno,

di punto a questo mistero come fonte inesauribile di tutto ciò che è. Essi poi si riferiscono e media, ma

nel modo di cenno a ciò che è nascosto. Essi indicano il mistero. Da quanto indicato qui

possono essere divulgate solo in modo limitato, la parola che rivela può farlo solo nel modo di

occultamento. E 'entrambi i nomi e non il nome. (P.153)

Così, l'Essere è un universale (nel senso di fondamentale, primordiale, irriducibile) concept

e come Heidegger (1959) gli stati,

al di là del dominio di questo concetto più universale `essere ', non vi è, nel senso più stretto del termine,

altro, sulla base delle quali è stesso potrebbe essere più strettamente determinato. Il concetto di

essere è un ultimo. (P.40)

Tuttavia, pur essendo come tale è in definitiva impensabile e inaccessibile, è di

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importanza fondamentale per apprezzare che Essere (o nulla) è un ontologica finale e

di conseguenza, il terreno delle ontical Ultimates postulato nella metafisica convenzionali,

se tali Ultimates essere materia, lo spirito, il pensiero, la sostanza, di processo o di calcolo

(capitoli 2 e 5). Come Jaspers (1971) gli stati,

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Secondo Heidegger (1993c), “il linguaggio non è l'espressione di un organismo, né è l'espressione di un

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essere vivente. Né può mai essere pensato in modo sostanzialmente corretto in termini di carattere simbolico, forse

nemmeno in termini di carattere di significazione . La lingua è l'avvento di compensazione nascondere dell'essere stesso

[Enfasi aggiunta]. “(P.230) Quindi, la critica di Heidegger implcit della primordialità della funzione semiotica

del linguaggio (Dreyfus, 91).

qualunque diventa un oggetto per me è sempre un determinato essere tra gli altri, e solo una modalità di

essere. Quando penso di essere come materia, energia, spirito, la vita, e così via – ogni categoria immaginabile ha

stato provato – alla fine ho sempre scopro che ho assolutizzato un modo di essere determinato, che

appare all'interno della totalità dell'essere, in essere se stesso. Nessun essere conosciuta è l'essere stesso . (p.17)

Macquarrie (1972) incapsula il significato della distinzione tra la

ontologica ultim ACY dell'essere in quanto tale, e le ontical ultim Ates della metafisica nel

seguente dichiarazione: “il positivista cede molto tempo prima che il mistico fa.” (P.152)

Nella discussione riguardante l'Essere ( Sein ) degli esseri ( Seiendes ) e per quanto riguarda l'Essere

( Seyn ) in quanto tale , Heidegger – pensando attraverso il essenza 'di esistenza' o la

whatness 'di thatness' – tenta di rivelare – o unconceal – il perché dell'essere stesso, vale a dire.

il suo significato e la verità. Come avrebbe dovuto risulterà chiaro ormai, e mentre Kovacs

(1990) si afferma, “l'espressione del pensiero in essere è difficile, richiede

un nuovo vocabolario e un nuovo modo di parlare che spesso confina con scoppio della

confini (prove i limiti estremi) del linguaggio. “(p.252) Per questa ragione, Steiner

(1978) sostiene che Heidegger, come Plotino (sezione 6.4.2.4), “opera nel shadow-

zona tra il discorso razionale e `qualcos'altro '. E '[quindi] quasi una contraddizione

aspettarsi chiarezza con luce naturale. “(p.19) Kovacs punta verso questo` qualcos'altro 'nell'affermare

che, secondo Heidegger, “la lingua .. non è tanto utilitario [o adaptive] come

poetico [enfasi aggiunta]. “(p.211) Inoltre,

103

la parola poetica è filosofica; ascende da esseri (molteplicità) di Essere (unicità, l'origine,

unità). Il calcolo e tecnologici imperialismi di razionalità scientifica (scientismo) e

la metafisica intellettuali mancano di questa apertura e libertà verso la verità dell'essere e quello degli esseri.

Essi non possono cogliere le dimensioni più profonde del mondo umano e della storia. Poetare e il pensiero,

quindi, rappresentare in cerca di (apertura) e mettere in discussione. Poesia, quindi, è parte della ricerca della verità

A proposito umano `dimora 'e circa il divino. (Pp.214-215).

Questa posizione è approvato dal Pöggeler (1987) il quale sostiene, piuttosto oscuro, che

i pensatori che dicono Essere preparano la strada per la poetica, in modo che i poeti rimanere sulla pista del

divino e `traccia per i mortali correlati la strada per la svolta '. (P.70)

Mentre prosegue affermando, forse ancora più enigmatico, “Essere o la sua verità non può essere

solo l'apertura strutturale neutra, ma forse anche quella che porta Dasein in

la salvezza e, quindi, si mostra attraverso il mistero inaccessibile come il Santo. “

(P.59) Dalle dichiarazioni come queste, si potrebbe – ed è – stato sostenuto che la poesia è di gran lunga

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La struttura esistenziale `gettatezza 'è brevemente esaminato nella sezione 6.5.3.

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La nozione di ek-sistenza (o in piedi fuori) è brevemente esaminato nelle sezioni 6.5.3 e 6.5.4.

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troppo oscuro mezzo di espressione per il compito della filosofia, in questo contesto, l'ontologia

o lo studio dell'Essere. Tuttavia, Steiner (1978) insiste sul fatto che, per Heidegger,

la poesia non è il linguaggio in qualche veste esoterica, decorativo o occasionale. È l'essenza del linguaggio

dove il linguaggio è , dove l'uomo è Bespoken , in antico, forte senso della parola. (p.138)

L'adozione di un mezzo un po 'poetiche di espressione se stesso, Heidegger (1993c) sostiene che

“Il linguaggio è la casa dell'essere. Nel suo uomo a casa abita. Coloro che pensano e quelli che

creare con le parole sono i guardiani di questa casa. “(p.217) L'espansione su quest'ultimo

dichiarazione, Kovacs sostiene che “nel` è 'abita ed emerge Essere, [e] ciò che il

`È 'nomi avviene dentro e fuori come dell'essere, ciò che propriamente si sta” (p.178). Come

Heidegger stesso afferma

L'uomo è .. `gettato 'da se stesso Essere nella verità dell'essere, in modo che ek-tuiti in questo modo si potrebbe

custodire la verità dell'essere, in modo che gli esseri potrebbero apparire alla luce dell'essere come gli esseri sono.

L'uomo non decide se e come gli esseri appaiono, se e come Dio e gli dei o la storia

e la natura farsi avanti nella radura dell'Essere, vengono a presenza e partono. L'avvento di

Gli esseri si trova nel destino dell'essere. Ma per l'uomo è sempre una questione di trovare ciò che è giusto nella sua

essenza che corrisponde a tale destino; per in accordo con questo uomo destino di ek-tuiti deve

custodire la verità dell'essere. L'uomo è il pastore dell'Essere. (P.234)

Anche in questo caso, “l'uomo non è il signore degli esseri [cioè l'essere-là ( Dasein ) non viene come tale

( Seyn ) o addirittura l'Essere ( Sein ) degli esseri]. L'uomo è il pastore di esseri [cioè, il Da ,

compensazione 'o non c'e', di essere che è gettata

da, da e per quest'ultimo]. “

104

Inoltre, “nella sua essenziale svolgersi all'interno della storia dell'essere, l'uomo è l'essere

il cui essere come ek-sistenza consiste nella sua abitazione nella vicinanza di Essere. L'uomo è

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il vicino di Essere. “(p.245) Espressioni come` uomo è il prossimo e la

Pastore (o tutore) di Essere 'e' il linguaggio è la casa dell'essere in cui quest'ultimo

dimora ', e termini come ek-sistenza', gettatezza 'e `dimora' tra innumerevoli

altri servono a stabilire – come apprezza Steiner (1978) – il fatto che “nessun aspetto della

pensiero heideggeriano può essere separato dal fenomeno della prosa di Heidegger “.

Tuttavia, come si continua a osservazione, “per i detrattori di Heidegger, questo stile è un

abominio [che] non è altro che roboante, gergo indecifrabili. “(p.16) per

molti, Heidegger è semplicemente

un `linguaggio mistico ', una' meta-teologo ', un sintomo inquietante del disordine morale e intellettuale

del nostro tempo. [Alcuni si sono spinti fino al punto di affermare] che anche una discussione polemica del caso di Heidegger

è semplicemente inutile. I suoi scritti sono una macchia di verbosità impenetrabile; le domande che pone sono verso sham-

domande; le dottrine si deduce sono, per quanto nulla può essere fatto di loro, sia i falsi

o banali. Per cercare di analizzare heideggeriana `ontologia ', lo studio e la teoria della natura di Essere e

esistenza, è quello di parlare o parlare di sciocchezze – non-senso, nelle più drastiche connotazioni del termine.

(Pp.11-12)

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Capitolo 6

Poi

UN'

sis

Secondo Heidegger (1939), “solo quando il linguaggio è stato degradato ad un mezzo di commercio e

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organizzazione, come è il caso con noi, non pensava radicata nel linguaggio sembra essere una mera `filosofia di parole ',

non è più adeguata alle realtà `pressanti della vita '. Questo giudizio è semplicemente una ammissione che noi stessi

non hanno più il potere di fiducia che la parola è il fondamento essenziale di tutte le relazioni con gli esseri in quanto tali. “

(P.214)

Ciò deriva dal fatto che in discussione riguardante Essere come tale , è necessario mettere in discussione relativa

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i fondamenti ontologici della logica e della ragione. Se l'ontologia stessa è razionale (un presupposto implicito di

metafisica) o altrimenti possono essere determinati soltanto ermeneutico, cioè, mettendo in discussione la razionalità da

entro la razionalità; tuttavia, una tale circolare – o, più precisamente, a spirale – autoriflessiva punti movimento a quella

che si trova oltre la razionalità come la sua terra incipiente.

