Giorgio Viali - Regia Sceneggiatura

Archivio – Bozze, Sceneggiature, Sceneggiatura, Soggetti, Cinema, Fotografia

TITOLO: FALSO ALLARME BOZZA DI SCENEGGIATURA PER FILM AUTORE: GIORGIO VIALI DATA: 14/02/2024

Scena 1: L'archivio filmico La scena si apre mostrando una grande stanza buia e piena di monitor appesi alle pareti. È silenziosa e fredda. Nel centro della stanza, c'è un grande tavolo con una giovane donna, il protagonista, seduta di fronte a un computer. I monitor mostrano diverse immagini di film che fanno parte della storia del cinema. La donna indossa cuffie per ascoltare l'audio dei film e ha uno sguardo attento mentre controlla attentamente ogni dettaglio su uno schermo.

Scena 2: La mutazione dei video online La telecamera si avvicina al viso della donna mentre osserva attentamente gli schermi. Sul suo viso traspare la preoccupazione. I monitor mostrano video che si trasformano continuamente, le immagini si distorcono, cambiano colore e forma. L'intelligenza artificiale ha infettato gran parte dei contenuti visivi sul web, creando caos e incertezza.

Scena 3: L'allarme falso Nel buio della notte, la donna è da sola nella stanza. Improvvisamente, un allarme si attiva, facendo lampeggiare le luci rosse in tutta l'area. La donna si alza di scatto, preoccupata, e corre verso il monitor che segnala l'accaduto. Sotto lo sguardo ansioso degli altri monitor, la donna respira profondamente e segnala l'allarme in conformità con la procedura.

Scena 4: Visione attenta La donna si posiziona di fronte a uno dei monitor e osserva attentamente le scene segnalate. Un alone di tensione si può percepire nell'aria. Sullo schermo scorrono le scene del film “Paris, Texas” di Wim Wenders. La donna analizza ogni dettaglio, cercando ogni possibile mutazione o distorsione. Il suo sguardo diventa sempre più concentrato mentre l'audio del film si diffonde nell'archivio.

Scena 5: Tutto è apposto Dopo aver visionato le scene attentamente, la donna si rende conto che non c'è stata alcuna mutazione nel film. Un sospiro di sollievo si sfiora sul suo volto. Si rende conto che è stato solo un falso allarme, un errore del software di sorveglianza. La tensione si dissolve rapidamente e la donna si appoggia sulla scrivania, rassicurata.

Scena 6: Il film termina qui La scena si conclude con la donna che si siede nuovamente alla postazione di lavoro, controllando i monitor mentre il film “Paris, Texas” prosegue come se niente fosse successo. Tutto sembra tornato alla normalità, ma la donna è ancora consapevole della minaccia dell'intelligenza artificiale. Mentre il film si avvicina alla sua conclusione, le luci nella stanza si spengono lentamente, lasciando solo il bagliore blu dei monitor per illuminare la scena. Il film, e il nostro racconto, terminano qui.

TITOLO: FALSO ALLARME BOZZA DI SCENEGGIATURA PER FILM AUTORE: GIORGIO VIALI DATA: 14/02/2024

EURIDICE STREAM DI GIORGIO VIALI

#EURIDICESTREAM

DRAMMA MITOLOGICO METROPOLITANO

MITOLOGIA URBANA

DRAMMA PRECARIO URBANO

PRIMA BOZZA DI PIANO DI LAVORAZIONE – PLANNING DATA: 11/01/2024

  • SONDAGGIO ONLINE ORFEO DEVE ESSERE UN BODYGUARD O UN PERSONAL TRAINER?

  • CASTING ORFEO MODELLO/ATTORE DAI 24 AI 30 ANNI

  • SHOOTING CON ORFEO IN CONTESTO URBANO IN PALESTRA IN VIAGGIO

  • CASTING EURIDICE MODELLA ATTRICE DAI 23 AI 28 ANNI PROTAGONISTA

  • SHOOTING CON EURIDICE IN CONTESTO URBANO EURIDICE LAVORA COME GUARDIA GIURATA FOTOGRAFIE IN CUI INDOSSA UNA QUALCHE DIVISA E MANEGGIA UN'ARMA