L'interpretazione heideggeriana di loghi viene esaminato nella sezione 6.5.6 in connessione con la distinzione tra

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Essere e di pensare.

Mentre tali critiche possono essere valide a livello superficiale, investigazione dettagliata di

106

il numero di sue opere centrali stabilisce che c'è davvero la prova a sostegno della sua

tesi centrale, vale a dire. che la distinzione tra essere ed ente è stato dimenticato -

inoltre che questo oblio ha, a sua volta, anche stato dimenticato – e che la questione

per quanto riguarda l'essere come tale è sia legittimo e tuttavia rimane senza indirizzo da

(Convenzionale) metafisica. Per quanto riguarda il `impenetrabilità 'o la natura esoterica di

il suo linguaggio, deve essere apprezzato fin dall'inizio che Heidegger è da, in discussione

concernente Essere come tale , il tentativo sia trascendono ma, allo stesso tempo,

comprendere il razionale. Tuttavia, questo non significa che il suo progetto è `irrazionale 'in

107

il senso in cui si applica al pensiero dei filosofi romantici questo termine (ad esempio

come Voltaire) o primi esistenzialisti (come Kirkegaard); piuttosto, dovrebbe essere considerata

come sopra-razionale . Nella Lettera sull'umanesimo (1993c), Heidegger sostiene che

perché stiamo parlando contro `persone logiche 'credono chiediamo che il rigore del pensiero

irrinunciabile e al suo posto l'arbitrarietà delle unità e dei sentimenti essere installato e in tal modo che

Irrazionalismo 'essere proclamato come vero. Per ciò che è più logico 'di che chiunque parla contro il

logica è difendere la alogico? (P.249)

Tuttavia, come egli prosegue affermando, “pensare contro` logica 'non significa spezzare una lancia

per l'illogico ma semplicemente per traccia nel pensiero dei loghi e della sua essenza, che

108

apparso nel alba del pensiero, che è, di esercitare noi stessi per la prima volta nella preparazione

per tale riflessione. [Inoltre, si deve notare che] irrazionalismo, come negazione

Rapporto , governa inosservato e incontrastato nella difesa di `logica ', che ritiene di poter

astenersi meditazione sulla loghi e sull'essenza del rapporto , che ha il suo fondamento nel logos . “

(P.251) In risposta alla tesi secondo la quale la fenomenologia heideggeriana (o ontologia)

è non rigoroso poiché non è né scientifica né logico convenzionale (cioè,

metafisicamente) concepito e quindi, non può essere soltanto una mera personale

impresa, Heidegger gli propone “la legge della convenienza del pensiero sulla storia

dell'Essere “che definisce in termini di” rigore della meditazione, prudenza nel dire,

frugalità con le parole. “(p.265) Tuttavia, è fondamentale per apprezzare, a seguito di Steiner

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Capitolo 6

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Ho un debito di gratitudine verso mia moglie, Tasleem Akhtar Ali, che per primo ha celato la presenza frase “di

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assenza “a me in una poesia d'amore. Il termine appare in (Heidegger, 39), in relazione ad una definizione del

concetto di steresis, vale a dire. “il rendere presente di un absencing.” (p.227) Secondo Heidegger, steresis “come

absencing non è semplicemente absentness; piuttosto, è un rendere presente , cioè, quel tipo in cui il absencing (ma

non è la cosa assente) è presente. “(pp.226-227)

Come verrà mostrato nella sezione 6.5.4, questo regresso dell'Essere ( Seyn ) si svolge storicamente come l'Essere ( Sein ) degli esseri

110

( Seiendes ), vale a dire. la struttura temporale emergente delle modalità esistenziali.

Il problema del paradosso può essere fatta risalire alla copula `è 'di cui si parla in ogni tentativo di articolazione di

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Essere. È interessante notare che alcune lingue semitiche come l'arabo non sembrano generare un tale paradosso; Questo

deriva dal fatto che la copula semplicemente non esiste (Nasr, 81). Quindi, l'affermazione di Heidegger che

il linguaggio è la casa dell'essere potrebbe stare in piedi; tuttavia, questo richiede abbandonando la sua tesi che “insieme

Tedesco la lingua greca è (per quanto riguarda le sue possibilità di pensiero) in una sola volta la più potente e più

spirituale di tutte le lingue. “(p.57) di Waterhouse (1981) critica la posizione di Heidegger sulla base del fatto che uno

(1978), che

il linguaggio umano, sia attraverso qualche limitazione intrinseca o perché l'impronta su di essa di convenzionale

la logica e la grammatica è troppo incisivo, non può dare una risposta che, contemporaneamente, risposte a , è

autenticamente responsabile verso , la natura della questione [riguardante il significato e la verità dell'essere],

e soddisfa le normali criteri di intelligibilità. (pp.145-146)

Ad esempio, si consideri la seguente asserzione causa di Sikka (1997):

essendo stessa può essere considerata un essere, che è, si può dire di essere. In un certo senso, si può, poiché non è

nulla [nel senso di un vuoto statico mera]; e in un senso non può, in quanto non è un essere tra

altri [e, di conseguenza, è nulla, cioè, non-cosa]. (p.86)

Fino a che punto stanno e nulla lo stesso, nel senso di identità in contrapposizione a

appartenenza-insieme (Heidegger, 59)? Dal momento che nulla è (dato) in un certo senso (per

esempio, come simultaneamente – e paradossalmente – sia l'assenza di presenza e

presenza di assenza), deve partecipare dell'Essere; quindi, essendo in quanto tale, deve – in qualche

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senso – sia il terreno del Nulla. (Ciò rende intelligibile di Heidegger (1993c) piuttosto

. asserzione criptico che niente è il `velo 'dell'Essere) Tuttavia, Essere è non è un essere: per

vederlo come tale e, quindi, in discussione come un essere, che è, a mettere in discussione relativa alla

Essere di Essere, genera un infinito autoreferenziale regresso ermeneutica. Sebbene

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l'happening o `evento 'di questo regresso è di per sé significativo, dal momento che si manifesta essere come il

Essere ( Sein ) degli esseri ( Seiendes ), la questione riguardan

oltranza dalla metafisica è «ontotempoRaPSodyx Katarapsodyx senzaperché«Meta’EVENTö»«L’ EVENTö è c’è senzaperché c’è Kata’EVENTö»’ultimo«’EVENTö». Al di Là «Crea»C’è ontopologiabixalex già per nullabixalex senzaperché l’esser’EVENTö«rapsodiabixalex risonanzabixalex»oltre la metafisicabixalex o della metafisicabixalex

EVENTÜX È oltranza in sé crea là là oltranza dalLa mEtafisicabixalex. EVENTö al di là della metafisicAbixalex Katarapsody oltranza dalla metafisica’Aldilà della metafisicabixalex”»oltranza dalla «metafisica»“EVENTö”al di là della “Metafisica” Al di là già catastrofe già in sé. “EVENTO”della ontostoria al di là della Metafisica” già Là’”. Già catastrof’EVENTÜX” in sé là AL«di»Là»dellaMeTafiSica. Xoräbixal’EVENTÜX«là è»L’essere per la morte»MetAEVENTÜX–––esserci È al di là Già dopo la morte»–della MetAfisica. «PoiesixEVENTÜX–––della catastrofEVENTÜX––impensata È là–Là–già già in«sé»–evento’abissale Là singolarità È già al di là della metafisica-della-morte già’ontologia catastrofEVENTÜX-della «metafisica’ della morte’al di là della morte–della–metafisica–essere-per-la-morte– della-metafisica esserci già in sé futurità È la morte della Metafisica della morte l’essere-per-la-morte della metafisica della morte per la morte della metafisica della “morte” metafisica del paradigma al di qua dell'ontologia del paradigma» La morte è EVENTÜX è già futurità. La morte è ontostoria EVENTÜX della morte metafisica Oltranza dalla morte della metafisica della Morte-metafisica già––––Oltranza dalla morte della metafisica al di là della METafisica della mortE oltranza dalLa Fenomenologia della Morte in sé–––OltranzABissaLe–dAlla Metaphysikx––“oltRAnza”Dalla Metaphysikx oltranzAbissale dalla metafisicabissale. Nihilxabixalex oltranza-dalla-Metaphysikx OntoltranzAbissale daLlA Fenomenologia della morte–––CatastropheveNtO” l’OltranzaBissale/DaLLA METAFISika»–OLtraNza––DALLA–metaphysicA’ “EVENTopia’ là In Sé creazionEVENTÜX” KataEVENTÜX“STory”OLtranzaBiSSALE DALLA METAfisicabissalE Aldilà di Sé essere al di là dell’essenza. L’EVENTÜX RapsodYx «È» OltrAnzA–DALLA–METAFISICA– è “Nulla dal nulla” CataStrofEvENTO