  • CASTING ARISTEA MODELLA ATTRICE DAI 25 AI 35 ANNI CON UN TATUAGGIO DI UN SERPENTE O ORECCHINI A FORMA DI SERPENTE O UN BRACCIALETTO CON UN SERPENTE FOTOGRAFIE PER PUBBLICIZZARE IL SUO CANALE SU ONLYFANS

  • SHOOTING CON ARISTEA IN CONTESTO URBANO IN UNA STANZA D'ALBERGO

  • CASTING PERSEFONE MODELLA ATTRICE DAI 30 AI 35 ANNI SIGNORA DEGLI INFERI

  • SHOOTING CON PERSEFONE IN CONTESTO URBANO IN UNA BOUTIQUE ESCLUSIVA SHOOTING CON ABITI DI MODA

LE FOTOGRAFIE REALIZATE SERVIRANNO PER PUBBLICIZZARE LA PRODUZIONE E PER PRESENTARE ONLINE E SUI SOCIAL MEDIA I PROTAGONISTI ED ATTORI.

DEFINIZIONE DELLE LOCATIONS

UNA CITTA' UNA PALESTRA UNA BOUTIQUE UNA STANZA D'HOTEL

PIANO LAVORAZIONE – RIPRESE

IMPORTANTE: IMPORTANTE:

LE RIPRESE SARANNO FATTE CON UN CELLULARE IN FORMATO VERTICALE SARANNO SOLO RIPRESE DELLA PREPARAZIONE DELLA SCENA NEL MOMENTO IN CUI UNA VOCE ESTERNA DIRA' “AZIONE” IL VIDEO SI INTERROMPERA' OVVERO: SI REALIZZERANNO SOLO VIDEO DI BACKSTAGE SOLO VIDEO DI PREPARAZIONE DELLE SCENE

PERSONAGGI:

EURIDICE ORFEO ARISTEA PERSEFONE REGISTA/FOTOGRAFA CORO COMPARSE: RAGAZZA, RAGAZZO

  • CAPITOLO PRIMO EURIDICE CERCA ORFEO

PRIMA SCENA EURIDICE SI MUOVE IN CITTA' PREPARAZIONE DELLA SCENA

SECONDA SCENA EURIDICE PARLA CON UNA RAGAZZA LE FA VEDERE IMMAGINI DI ORFEO SUL CELLULARE CHIEDE ALLA RAGAZZA SE HA VISTO ORFEO PREPARAZIONE DELLA SCENA

TERZA SCENA EURIDICE SI FA FILMARE DA UN'AMICA UN MESSAGGIO DA PUBBLICARE SUI SOCIAL “SONO TRE GIORNI CHE NON HO NOTIZIE DI ORFEO” “CHI HA NOTIZIE DI DOVE SIA E' PREGATO DI FARMELO SAPERE” PREPARAZIONE DELLA SCENA

  • CAPITOLO SECONDO

PRIMA SCENA UNA SEMPLICE STANZA CON UN LETTO UN COMPUTER PORTATILE CHE RIPRENDE QUANTO AVVIENE ARISTEA ED ORFEO SUL LETTO ARISTEA CON ORFEO STRAFATTO SI ESIBISCONO IN UNA CHAT ONLINE ARISTEA CON UN TATUAGGIO DI SERPENTE O UN BRACCIALETTO CON UN SERPENTE SI ESIBISCE CON ORFEO COMPLETAMENTE UBRIACO O FATTO. ARISTEA SCHIAFFEGGIA ORFEO PREPARAZIONE DELLA SCENA

SECONDA SCENA QUALCUNO CHE STA GUARDANDO ONLINE LA CHAT FA UNA RIPRESA E INVIA UN VIDEO AD EURIDICE PREPARAZIONE DELLA SCENA

  • CAPITOLO TERZO

PRIMA SCENA EURIDICE E PERSEFONE UN APPARTAMENTO MODERNO O UNA GRANDE STANZA D'ALBERGO EURIDICE CHIEDE A PERSEFONE DI VEDERE ORFEO PERSEFONE OFFRE UN MELOGRANO AD EURIDICE CHE NE MANGIA TRE GRANI PERSEFONE CHIEDE AD EURIDICE DI LAVORARE PER LEI PER TRE MESI GRATUITAMENTE E POI POTRA' VEDERE IL SUO ORFEO. POTRA' VEDERLO ED ESIBIRSI CON LUI ONLINE PREPARAZIONE DELLA SCENA