Katarapsody oltranza dalla metafisica è «ontotempoRaPSodyx Katarapsodyx senzaperché«Meta’EVENTö»«L’ EVENTö è c’è senzaperché c’è Kata’EVENTö»’ultimo«’EVENTö». Al di Là «Crea»C’è ontopologiabixalex già per nullabixalex senzaperché l’esser’EVENTö«rapsodiabixalex risonanzabixalex»oltre la metafisicabixalex o della metafisicabixalex della ragione pura ontoteologiabixalex’Aldilà della metafisicabixalex della Ragione della storia Fenoumenologicabixalex. D’’EVENTö la Fenoumenologia è ontostoria dello Spaziontotempora esser’EVENTö in sé per sé da sé al di là di sé in sé dell’essere Al di Là nell’’EVENTö senzaperché ontotempora sublim’EVENTö della ontostoria dell’esser’EVENTö«senzaPercHé». Perché d’essere ontotempora Già’ “EVENTö” in sé vi è da sé già “EVENTö”«senzaperché» In sé È fenoumenontostorica dell’essere da sé Dà “EVENTöntostoria». È in Sé esserci d’“EVENTö”FenoumenaKata“EVENTö” nullità è già È dà ontopologicità nulla È in sé”essere-in-sé-“EVENTö”essere-nulla»Kata“EVENTö”»«spaziontotempora vuoto». Vuoto“EVENTö”È esserci-vuoto spaziontotempora vuotonulla nulla in sé dà spaziontotempora poiesix sublim“EVENTöntostoria«È in sé»dà da sé«sublim“EVENTö”»oltre la«metafisica»«senzapercHé»Dà essercì “EVENTöntopologia della ontostoria dell’essere. Perché l’essere’è “EVENTöntologia l’esserne è sublim“EVENTö” ontoevento dell’Essere Già esserne in sé spaziontotempora distruzione della ragione metafisicA Kata“EVENTö” Meta“EVENTö”’inter“EVENTö”al di là della “Metafisica” Al di là è l'“EVENTö”che dà spazioNtotemporA Nulla“Nulla senzaperché già ontostoria oLtre la metafisica nihil“EVENTö” dopo la morte di Dio– «Dio è morto…o ucciso» –ucciso o creato. È ontoStoria sublime dell’«“EVENTö”» È Meta“EVENTö”creator“EVENTö” “““è creatric“EVENTö”anziché NullA”NiHil“EVENTö”senzaperché ontostoria. Crea NIhil’“EVENTö”Al di là della ragione “EVENTö”d’essere In sé già pensant«“EVENTö”» d’“EVENTö”è già in sé’eccedenza esser“EVENTö””che dà“ontostoria”seNzaPerché è in sé««eventità»»: –c’è eventoRadurapsody«“EVENTö”»»»»nella ontostoria senzaPerché ontotempoRaduRa È senzaPerChé è fenoumenà«“EVENTö”»»»oltre«la»fenoumETafisica». L’“EVENTö”gettanza»»Meta“EVENTö” Là nella ontostoria dell’“EVENTö”spaziontoteMpora già Radurapsodyx già in sé È già“EVENTö”Creativontotempora Kata“EVENTö”esservi d’“EVENTö”della ontostoria dell’“EVENTö”tranxsonanza della ontostoria dell’essere l’esser“EVENTö” dell’essere Già di per sé nella ontostoria dell’“EVENTöntotempora ontopologicontotempora-essere dell’“EVENTöntostorico Meta“EVENTö” senzaperCHé’ultim“EVENTö”Perché L’’essere è“EVENTö”Dea senza«Perché della creatività In sé È là–«in sé». Là creatività È “EVENTö”–crear“EVENTö”è perché senzaperché’al di là Nulla Radura nella ontostoria È Da ultim“EVENTö”essere L’“EVENTö”meta“EVENTö”Già«Dà crea»spazial“EVENTö”spaziontotempora RaduRa oltre la metafisica È già “EVENTö”dell’Essere dell’Esserne è ontostoria dell’EssereDall’eventontotempora è’“EVENTöntologia Essereontotempora’esserci pensiero dell’esserevento«si dà». L’Essere è Kata“EVENTö” È Dasein l’esserci EssereontoTempora l’esserci è l’“EVENTö”dell’esserci “EVENTö” dell’esserci essere dell’essere-per-la-fine? Dell’esserci? Dell’esserci gettanza? È’esserci ontostoricità ontostoria dell’Essere ontostoria dell’Essernè La storia dell’Essere è l’evento dell’Essere che si dà ontostoria dell’esser“EVENTöntologia è la fondazione’ontologica è la distruzione della metafisica. L’“EVENTö” dell’Essere dell’Esserne la catastrofe della metafisica’oblio dell’Essere lì l’Essere si ritrae è nihilx della fine ultima della metafisica. È “EVENTö”dell’Essere è «nulla–dell’Essere»lì inter“EVENTö”Dall’evento Crea Lì aleggia Lì oltre la metafisicaonteologica. Già “EVENTöntotemporapSodyx C’è è C’è senzaperché al di là è “EVENTö”dell’essereLì al di là Lì In Sé Radurapsodìx Là è “EVENTöntopologico dell’essere là oltre la metafisicà è già C’è Rapsodyx È già“là” creatric“EVENTö”Lì della radurità senza–perché In sé “EVENTö”dell’essere dall’esserne è destinaza“Rapsodyx”«là» È nel vuoto lì Al di là della metafisica mondana. ONtoSToRiA là dell’Essere già in “EVENTöntotEmpora Crea l’esser“EVENTö” è oltre la metafisica ’essercilà oltre l’ente l’esserci è senzaperché “EVENTö”dell’essere oltre la metafisica filosofica da Platone a Nietzsche è metafisica“oltre”è l’esser“EVENTöntologicontostoria dell’Essere è oltre la storia della metafisica. Nell’esserne “EVENTöntologico dell’Essere’abissal“EVENTöntotempora ontopologicontostoria dell’Essere è già’Essere dal nulla già in sé. La metafisica è la razionalità vuotabixalex del pensiero calcolante è la metafisica quel pensiero calcolante lì vi si è insediata metafisica ultimità dell’ente. L’abissal“EVENTö”dell’’Essere È ontostoria dell’Essere Rapsodyx senzaperché dal nulla l’Esser“EVENTö”»dell’Essere radurabissal“EVENTö”dall’Esser“EVENTö”della physix dall’Essere ontostoria che mondeggia ontostoria dell’Esser“EVENTö” della ontostoria dell’Essere Già la fine della metafisica. L’“EVENTö”ontostoria mondeggia abissal“EVENTö” nel nulla del nihilx dell’Essere là’esserci È iN sé ontostoria dell’esser“EVENTö” l’oltremetafisica Senzaperché della ontostoria che mondeggia ontotempora–metastabilità dell’Essere lì c’è spaziontopolOgia ontostoricità dell’esser“EVENTö”dell’essere Katà“EVENTö”Già esserci ontostoria dell’essere già “EVENTö”dall’Essere ontostoricità è l’Esserne della ontostoria dell’Essere Là ontologica è l’Esserci dello spaziontotempora dell’Essere In sé è l’EssernE paradigma dell’esser“EVENTö””c’è nulla senzaPerché ««Già dell’Essere già“EVENTö”». Già ontostoria-ontologica della RadurApsody––è esserci L’ontostoricoNtOtempora pensa l’Essere al di là quale ontostorico “EVENTö” senzaPErCHé già ontomodern-dell’essere già L’“EVENTö”della creatività In“Sé»»eventontosofiax senzaperché”Nullaratiousiax già dall’“EVENTö”»là ontotempora dell’essere––là pensant“EVENTö” dall’esserne»abissal“EVENTö”dell’esserci’“EVENTö”dell’essere–«vuoto in Sé»tramonto della metafisica. Meta“EVENTö”Perché«pensiero»tramonto dalla metafisica È pensiero dall’esser“EVENTö”«pensierontotempora» Senzaperché è l’’«essereontostorico»là: è là RadurApsodyx spaziontoteporadell’essere––– «ontostorico»già“Essere”nihilx Radurapsodyx dell’essere già«là»l’evento d’exstasyx Al di là L’“È”–EreigniStory tramontanza-della-metafisica È eventramontanza della metafisica’ultima. Già Esserontotempora del tramonto metafisico È’esserci già “EVENTö”dell’essereventramontanza della metafisica-ontoteologiCa–già«al di là»della«metafisica» crea dal nulla«rapsodyx» È senzaperché là già aleggia radura dell’essere dal nulla dell’esser“EVENTöntoTempora “EVENTraMontanza della metafisica vi è sènzaperché dal nulla TraMontanza dellla metafisica è phýsix“EVENTraMontanza poíesix“EVENTraMontanza nel «pensiero della creazione». L’“EVENTraMontanza crea crea-“EVENTraMontanza della metafisica crea il crear’Esser“EVENTraMontanza della Metafisica ontophýsix è “EVENTraMontanza della metafisica Esser“EVENTraMontanza Della metafisica si dà dal nulla è senzaperché là è senza fondamento senzaperché l’Esser“EVENTraMontanza della Metafisica è “EVENTraMontanza della metafisica della makinaouxiax è ontostoria ““EVENTO”dell’Essere–– è L’““EVENTO”dell’Essere È là vuoto senzaperché ““EVENTOntologicontostoria dell’Essere già è «già abissaL““EVENTO”creativo dell’Essere senzaPerché “EVENTO”dell’Essere«là»ontostorico l’evento dell’al di là«è in sé»là è abissal“EVENTO”vuotonullo spaziontotempora dell’essere là già È si dà senzaPerché dall’evento dell’Essere RadUrapsoDyx È