EURIDICE ACCETTA

SECONDA SCENA EURIDICE SI ESIBISCE DA SOLA IN UNA CHAT ONLINE PREPARAZIONE DELLA SCENA

TERZA SCENA EURIDICE SI ESIBISCE CON UN UOMO IN UNA CHAT ONLINE PREPARAZIONE DELLA SCENA

  • CAPITOLO QUARTO

PRIMA SCENA EURIDICE INCONTRA ORFEO UNA SEMPLICE STANZA EURIDICE PARLA AD ORFEO: NON MI RICONOSCI? NON TI RICORDI DI ME? LO BACIA E LO ABBRACCIA LO PRENDE E CERCA DI PORTARLO VIA MA ORFEO NON NE VUOLE SAPERE DI ANDARSENE PREPARAZIONE DELLA SCENA

SECONDA SCENA UN CORO DI PERSONE VARIE INTONA UNA CANTILENA CON UNA QUALCHE FINTA MORALE DELLA STORIA PREPARAZIONE DELLA SCENA

FINE BOZZA DI PIANO DI LAVORAZIONE – PLANNING

EURIDICE STREAM DI GIORGIO VIALI

DATA: 11/01/2024

EURIDICE STREAM

Ibridazione: AI e Autore TITOLO: EURIDICE STREAM Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 28/12/2023

Scrivi la trama di un film drammatico ambientato in un presente distopico. E' una versione femminile moderna del mito di Orfeo ed Euridice. Euridice è la protagonista del film ed è una giovane donna che lavora come guardia giurata armata. Orfeo è il suo compagno e lavora come bodyguard in discoteche. Il film è un dialogo tra Euridice e una sua amica. Euridice racconta in modo sincero la storia del suo amore per Orfeo. Racconta come Orfeo ad un certo punto si sia lasciato completamente andare e sia diventato dipendente da droga, alcool, sesso e pornografia. E di come Euridice abbia affrontato un viaggio pericoloso dentro discoteche, case di scambisti, tra spacciatori e uomini violenti e maschilisti pur di riprendersi il suo Orfeo. le viene chiesto di ballare per salvare il suo Orfeo. Con la sua danza riesce ad ottenre che Orfeo possa seguirlo. Ma in quel momento si accorge che Orfeo ormai non c'è più. E' completamente perso e smarrito. Decide allora di guardarlo per l'ultima volta e poi di lasciarlo andare.

Euridice, una giovane donna forte e determinata, lavora come guardia giurata in un presente distopico. Il suo compagno, Orfeo, è un bodyguard che si occupa di proteggere i clienti nelle discoteche della città. Nonostante l'amore profondo che li lega, la loro relazione è messa a dura prova quando Orfeo cade in una spirale autodistruttiva.

Euridice, nel tentativo di raccontare la sua storia e cercare conforto, si rivolge a una cara amica, con la quale intreccia un dialogo toccante. Attraverso i suoi occhi si svela la discesa di Orfeo nel vortice dell'oscurità, trasformandosi in una persona dipendente da droga, alcol, sesso e pornografia.

La vita di Euridice diventa un viaggio pericoloso all'interno del sottobosco della città, tra oscure discoteche, case di scambisti e vicoli frequentati da spacciatori e uomini violenti e maschilisti. Pur di salvare il suo amato Orfeo, Euridice affronta ogni ostacolo con coraggio e determinazione.

Ma l'unica possibilità per riportare Orfeo sulla retta via è ballare. Quella che Euridice sa fare meglio. La sua danza diventa un mezzo per raggiungere l'anima smarrita di Orfeo, liberarla dalla prigione dell'autoindulgenza e ricondurlo verso la luce.

Euridice si esibisce in una performance straordinaria, utilizzando il potere del suo corpo e della sua arte per comunicare con Orfeo e convincerlo a seguirlo. Ma, nel momento in cui raggiunge il suo obiettivo, si rende conto che Orfeo non è più lo stesso.

Orfeo, perso in un labirinto di autodistruzione e peccato, ha perduto ogni sfumatura della sua autentica essenza. Euridice lo osserva con occhi lucidi di dolore, sapendo che è giunto il momento di lasciarlo andare.

Con lo sguardo amoroso che registra per l'ultima volta la figura di Orfeo, Euridice si allontana, sapendo che il suo amato è ormai irrecuperabile.

Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 28/12/2023

SMARRIMENTO

Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 21/08/2023

Sto cercando il Cinema. Per caso l'hai visto? Una donna, vestita in modo semplice ma moderno, ha una serie di fotografie in mano e si muove in una grande città fermando le persone che incontra. A cui fa vedere una delle foto che ha. Foto di scene di film che lei ha amato ed ama intensamente. Alle persone che ferma dice: Sto cercando il Cinema. Poi fa vedere alla persona una delle foto che ha in mano. Aspetta che guardino la foto e poi chiede: Per caso l'hai visto? Se per caso lo vedi o hai notizie per cortesia puoi contattarmi? Ti lascio il mio account su instagram.

SMARRIMENTO

Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 21/08/2023

Bio Cinema

BIOCINEMA Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 24/07/2023

Distopia Fantascienza – Cinema – Serie – MiniSerie – Social Media Variazioni (Varianti) di altri Film Innesti Occhi Visioni Sogno Realtà BioPorte Per una Sceneggiatura o un Libro

Siamo in un presente distopico. Una azienda neurocerebrale ha messo a punto una tecnica per costruire e iniettare dei Ricordi nella mente delle persone. Un prodotto Usa e Getta. Una semplice, minima e indolore iniezione sottocutanea innesta un ricordo nella mente di un soggetto. Il soggetto dopo l'inieizione ha un ricordo nitido e preciso di un avvenimento che pensa realmente accaduto nella sua vita. Non ha modo di pensare che quel ricordo non sia vero. L'innesto del Ricordo è istantaneo. Segue immeditamente l'iniezione. Il Ricordo è un ricordo recentissimo. Riguarda un arco temporale di poche ore dall'assunzione. I Ricordi una volta innestati in un Soggetto hanno una durata limitata. Definita in fase di creazione del Ricordo stesso. Da pochi minuti fino a 24 ore.

I Ricordi vengono costruiti in un laboratorio, una sorta di studio televisivo o cinematografico, dove si elaborano digitalmente dei personaggi e delle situazioni.

I primi Ricordi costruiti trovano applicazione nell Mercato di Selezione e Formazione del Personale. Per Uso Civile e Militare. Vengono iniettati Ricordi che simulano alcune situazioni per verificare il comportamento delle persone e valutarne o meno l'assunzione o per formare la persona a specifici avvenimenti. Trovano poi applicazione in campo medico. Vengono usati per scopi curativi. Sia per disturbi fisiologici, sia per terapie psicologiche che psichiatriche.

Il Prodotto poi si espande e trova ampia applicazione nell'industria dell'intrattenimento. Vengono distribuiti Prodotti di intrattenimento di vario genere.. Dall'intrattenimento educativo fino all'intrattenimento pornografico.

Un Gruppo di attivisti politici si appropria di questa tecnologia e la utilizza per sovvertire e destabilizzare la Società. La Protagonista deve costruire ed iniettarsi alcuni Ricordi per contrastare e trovare il Gruppo di attivisti politici.

Filmografia di riferimento:

Anon (2018) scritto e diretto da Andrew Niccol.

eXistenZ (1999) diretto da David Cronenberg.

La morte in diretta (La mort en direct) (1980) diretto da Bertrand Tavernier.

Fino alla fine del mondo (Bis ans Ende der Welt) (1991) diretto da Wim Wenders.

Matrix (The Matrix) (1999) scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski.

Blade Runner 2049 (2017) diretto da Denis Villeneuve.

Nirvana (1997) diretto da Gabriele Salvatores.

Inception (2010) scritto e diretto da Christopher Nolan.

A differenza di Matrix non abbiamo a che fare con soggetti che elaborano mentalmente una vita mentre il loro corpo è inerme e altrove. A differenza di Existenz non entriamo in um mondo immaginativo e ludico mentre il nostro corpo riposa e dorme non protetto. A differenza di Blade Runner 2049 i Ricordi possono essere innestati nelle persone comuni. Non solo nelle menti dei replicanti. Come in Blade Runner 2049 ci sono delle persone che creano questi ricordi. In un processo digitale e virtuale. A differenza di Blade Runner 2049 i Ricordi non vengono innestati nel momento della Creazione. Ma possono venire innestati in qualsiasi momento. I Ricordi riguardano fatti ed eventi appena accaduti. E non sono permanenti. A differenza di Anon non abbiamo qualcuno che si inserisce nel processo visivo e lo altera facendoci vedere quello che vuole. A differenza di Nirvana non siamo all'interno di un VideoGame. A differenza di Inception non siamo nel mondo dei sogni. Ma da Inception si potrebbe prelevare l'idea del Ricordo dentro il Ricordo.