Radura già Là Radurapsodia dell’essere’ontoStoria“Senzaperché tramontanza della metafisica del nulla. Là è nulla«Dall’“EVENTO”Là dall’’esser“EVENTO”della ontostoria al di là della Metafisica” già Là’Essere Oltresser“EVENTO”–senzaperché già Senza la verità–MeTafiSica crea«ontostoria–dal nulla senzaPerché RadURa dell’Esser“EVENTramOntanza della metafisica». RaduRabissale dell’essere È “EVENTO Radurapsodiabissale nella ontostoria mondeggia” È “EVENTramOntanza della metafisicabixalex. «“RadurapsodiabiSsal“EVENTramOntanzabixalex della metafisicAbixalex è già Radurabissale”. L’“EVENTO In sé tramontanzabixalex metafisicabixalex”è Physixabixalessersi Dà evento“RaduRabissal’“EVENTO”dell’essere dà là»» in sé senzaperché D’’esser“EVENTO creatrix tramoNtanzabixalex della metafisicabixalex»là»»”già»là«“EVENTOdell’esserci»«gettanzabixalex»Esser“EVENTO è’esserci ontostorico»l’esserci è gettanzabissalontostorica è gettanzabiSsale essere«già’’esserci»in sé che fonda Kata“EVENTÜX»ontologico»dell’essere tramontanzabixalex della Metafisicabissale”. È già””––”””» crea”»””D’ESserKata“EVENTÜX»È–CrEaTrix “EVENTÜXdell’essere””senzaperché» Là”nullabixalE là “EVENTÜX dell’essere”dell’esserne abixalex”–»È»«gettanzabixalex»essersi ad esser“EVENTÜXdell’essere”è Già’aldilà”È tranxsonazabixalex:là dell’essere ««RaDuRabixalexdell’essere esserne»’oltremetàfisiCabissale». Filogosofiabixalex«oltre la Metafisicabissale è “EVENTÜXdell’essere” Al di là«Del nullabiSsale nullabissal’“EVENTÜX dell’essere Deabixalex già interevento È“Essere ontotemporabissale–––“fenoumenologiabixalex”–creatrixabixalex creerà L’“EVENTÜX dell’essere Esserne Radurabissale’è tramontanzabixalex della metafisicabissale al di là già––l’esserci epifenoumenalità DeAbixal’“EVENTÜX dell’essere esserci dell’essere Crea “EVENTÜXdell’essere è senzaperché l’essere in sé’già ontologiabixalex è alétheiabixalex svelatezzabixalex dell’essere tramontanzabixalex della metafisicabiSsale. Radur“EVENTÜX«in sé’»già là PletonRapsodyX È già “EVENTÜXdell’essere kata“EVENTÜX”–dell’essere oltre la metafisicabissale quale fondazione della verità dell’Essere. “EVENTÜX”–della tramontanzabixalex della metafisicabissale in sé si dà l’Esser“EVENTÜX”senza la metafisica consente la fondazione della verità dell’Esser“EVENTÜX”d’al di là È l’essere oltre il pensare metafisico È senzaperché dell’EsserEVENTÜX”ontopologiabiSsale già nihil’EVENTÜX”dell’essere»»»’EVENTÜX”»’abissale ontopologico»’’EVENTÜX”»»»» «tranxsonanzabixalex dell’ “’EVENTÜX””senzaPerché Ontopologià–«dell’essere lì là»»»».«È “’EVENTÜX””»là Lì è«creatività»–gettanzabixalex–dell’essere già KataEVENTÜX””. Già catastrof’EVENTÜX””senzaperché caosmox’abixal’essere senza metafisica è l’essere la verità dell’essere“oltre”È nihil“’EVENTÜX””«Oltre»nihil’EVENTÜX”al di là della Metafisica là oNtotemporabixalex«oltre»al di là nihilEVENTÜX è già«oltre»la metafisica’oblio dell’essere là dell’esserne dell’esserci. RadÜra nella ontostoria dell’essere È’EVENTopologiabixalex––ontostoria dell’Essere ontopologiabiSSale Al di là già già Là’EVENTÜX”dell’essere già” è senzaperché””Essere’per la morte» in sé è’EVENTÜX”–Già In sé ontopologiabisSale dell’essere: PletonRapsoD’EVENTÜX–senzaperché Deabixalex senza metafisica–«essere-per-la-morte’ è esser’EVENTÜX per la morte. EVENTÜXdell’essere ontostoria È’EVENTÜXesseregià d’EssernÈ’EVENTÜX”È’oltre in sé là AL«di»Là»dellaMeTafiSica. Oltresser’EVENTÜX”è indicibilesserci senzaperché al di là del–perché d’esserEVENTÜX”–d’esserneGià nihil’EVENTÜX in sé Katà’EVENTÜX”In Sé è già dell’essere Già Oltre LA MeTafisiCA.“RadurabiSSAlEdell’essere SEnza metafisicA In Sé”Oltressere senzaperché RadurApsodiAbissal«esserne»’essere-nel-mondontostorico esserci. L’’«essere ontostorica là D’’EVENTÜX”senzaperché tramotanza della metafisica È Già soggiornabixalexontostorico oltresserne dà soggiorna impensatabissale esserci c’è’arché È senzaPerché crea dà soggiorna è’Ereignisabixalex dell’evento in sé si dà la ontostoria’EVENTÜX””’––è «fondata’senza la metafisica Kata““’EVENTÜX”””dell’essernE verità Oltresserci essersi’EVENTÜX””dell’esserci d’EVENTÜX crea’è oltre creativo là–senza–perché ontostorica già catastrofEVENTÜX””’ è già ontostoria dell’Essere. L’EVENTÜX””dell’essere c’è«là»già da Esser’EVENTÜX””disvela in«sé»da sé è pânEVENTÜX Korä’EVENTÜX”dell’essereontostoria dell’esserne Essere-Koräbixal’EVENTÜX–eventontostoria mondeggia–Xoräbixal’EVENTÜX–KHoräbixal’EVENTÜX C’è È mondeggia È Koräbixal’EVENTÜX”dell’essere Dal nullabixalex senzaPerché––Già d’Essere D’’EVENTÜX–tranSonanzAbixalex catastrof’EVENTÜX– “avatarXoräbixal’EVENTÜX–già RapsoDykx là È epifenoumeno È’ inter’EVENTÜX–dell’essere D’’EVENTÜX–––”già crea senzaPerché Già metastorico eventoltre la metafisica c’è Già Xoräbixal’EVENTÜX–. Già in sé nella ontoStoria dell’Essere L’’EVENTÜX–è epifenoumeno della RaduraXoräbixal’EVENTÜX–“Da lì d’’evento della ontostoria GIà evento aBixaleXorä’EVENTÜX–gìà caosmoXoräbixal’EVENTÜX–dell’essere Già––RApsodyXäbixal’EVENTÜX–”oltre «la MEtafisika già–al di là» d’esserneXoräbixal’EVENTÜX–»dell’essere già’”spazioltre-metafisico evento-caosmico là della ontostoria GIà–––Xoräbixal’EVENTÜX–dell’essere vi è D’essere là–––––ontostoria dell’Essere’ontologia dell’Ontostoriabixalex»D’’essere””” è’oltre-La metafisica”là è Xoräbixal’EVENTÜX–dell’Essere. È––«là»ontostoriXoräbixal’EVENTÜX––è«là»oltre la metafisica della makhinaouxiax metastorica-metafisica–’erranzabissalità in sé già esserne già dal nullaBissale Xoräbixal’EVENTÜX–dell’essere interEsserEVENTÜX–’essere-nel-mondo-esserEVENTÜX–spazialEVENTÜX–soggiornaressere-spazialEVENTÜX– Essere-nel-mondo è’esserci––EVENTÜX– gettanzabixalesserne. L’esserci oltrEVENTÜX–abissale dal nullabissalesserci è EVENTÜX–dell’esserci l’esserci mondeggia è l’esserci è evento epifenoumenico Esserne l’esserci soggiorna d’EVENTÜX–dell’esserci. L’esserci è «mondità» si dà esserci d’EVENTÜX–dà esserci l’esserci è esserEVENTÜX–––mondità«là è»L’essere per la morte»–mondità ontostoria dell’EsserEVENTÜX–già radurAbissalE dell’Essere KataEVENTÜX–oltre la metafisica della scienza o la scienza in sé»oltre la metafisica È«l’EVENTÜX–è l’EVENTÜX». Là è ontostoria dell’Essere––dà’“EVENTÜX”dell’essere////là Rapsodyx dal nullabissalE EVENTÜX–dal nullabixalex in sé–ontostorico dell’Essere dall’EsserEVENTÜX––dell’essere È Là epifenoumeno physixEVENTÜX–physix D’EVENTÜX––in sé––oltre la metafisica. L’«EVENTÜX–»dell’Essere–lì dell’Esserne––È L’Essersi Già l’Essere già d’EVENTÜX––ontostoria dell’Essere Per la mortesserCì della metafisica ontopoieticontologico È là ontostoria dell’EsseRapsodiabissale. È c’è già da ontotempora l’archéEVENTÜX–in sé da sé già di sé indicidibilEVENTÜX–dell’Essere In là dell’Essersi ontopologia nella ontostoria dell’Essere––è l’esserci EVENTÜX–dall’Essere all’EsserEVENTÜX–già ontopologica già l’EVENTÜX–dall’Essere là dell’Esserne dall’Essere’abissalE è oltre–è anzi l’oltrEVENTÜX–ontologico dell’oltreontostoria dell’Essere’abissale è già«dal nullabixalex»della metafisica differenza-ontologica al di là Radurabixalex in sé nulleggia l’esserci già oltre È EVENTÜX–dal nullggiare nihilEVENTÜX–nihilx dal nulleggiare vi è kaósmosbixalex crea dal nulla EVENTÜX–del nulleggiare crea dal nulla KataEVENTÜX–là dell’Essere–dal nulla crea EVENTÜX–. Dal nulla crea Là crea nell’esserEVENTÜX–esserci là dell’essere––EVENTÜX–dall’Essere È il nulleggireabissale dell’Essere«tranxsonanzabixalex»nell’EsserEVENTÜX–È«Rapsodiabixalex»catastrofEVENTÜX–Già Là esserci ontostorico evento senzaPerché Rapsodyx–––Già in–sé’eventità è là. MetAEVENTÜX–––esserci È al di là Già dopo la morte»–della MetAfisica. EVENTÜX dell’eventontopologico dell’Essere–ontotoricità Là È “MetAEVENTÜX”nel pensiero che penSa poetate’’«rapsodiabisSalesserne indicibilEVENTÜX RAdura poiesix»subliMetAEVENTÜX Là già in sé diradanzabissale senzaPerché poiesixabissale D’EVENTÜX’indicibile poetante Già in EsserEVENTÜX In sé là abissal–EVENTÜX oltre’abissalità dall’abissaleMetAEVENTÜX». «PoiesixEVENTÜX–––della catastrofEVENTÜX––impensata È là–Là–già già in«sé»–evento’abissale Là singolarità È già fenoumeno Gestellx Gestell-Là GestellEVENTÜX-già D’evento dà da pensare là ontostoria dell’Essere D’È’ontologica ontostoria dell’Essereventontostorico Null’altro dell’esserci dall’EsserevEnto dell’Essere oNtoStoria dell’Essere c’è ontologico eventontologicontoStoria dell’Essere ontologico È––EVENTÜX al di là della metafisica-della-morte già-esserne ontologico in sé«d’esserNe-già’ontologia catastrofEVENTÜX-della «metafisica’oblio dell’Essere Lì è ABIxAlEx È dell’essere»impensato È dell’esserevento epifenoumena della morte’al di là della morte–della–metafisica–essere-per-la-morte– della-metafisica esserci già in sé futurità È Hölderlinrapsodyx. La metafisicabissale della morte è la morte della Metafisica della morte l’essere-per-la-morte della metafisica della morte per la morte della metafisica della “morte” metafisica del paradigma al di qua dell'ontologia del paradigma» La morte è EVENTÜX è già futurità. La morte è ontostoria EVENTÜX della morte metafisica del paradigma GestellEVENTÜX essere Gestellfuturità–d’EVENTÜX metafisica del paradigma EVENTÜX-ontologia-del-paradigma ontologia della morte della metAfisica. La singolarità evento esserefuturità metafisica della morte di Dio la mortefuturità Senzaperché metafisicabissale della morte è EVENTÜX senzaperché D’esserci»Perché c’è l’eventità–––interEVENTÜX esserci””»––RadurAbissale dell’Essere nel nulla: KataEVENTÜX––nullabixalex»–EVENTÜX-ontologico––poiesix––––essere già EVENTÜX futurità l’esserne ontotempora”“Rapsodyx” RadurinterEVENTÜX” morte della metafisica exstaticHEVENTÜX«là creativa»EVENTÜX creatività Vi è““fondarEVENTÜX dal nullabissale”»già È futurità””. È–’Essere-già-futurità–Vi è singolarità della morte della filosofia dellA metafisica in sé là’EVENTÜX in sé là’ dell’Essere dall’esserEVENTÜX nell’esserEVENTÜX’essere abissalità arckérapsoDyx»––là essere in sé»dall’EsserEVENTÜX» dell’essere’archéràpsodYx»dell’essere è l’essere che sottrae–è EVENTÜXdell’essere–’essere«dell’esserNe dell’Esservi l’Essere è EVENTÜX metafisica della morte della filosofia della Morte per’Essere’EVENTÜXdell’Essere la morte di Dio’ontologia dell’EVENTÜX dell’Essere TraMontanzabixalEx Senza–PErCHé infinitesimalEVENTÜX–Là kairóxEVENTÜX“già’esserci ontotempora da là’’è Già lì L’è dà È Già morte della metafisica’’’«senza»perché è»SenzaPERCHé Destruktionx-della-metafisica morte-metafisica essere ontologia del paradigma è EVENTÜX––Già d’EVENTÜX già morte della metafisica––«EVENTÜX impensato»metafisica della morte impensata impensato–EVENTÜXdell’Essere già Esserne EVENTÜX dell’Essere Là distruzione dell’ontoteologia È dall’esser“EVENTÜX”del pensiero della metafisica della morte“Là essersi è già di là EVENTÜX di là essere è’’EVENTÜX È dà EVENTÜXdell’Essere È esserci D’EVENTÜX spazia già dea in sé evento nihilEVENTÜX nihilx morte–della metafisica della morte EVENTÜX’abissale’abissal’Essere evento. Là EVENTÜX’’abissalE dell’esserci’oltre L’esserci«al di l໫là EVENTÜX’’abissal’Essere»dell’esserci’esserviin sé abissale dà abissal’EVENTÜX’’’dell’esserci è l’essere Pensante l’essere dell’evento dà nucleouxiax dell’essere è già dell’essere dall’esserci “EVENTÜX’dell’Essere abissale poiesix–è futuriTà È già di là ontologia della poesia è di là nell’oltranza-dalla-metafisica. L’“EVENTÜX’dell’Essere è l’EsserCi ontologia»Rapsodyx““EVENTÜX’’” in sé già Ontostorica––si dà«’“panEVENTÜX’’”»È poetantEVENTÜX’’’al di là dell’abisso della catastrofEVENTÜXdell’essere nella radurità dell’Essere ontostoria«in sé»dell’EsserEVENTÜX’’ È già RapsodYx Dall’Evento. Dall’evento––RAPsoDyX–’ Essere già RADüRAX InterEVENTÜX C’è MoRte della MetAfisicCa Della morte «È»““EVENTÜX’’”/È inter““EVENTÜX’’” È nihilEVENTÜX’’”RapsoDyx–/Al di là dellA MORtE della MetaFISICA––Dall’eventontostoria dell’essere RaPSodia di “esser““EVENTÜX’’””oltranza dalla morte della metafisica–. Dall’evento»–––è già RApSoDYX tramOntaNza della metafisica Della MorTe creatRIx è già TranxsEVENTÜX poiesix ““EVENTopia Oltranza dalla morte della metafisica della Morte-metafisica KätEVENTÜX Ormai solo un ““EVENTÜX’’ ci può salvare”””““EVENTÜX’’impensato. Dall’Evento Meta’EventontoStoria dell’Essere ontoStoria dell’Esserci la phýsix dell’Essere è ““EVENTÜX’’”//GIà ontópoLogia PensarEVENTÜX// poetarEVENTÜX’’”//GIà É Ormai solo ““EVENTÜX’’”//GIà ci può salvare– PhenoumenologicalEVENTÜX’’” PhänoumenologiEVENTÜX’’”//GIà–solo Dea ci può salvare In–Sé––EreignisTory. InterEVENTÜX’’”//GIà physixdell’essere nihilEVENTÜX––OntologiA È là plerômabiSsALe d’““EVENTÜX’’”//GIà aBissaLe creaTrix già––––Oltranza dalla morte della metafisica. PhySix»«È ““EVENTÜX’’”//GIà»Là PhySIX’Evento RADura È ““EVENTopia––spazioTEMpora già Meta““EVENTÜX’’”//GIà Crea dal nullabisSaLe dell’Essere la singolarità dell’EVENTÜX’’”//GIà ci può salvare Ormai già–––––Là«poeticamente–““EVENTÜX’’”//GIà–Là è nullaBISSAlE PhySix È interEVENTÜX’’”//GIà ““EVENTÜXSofia ontologica È––GestellEVENTÜX’’”//GIà––Aldilà essere al di là della METafisica della mortE oltranza dalLa Fenomenologia della Morte in sé là c’è Là–Ontopology Onotopologia»––è InterEVENTÜX’’”//GIà ““EVENTÜX’’”//GIà dell’Essere«al di Là della metafisica–––OltranzABissaLe–dAlla Metaphysikx––“oltRAnza”Dalla Metaphysikx oltranzAbissale dalla metafisicabissale. Nihilxabixalex oltranza-dalla-Metaphysikx–– Dalla filogosofia. Pensare è poetare Ereignistory. Dall’eventOntologia OntoltranzAbissale daLlA Fenomenologia della morte ontostoria dell’Essere Ereignis–störy––––CatastropheveNtO” l’OltranzaBissale/DaLLA METAFISika»–OLtraNza––DALLA/Milano 1986. Ferrari Zumbini M., Le radici del male. 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È La storia dell'ontopologiabixal’Eventux. L’Evento dell’Essere«è del nullaabixalex?»Abdux ontologico Deabixalex dell’Essere ontostoria dell’Essere. EsserEvEnt’Essere dell’Essere là Oltre la “gravità MÈTAfisicA-del-tramonto-tramontanza-della-metafisicabixalex“essente”“Essere in sé’’ L’eveNtö. EveNtö Che supera la metafisicabissale. L’EveNtöntostoria dell’essere poetante pensantE’eventualità«oltre»La metafisicabixalex È ontoRadüra interevento “gettatezza”vi è’in«s黫nulla»im-pensato. L’EveNtöntophysix è al di là della«metafisicabissale». Crea ontostoria dell’Essere l’EsserEveNtöntostoria nella storia dell’Essere dell’ontostoria dell’Essere d’EveNtö. L’’ EveNtö è esserEveNtöntostoria al di là della metafisicabissale. I «Quaderni DI Heideggerapsodyx». Über-legungen An-merkun-gen rap-so-dikx è già là l’EveNtöntostoria dell’Essere già’abissalEveNtö della storia dell’EvENtö EVENtö–Story dei quaderni di Heideggerapsodyx. I Quaderni Di Heideggerapsodyx ontopologiabixalex in sé«è EVENtö» D’EVENtöntotempora MetaEVENtö è EVENtöStòry È in Sé dà EVENtöntostoria là È già là. È già EVENtöntotempora là ultimoEVENTö è già d’“intereventux”D’eventontotempora È EVENtö interEVENTö È“EsserEVENTöntotempora in «sé»già là EsserEVENTöntotempora oltranza dalla metafiSicabissale’’. «EVENTö–dell’essere»là ultimità EsserEVENTöntotemporapsodyx È Al di là Del “soggetto” metafisico’ultimo l’arché È da EsserEVENTöntotempora EVENTöntopologia di Heideggerapsodyx nei Quaderni già da EsserEVENTöntempora là è EsserEVENTöntemporA già da temporapsodyx Anziché il nullabixalex della metafisicabixalex–verità della filosofiabissalex” Al di là della Ragione“MetafiSicAbixalex’ in sé della filosofiabixalex. L’“EVENTö”in Sé l’“è là” È Là L’EVENTö già RaduRità È EVENTöntemprA per la verità ontostorica EVENTöntoverità«in sé”già a fine tempOra”. La Radurapsodyx«EVENTö»»»»»»»»»del nulla è««««««L’EVENTö sEnza perché Null’è»»»»» che si sottrae in sé è l’È L’EVENTö spazioNtotempora “È l’EVENTö”nell'ontostoria senzaPerché la radura””»nulla si fonda Raduranziché:rapsodikx anziché Già“È’Evento Già Là”L’ è senzaperché nell’’essereventux”paradox’EVENTö” fenoumenL’EVENTö senzaPerché KataL’EVENTöNtopologic’’EVENTöntostoria. MetaL’EVENTöntostoria eventuxremotontostoria in sé crea là senzaPerché là oltranza dalLa mEtafisicabixalex. L’EVENTö d’essere nella ontostoria del mondO interL’EVENTö seNzaperché’ultimo già ontostoria dell’«’L’EVENTö». Inter’evento d’Essersi già «’L’EVENTö» di esserci»Kat’«’EVENTö» Kata«’EVENTö»»c’è là Kata’EVENTö È Kata’EVENTöntoStorico di essern’EVENTö al di là della metafisicAbixalex paradigm’EVENTö”rapsody. Katarapsodyx giacché già essere rapsodyx ontotemporapsodyx Metarapsody ontostoria Katarapsody oltranza dalla metafisica è «ontotempoRaPSodyx Katarapsodyx senzaperché«Meta’EVENTö»«L’ EVENTö è c’è senzaperché c’è Kata’EVENTö»’ultimo«’EVENTö». Al di Là «Crea»C’è ontopologiabixalex già per nullabixalex senzaperché l’esser’EVENTö«rapsodiabixalex risonanzabixalex»oltre la metafisicabixalex o della metafisicabixalex della ragione pura ontoteologiabixalex’Aldilà della metafisicabixalex della Ragione della storia Fenoumenologicabixalex. D’’EVENTö la Fenoumenologia è ontostoria dello Spaziontotempora esser’EVENTö in sé per sé da sé al di là di sé in sé dell’essere Al di Là nell’’EVENTö senzaperché ontotempora sublim’EVENTö della ontostoria dell’esser’EVENTö«senzaPercHé». Perché d’essere ontotempora Già’ “EVENTö” in sé vi è da sé già “EVENTö”«senzaperché» In sé È fenoumenontostorica dell’essere da sé Dà “EVENTöntostoria». È in Sé esserci d’“EVENTö”FenoumenaKata“EVENTö” nullità è già È dà ontopologicità nulla È in sé”essere-in-sé-“EVENTö”essere-nulla»Kata“EVENTö”»«spaziontotempora vuoto». Vuoto“EVENTö”È esserci-vuoto spaziontotempora vuotonulla nulla in sé dà spaziontotempora poiesix sublim“EVENTöntostoria«È in sé»dà da sé«sublim“EVENTö”»oltre la«metafisica»«senzapercHé»Dà essercì “EVENTöntopologia della ontostoria dell’essere. Perché l’essere’è “EVENTöntologia l’esserne è sublim“EVENTö” ontoevento dell’Essere Già esserne in sé spaziontotempora distruzione della ragione metafisicA Kata“EVENTö” Meta“EVENTö”’inter“EVENTö”al di là della “Metafisica” Al di là è l'“EVENTö”che dà spazioNtotemporA Nulla“Nulla senzaperché già ontostoria oLtre la metafisica nihil“EVENTö” dopo la morte di Dio– «Dio è morto…o ucciso» –ucciso o creato. È ontoStoria sublime dell’«“EVENTö”» È Meta“EVENTö”creator“EVENTö” “““è creatric“EVENTö”anziché NullA”NiHil“EVENTö”senzaperché ontostoria. Crea NIhil’“EVENTö”Al di là della ragione “EVENTö”d’essere In sé già pensant«“EVENTö”» d’“EVENTö”è già in sé’eccedenza esser“EVENTö””che dà“ontostoria”seNzaPerché è in sé««eventità»»: –c’è eventoRadurapsody«“EVENTö”»»»»nella ontostoria senzaPerché ontotempoRaduRa È senzaPerChé è fenoumenà«“EVENTö”»»»oltre«la»fenoumETafisica». L’“EVENTö”gettanza»»Meta“EVENTö” Là nella ontostoria dell’“EVENTö”spaziontoteMpora già Radurapsodyx già in sé È già“EVENTö”Creativontotempora Kata“EVENTö”esservi d’“EVENTö”della ontostoria dell’“EVENTö”tranxsonanza della ontostoria dell’essere l’esser“EVENTö” dell’essere Già di per sé nella ontostoria dell’“EVENTöntotempora ontopologicontotempora-essere dell’“EVENTöntostorico Meta“EVENTö” senzaperCHé’ultim“EVENTö”Perché L’’essere è“EVENTö”Dea senza«Perché della creatività In sé È là–«in sé». Là creatività È “EVENTö”–crear“EVENTö”è perché senzaperché’al di là Nulla Radura nella ontostoria È Da ultim“EVENTö”essere L’“EVENTö”meta“EVENTö”Già«Dà crea»spazial“EVENTö”spaziontotempora RaduRa oltre la metafisica È già “EVENTö”dell’Essere dell’Esserne è ontostoria dell’EssereDall’eventontotempora è’“EVENTöntologia Essereontotempora’esserci pensiero dell’esserevento«si dà». L’Essere è Kata“EVENTö” È Dasein l’esserci EssereontoTempora l’esserci è l’“EVENTö”dell’esserci “EVENTö” dell’esserci essere dell’essere-per-la-fine? Dell’esserci? Dell’esserci gettanza? È’esserci ontostoricità ontostoria dell’Essere ontostoria dell’Essernè La storia dell’Essere è l’evento dell’Essere che si dà ontostoria dell’esser“EVENTöntologia è la fondazione’ontologica è la distruzione della metafisica. L’“EVENTö” dell’Essere dell’Esserne la catastrofe della metafisica’oblio dell’Essere lì l’Essere si ritrae è nihilx della fine ultima della metafisica. È “EVENTö”dell’Essere è «nulla–dell’Essere»lì inter“EVENTö”Dall’evento Crea Lì aleggia Lì oltre la metafisicaonteologica. Già “EVENTöntotemporapSodyx C’è è C’è senzaperché al di là è “EVENTö”dell’essereLì al di là Lì In Sé Radurapsodìx Là è “EVENTöntopologico dell’essere là oltre la metafisicà è già C’è Rapsodyx È già“là” creatric“EVENTö”Lì della radurità senza–perché In sé “EVENTö”dell’essere dall’esserne è destinaza“Rapsodyx”«là» È nel vuoto lì Al di là della metafisica mondana. ONtoSToRiA là dell’Essere già in “EVENTöntotEmpora Crea l’esser“EVENTö” è oltre la metafisica ’essercilà oltre l’ente l’esserci è senzaperché “EVENTö”dell’essere oltre la metafisica filosofica da Platone a Nietzsche è metafisica“oltre”è l’esser“EVENTöntologicontostoria dell’Essere è oltre la storia della metafisica. Nell’esserne “EVENTöntologico dell’Essere’abissal“EVENTöntotempora ontopologicontostoria dell’Essere è già’Essere dal nulla già in sé. La metafisica è la razionalità vuotabixalex del pensiero calcolante è la metafisica quel pensiero calcolante lì vi si è insediata metafisica ultimità dell’ente. L’abissal“EVENTö”dell’’Essere È ontostoria dell’Essere Rapsodyx senzaperché dal nulla l’Esser“EVENTö”»dell’Essere radurabissal“EVENTö”dall’Esser“EVENTö”della physix dall’Essere ontostoria che mondeggia ontostoria dell’Esser“EVENTö” della ontostoria dell’Essere Già la fine della metafisica. L’“EVENTö”ontostoria mondeggia abissal“EVENTö” nel nulla del nihilx dell’Essere là’esserci È iN sé ontostoria dell’esser“EVENTö” l’oltremetafisica Senzaperché della ontostoria che mondeggia ontotempora–metastabilità dell’Essere lì c’è spaziontopolOgia ontostoricità dell’esser“EVENTö”dell’essere Katà“EVENTö”Già esserci ontostoria dell’essere già “EVENTö”dall’Essere ontostoricità è l’Esserne della ontostoria dell’Essere Là ontologica è l’Esserci dello spaziontotempora dell’Essere In sé è l’EssernE paradigma dell’esser“EVENTö””c’è nulla senzaPerché ««Già dell’Essere già“EVENTö”». Già ontostoria-ontologica della RadurApsody––è esserci L’ontostoricoNtOtempora pensa l’Essere al di là quale ontostorico “EVENTö” senzaPErCHé già ontomodern-dell’essere già L’“EVENTö”della creatività In“Sé»»eventontosofiax senzaperché”Nullaratiousiax già dall’“EVENTö”»là ontotempora dell’essere––là pensant“EVENTö” dall’esserne»abissal“EVENTö”dell’esserci’“EVENTö”dell’essere–«vuoto in Sé»tramonto della metafisica. Meta“EVENTö”Perché«pensiero»tramonto dalla metafisica È pensiero dall’esser“EVENTö”«pensierontotempora» Senzaperché è l’’«essereontostorico»là: è là RadurApsodyx spaziontoteporadell’essere––– «ontostorico»già“Essere”nihilx Radurapsodyx dell’essere già«là»l’evento d’exstasyx Al di là L’“È”–EreigniStory tramontanza-della-metafisica È eventramontanza della metafisica’ultima. Già Esserontotempora del tramonto metafisico È’esserci già “EVENTö”dell’essereventramontanza della metafisica-ontoteologiCa–già«al di là»della«metafisica» crea dal nulla«rapsodyx» È senzaperché là già aleggia radura dell’essere dal nulla dell’esser“EVENTöntoTempora “EVENTraMontanza della metafisica vi è sènzaperché dal nulla TraMontanza dellla metafisica è phýsix“EVENTraMontanza poíesix“EVENTraMontanza nel «pensiero della creazione». L’“EVENTraMontanza crea crea-“EVENTraMontanza della metafisica crea il crear’Esser“EVENTraMontanza della Metafisica ontophýsix è “EVENTraMontanza della metafisica Esser“EVENTraMontanza Della metafisica si dà dal nulla è senzaperché là è senza fondamento senzaperché l’Esser“EVENTraMontanza della Metafisica è “EVENTraMontanza della metafisica della makinaouxiax è ontostoria ““EVENTO”dell’Essere–– è L’““EVENTO”dell’Essere È là vuoto senzaperché ““EVENTOntologicontostoria dell’Essere già è «già abissaL““EVENTO”creativo dell’Essere senzaPerché “EVENTO”dell’Essere«là»ontostorico l’evento dell’al di là«è in sé»là è abissal“EVENTO”vuotonullo spaziontotempora dell’essere là già È si dà senzaPerché dall’evento dell’Essere RadUrapsoDyx È Radura già Là Radurapsodia dell’essere’ontoStoria“Senzaperché tramontanza della metafisica del nulla. Là è nulla«Dall’“EVENTO”Là dall’’esser“EVENTO”della ontostoria al di là della Metafisica” già Là’Essere Oltresser“EVENTO”–senzaperché già Senza la verità–MeTafiSica crea«ontostoria–dal nulla senzaPerché RadURa dell’Esser“EVENTramOntanza della metafisica». RaduRabissale dell’essere È “EVENTO Radurapsodiabissale nella ontostoria mondeggia” È “EVENTramOntanza della metafisicabixalex. «“RadurapsodiabiSsal“EVENTramOntanzabixalex della metafisicAbixalex è già Radurabissale”. L’“EVENTO In sé tramontanzabixalex metafisicabixalex”è Physixabixalessersi Dà evento“RaduRabissal’“EVENTO”dell’essere dà là»» in sé senzaperché D’’esser“EVENTO creatrix tramoNtanzabixalex della metafisicabixalex»là»»”già»là«“EVENTOdell’esserci»«gettanzabixalex»Esser“EVENTO è’esserci ontostorico»l’esserci è gettanzabissalontostorica è gettanzabiSsale essere«già’’esserci»in sé che fonda Kata“EVENTÜX»ontologico»dell’essere tramontanzabixalex della Metafisicabissale”. È già””––”””» crea”»””D’ESserKata“EVENTÜX»È–CrEaTrix “EVENTÜXdell’essere””senzaperché» Là”nullabixalE là “EVENTÜX dell’essere”dell’esserne abixalex”–»È»«gettanzabixalex»essersi ad esser“EVENTÜXdell’essere”è Già’aldilà”È tranxsonazabixalex:là dell’essere ««RaDuRabixalexdell’essere esserne»’oltremetàfisiCabissale». Filogosofiabixalex«oltre la Metafisicabissale è “EVENTÜXdell’essere” Al di là«Del nullabiSsale nullabissal’“EVENTÜX dell’essere Deabixalex già interevento È“Essere ontotemporabissale–––“fenoumenologiabixalex”–creatrixabixalex creerà L’“EVENTÜX dell’essere Esserne Radurabissale’è tramontanzabixalex della metafisicabissale al di là già––l’esserci epifenoumenalità DeAbixal’“EVENTÜX dell’essere esserci dell’essere Crea “EVENTÜXdell’essere è senzaperché l’essere in sé’già ontologiabixalex è alétheiabixalex svelatezzabixalex dell’essere tramontanzabixalex della metafisicabiSsale. Radur“EVENTÜX«in sé’»già là PletonRapsodyX È già “EVENTÜXdell’essere kata“EVENTÜX”–dell’essere oltre la metafisicabissale quale fondazione della verità dell’Essere. “EVENTÜX”–della tramontanzabixalex della metafisicabissale in sé si dà l’Esser“EVENTÜX”senza la metafisica consente la fondazione della verità dell’Esser“EVENTÜX”d’al di là È l’essere oltre il pensare metafisico È senzaperché dell’EsserEVENTÜX”ontopologiabiSsale già nihil’EVENTÜX”dell’essere»»»’EVENTÜX”»’abissale ontopologico»’’EVENTÜX”»»»» «tranxsonanzabixalex dell’ “’EVENTÜX””senzaPerché Ontopologià–«dell’essere lì là»»»».«È “’EVENTÜX””»là Lì è«creatività»–gettanzabixalex–dell’essere già KataEVENTÜX””. Già catastrof’EVENTÜX””senzaperché caosmox’abixal’essere senza metafisica è l’essere la verità dell’essere“oltre”È nihil“’EVENTÜX””«Oltre»nihil’EVENTÜX”al di là della Metafisica là oNtotemporabixalex«oltre»al di là nihilEVENTÜX è già«oltre»la metafisica’oblio dell’essere là dell’esserne dell’esserci. RadÜra nella ontostoria dell’essere È’EVENTopologiabixalex––ontostoria dell’Essere ontopologiabiSSale Al di là già già Là’EVENTÜX”dell’essere già” è senzaperché””Essere’per la morte» in sé è’EVENTÜX”–Già In sé ontopologiabisSale dell’essere: PletonRapsoD’EVENTÜX–senzaperché Deabixalex senza metafisica–«essere-per-la-morte’ è esser’EVENTÜX per la morte. EVENTÜXdell’essere ontostoria È’EVENTÜXesseregià d’EssernÈ’EVENTÜX”È’oltre in sé là AL«di»Là»dellaMeTafiSica. Oltresser’EVENTÜX”è indicibilesserci senzaperché al di là del–perché d’esserEVENTÜX”–d’esserneGià nihil’EVENTÜX in sé Katà’EVENTÜX”In Sé è già dell’essere Già Oltre LA MeTafisiCA.“RadurabiSSAlEdell’essere SEnza metafisicA In Sé”Oltressere senzaperché RadurApsodiAbissal«esserne»’essere-nel-mondontostorico esserci. L’’«essere ontostorica là D’’EVENTÜX”senzaperché tramotanza della metafisica È Già soggiornabixalexontostorico oltresserne dà soggiorna impensatabissale esserci c’è’arché È senzaPerché crea dà soggiorna è’Ereignisabixalex dell’evento in sé si dà la ontostoria’EVENTÜX””’––è «fondata’senza la metafisica Kata““’EVENTÜX”””dell’essernE verità Oltresserci essersi’EVENTÜX””dell’esserci d’EVENTÜX crea’è oltre creativo là–senza–perché ontostorica già catastrofEVENTÜX””’ è già ontostoria dell’Essere. L’EVENTÜX””dell’essere c’è«là»già da Esser’EVENTÜX””disvela in«sé»da sé è pânEVENTÜX Korä’EVENTÜX”dell’essereontostoria dell’esserne Essere-Koräbixal’EVENTÜX–eventontostoria mondeggia–Xoräbixal’EVENTÜX–KHoräbixal’EVENTÜX C’è È mondeggia È Koräbixal’EVENTÜX”dell’essere Dal nullabixalex senzaPerché––Già d’Essere D’’EVENTÜX–tranSonanzAbixalex catastrof’EVENTÜX– “avatarXoräbixal’EVENTÜX–già RapsoDykx là È epifenoumeno È’ inter’EVENTÜX–dell’essere D’’EVENTÜX–––”già crea senzaPerché Già metastorico eventoltre la metafisica c’è Già Xoräbixal’EVENTÜX–. Già in sé nella ontoStoria dell’Essere L’’EVENTÜX–è epifenoumeno della RaduraXoräbixal’EVENTÜX–“Da lì d’’evento della ontostoria GIà evento aBixaleXorä’EVENTÜX–gìà caosmoXoräbixal’EVENTÜX–dell’essere Già––RApsodyXäbixal’EVENTÜX–”oltre «la MEtafisika già–al di là» d’esserneXoräbixal’EVENTÜX–»dell’essere già’”spazioltre-metafisico evento-caosmico là della ontostoria GIà–––Xoräbixal’EVENTÜX–dell’essere vi è D’essere là–––––ontostoria dell’Essere’ontologia dell’Ontostoriabixalex»D’’essere””” è’oltre-La metafisica”là è Xoräbixal’EVENTÜX–dell’Essere. È––«là»ontostoriXoräbixal’EVENTÜX––è«là»oltre la metafisica della makhinaouxiax metastorica-metafisica–’erranzabissalità in sé già esserne già dal nullaBissale Xoräbixal’EVENTÜX–dell’essere interEsserEVENTÜX–’essere-nel-mondo-esserEVENTÜX–spazialEVENTÜX–soggiornaressere-spazialEVENTÜX– Essere-nel-mondo è’esserci––EVENTÜX– gettanzabixalesserne. L’esserci oltrEVENTÜX–abissale dal nullabissalesserci è EVENTÜX–dell’esserci l’esserci mondeggia è l’esserci è evento epifenoumenico Esserne l’esserci soggiorna d’EVENTÜX–dell’esserci. L’esserci è «mondità» si dà esserci d’EVENTÜX–dà esserci l’esserci è esserEVENTÜX–––mondità«là è»L’essere per la morte»–mondità ontostoria dell’EsserEVENTÜX–già radurAbissalE dell’Essere KataEVENTÜX–oltre la metafisica della scienza o la scienza in sé»oltre la metafisica È«l’EVENTÜX–è l’EVENTÜX». Là è ontostoria dell’Essere––dà’“EVENTÜX”dell’essere////là Rapsodyx dal nullabissalE EVENTÜX–dal nullabixalex in sé–ontostorico dell’Essere dall’EsserEVENTÜX––dell’essere È Là epifenoumeno physixEVENTÜX–physix D’EVENTÜX––in sé––oltre la metafisica. L’«EVENTÜX–»dell’Essere–lì dell’Esserne––È L’Essersi Già l’Essere già d’EVENTÜX––ontostoria dell’Essere Per la mortesserCì della metafisica ontopoieticontologico È là ontostoria dell’EsseRapsodiabissale. È c’è già da ontotempora l’archéEVENTÜX–in sé da sé già di sé indicidibilEVENTÜX–dell’Essere In là dell’Essersi ontopologia nella ontostoria dell’Essere––è l’esserci EVENTÜX–dall’Essere all’EsserEVENTÜX–già ontopologica già l’EVENTÜX–dall’Essere là dell’Esserne dall’Essere’abissalE è oltre–è anzi l’oltrEVENTÜX–ontologico dell’oltreontostoria dell’Essere’abissale è già«dal nullabixalex»della metafisica differenza-ontologica al di là Radurabixalex in sé nulleggia l’esserci già oltre È EVENTÜX–dal nullggiare nihilEVENTÜX–nihilx dal nulleggiare vi è kaósmosbixalex crea dal nulla EVENTÜX–del nulleggiare crea dal nulla KataEVENTÜX–là dell’Essere–dal nulla crea EVENTÜX–. Dal nulla crea Là crea nell’esserEVENTÜX–esserci là dell’essere––EVENTÜX–dall’Essere È il nulleggireabissale dell’Essere«tranxsonanzabixalex»nell’EsserEVENTÜX–È«Rapsodiabixalex»catastrofEVENTÜX–Già Là esserci ontostorico evento senzaPerché Rapsodyx–––Già in–sé’eventità è là. MetAEVENTÜX–––esserci È al di là Già dopo la morte»–della MetAfisica. EVENTÜX dell’eventontopologico dell’Essere–ontotoricità Là È “MetAEVENTÜX”nel pensiero che penSa poetate’’«rapsodiabisSalesserne indicibilEVENTÜX RAdura poiesix»subliMetAEVENTÜX Là già in sé diradanzabissale senzaPerché poiesixabissale D’EVENTÜX’indicibile poetante Già in EsserEVENTÜX In sé là abissal–EVENTÜX oltre’abissalità dall’abissaleMetAEVENTÜX». «PoiesixEVENTÜX–––della catastrofEVENTÜX––impensata È là–Là–già già in«sé»–evento’abissale Là singolarità È già fenoumeno Gestellx Gestell-Là GestellEVENTÜX-già D’evento dà da pensare là ontostoria dell’Essere D’È’ontologica ontostoria dell’Essereventontostorico Null’altro dell’esserci dall’EsserevEnto dell’Essere oNtoStoria dell’Essere c’è ontologico eventontologicontoStoria dell’Essere ontologico È––EVENTÜX al di là della metafisica-della-morte già-esserne ontologico in sé«d’esserNe-già’ontologia catastrofEVENTÜX-della «metafisica’oblio dell’Essere Lì è ABIxAlEx È dell’essere»impensato È dell’esserevento epifenoumena della morte’al di là della morte–della–metafisica–essere-per-la-morte– della-metafisica esserci già in sé futurità È Hölderlinrapsodyx. La metafisicabissale della morte è la morte della Metafisica della morte l’essere-per-la-morte della metafisica della morte per la morte della metafisica della “morte” metafisica del paradigma al di qua dell'ontologia del paradigma» La morte è EVENTÜX è già futurità. La morte è ontostoria EVENTÜX della morte metafisica del paradigma GestellEVENTÜX essere Gestellfuturità–d’EVENTÜX metafisica del paradigma EVENTÜX-ontologia-del-paradigma ontologia della morte della metAfisica. La singolarità evento esserefuturità metafisica della morte di Dio la mortefuturità Senzaperché metafisicabissale della morte è EVENTÜX senzaperché D’esserci»Perché c’è l’eventità–––interEVENTÜX esserci””»––RadurAbissale dell’Essere nel nulla: KataEVENTÜX––nullabixalex»–EVENTÜX-ontologico––poiesix––––essere già EVENTÜX futurità l’esserne ontotempora”“Rapsodyx” RadurinterEVENTÜX” morte della metafisica exstaticHEVENTÜX«là creativa»EVENTÜX creatività Vi è““fondarEVENTÜX dal nullabissale”»già È futurità””. È–’Essere-già-futurità–Vi è singolarità della morte della filosofia dellA metafisica in sé là’EVENTÜX in sé là’ dell’Essere dall’esserEVENTÜX nell’esserEVENTÜX’essere abissalità arckérapsoDyx»––là essere in sé»dall’EsserEVENTÜX» dell’essere’archéràpsodYx»dell’essere è l’essere che sottrae–è EVENTÜXdell’essere–’essere«dell’esserNe dell’Esservi l’Essere è EVENTÜX metafisica della morte della filosofia della Morte per’Essere’EVENTÜXdell’Essere la morte di Dio’ontologia dell’EVENTÜX dell’Essere TraMontanzabixalEx Senza–PErCHé infinitesimalEVENTÜX–Là kairóxEVENTÜX“già’esserci ontotempora da là’’è Già lì L’è dà È Già morte della metafisica’’’«senza»perché è»SenzaPERCHé Destruktionx-della-metafisica morte-metafisica essere ontologia del paradigma è EVENTÜX––Già d’EVENTÜX già morte della metafisica––«EVENTÜX impensato»metafisica della morte impensata impensato–EVENTÜXdell’Essere già Esserne EVENTÜX dell’Essere Là distruzione dell’ontoteologia È dall’esser“EVENTÜX”del pensiero della metafisica della morte“Là essersi è già di là EVENTÜX di là essere è’’EVENTÜX È dà EVENTÜXdell’Essere È esserci D’EVENTÜX spazia già dea in sé evento nihilEVENTÜX nihilx morte–della metafisica della morte EVENTÜX’abissale’abissal’Essere evento. Là EVENTÜX’’abissalE dell’esserci’oltre L’esserci«al di l໫là EVENTÜX’’abissal’Essere»dell’esserci’esserviin sé abissale dà abissal’EVENTÜX’’’dell’esserci è l’essere Pensante l’essere dell’evento dà nucleouxiax dell’essere è già dell’essere dall’esserci “EVENTÜX’dell’Essere abissale poiesix–è futuriTà È già di là ontologia della poesia è di là nell’oltranza-dalla-metafisica. L’“EVENTÜX’dell’Essere è l’EsserCi ontologia»Rapsodyx““EVENTÜX’’” in sé già Ontostorica––si dà«’“panEVENTÜX’’”»È poetantEVENTÜX’’’al di là dell’abisso della catastrofEVENTÜXdell’essere nella radurità dell’Essere ontostoria«in sé»dell’EsserEVENTÜX’’ È già RapsodYx Dall’Evento. Dall’evento––RAPsoDyX–’ Essere già RADüRAX InterEVENTÜX C’è MoRte della MetAfisicCa Della morte «È»““EVENTÜX’’”/È inter““EVENTÜX’’” È nihilEVENTÜX’’”RapsoDyx–/Al di là dellA MORtE della MetaFISICA––Dall’eventontostoria dell’essere RaPSodia di “esser““EVENTÜX’’””oltranza dalla morte della metafisica–. Dall’evento»–––è già RApSoDYX tramOntaNza della metafisica Della MorTe creatRIx è già TranxsEVENTÜX poiesix ““EVENTopia Oltranza dalla morte della metafisica della Morte-metafisica KätEVENTÜX Ormai solo un ““EVENTÜX’’ ci può salvare”””““EVENTÜX’’impensato. Dall’Evento Meta’EventontoStoria dell’Essere ontoStoria dell’Esserci la phýsix dell’Essere è ““EVENTÜX’’”//GIà ontópoLogia PensarEVENTÜX// poetarEVENTÜX’’”//GIà É Ormai solo ““EVENTÜX’’”//GIà ci può salvare– PhenoumenologicalEVENTÜX’’” PhänoumenologiEVENTÜX’’”//GIà–solo Dea ci può salvare In–Sé––EreignisTory. InterEVENTÜX’’”//GIà physixdell’essere nihilEVENTÜX––OntologiA È là plerômabiSsALe d’““EVENTÜX’’”//GIà aBissaLe creaTrix già––––Oltranza dalla morte della metafisica. PhySix»«È ““EVENTÜX’’”//GIà»Là PhySIX’Evento RADura È ““EVENTopia––spazioTEMpora già Meta““EVENTÜX’’”//GIà Crea dal nullabisSaLe dell’Essere la singolarità dell’EVENTÜX’’”//GIà ci può salvare Ormai già–––––Là«poeticamente–““EVENTÜX’’”//GIà–Là è nullaBISSAlE PhySix È interEVENTÜX’’”//GIà ““EVENTÜXSofia ontologica È––GestellEVENTÜX’’”//GIà––Aldilà essere al di là della METafisica della mortE oltranza dalLa Fenomenologia della Morte in sé là c’è Là–Ontopology Onotopologia»––è InterEVENTÜX’’”//GIà ““EVENTÜX’’”//GIà dell’Essere«al di Là della metafisica–––OltranzABissaLe–dAlla Metaphysikx––“oltRAnza”Dalla Metaphysikx oltranzAbissale dalla metafisicabissale. Nihilxabixalex oltranza-dalla-Metaphysikx–– Dalla filogosofia. Pensare è poetare Ereignistory. Dall’eventOntologia OntoltranzAbissale daLlA Fenomenologia della morte ontostoria dell’Essere Ereignis–störy––––CatastropheveNtO” l’OltranzaBissale/DaLLA METAFISika»–OLtraNza––DALLA/Milano 1986. Ferrari Zumbini M., Le radici del male. 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