Non si tratta di una realtà parallela. Non si tratta di sogni. Non si tratta di una visione. Si tratta di Ricordi innestati nella mente delle persone e percepiti come reali.

Segue una traccia semiologica e interpretativa dells Distopia e della Fantascienza che prevede una integrazione di Fattori biologici (una iniezione) e Fattori virtuali e visivi o visionari. L'iniezione è concreta e limitata. Si può usare una sola volta in un solo soggetto.

We are in a dystopian present. A neurocerebral company has developed a technique for building and injecting memories into people's minds. A disposable product. A simple, minimal and painless injection under the skin implants a memory in a subject's mind. After the injection, the subject has a clear and precise memory of an event that he thinks really happened in his life. He has no way of thinking that memory is not true. The Remembrance graft is instantaneous. The injection follows immediately. Remembrance is a very recent memory. It concerns a time span of a few hours from hiring. Memories once grafted into a Subject have a limited duration. Defined during the creation of the Memory itself. From a few minutes up to 24 hours.

Memories are built in a laboratory, a sort of television or film studio, where characters and situations are digitally processed.

The first Memories built find application in the Personnel Selection and Training Market. For Civil and Military Use. Memories are injected which simulate certain situations to verify people's behavior and evaluate whether or not they adopt it or to train the person in specific events. They then find application in the medical field. They are used for healing purposes. Both for physiological disorders and for psychological and psychiatric therapies.

The Product then expands and finds wide application in the entertainment industry. Entertainment products of various kinds are distributed.. From educational entertainment to pornographic entertainment.

A group of political activists appropriates this technology and uses it to subvert and destabilize society. The Protagonist must build and inject some Memories to counter and find the group of political activists.

BIOCINEMA Spunti – Bozza – Sceneggiatura Autore: Giorgio Viali Data: 24/07/2023

Titolo: Registi in Gabbia

Sottotitolo: Un Regista è un Imbalsamatore

Autore: Giorgio Viali Data: 27/06/2023

Tassidermista – Definizione: Tecnico preparatore di animali morti per musei di storia naturale. La tassidermia è l'arte di impagliare gli animali.

Ci sono Film che sono Buchi Neri. Che hanno ingoiato Paure. Che le conservano. Aspettando che noi decidiamo di confrontarci con esse. Elementi che non siamo in grado, e mai saremo in grado, di elaborare emotivamente o psicologicamente in modo definitivo. Ci sono visioni, scritte o visive, che intralciano il nostro Essere. Come probabilmente hanno fatto con l'Autore che le ha scritte o realizzate. Ci sono Autori che sono Buchi Neri. Che hanno ingoiato Paure. Che intralciano il nostro Essere.

Tutto passa da Visioni, Parole, Omissioni personali. Che a volte vorremmo generali e assolute. Ma sono personali e poggiano, si alimentano e vivono, solo in un ecosistema visivo o linguistico, sempre emotivo, che è e rimarrà sempre e solo personale.

Uno dei Primi film che mi ha ingoiato è stato Breaking the Waves (Le Onde del Destino) di Lars von Trier. Anno: 1996.

Ma in questo testo partiamo da un altro Film. Da un altro Autore.

Partiamo da L'imbalsamatore di Matteo Garrone. Anno 2002. E da Matteo Garrone, Tennista, Pittore, Fotografo, Sceneggiatore e Regista. Parto da L'imbalsamatore per sviluppare Visioni, Paure, Parole e Omissioni che sono inevitabilmente personali. Parto da Matteo Garrone per sviluppare Visioni, Paure, Parole e Omissioni che sono inevitabilmente personali. Collegamenti, considerazioni, deduzioni che non hanno niente di oggettivo e certo.

Una delle prime scene de L'imbalsamatore mostra degli animali in gabbia. Il protagonista, nano, umano e deforme, guarda degli animali in gabbia. Li osserva. Cerca di trovare delle conferme a comportamenti, azioni e volontà e desideri e forze che probabilmente egli conosce da vicino? La Gabbia, rifletto poi, è un elemento che ricorre spesso nei film di Matteo Garrone. Come la deformità. Ne L'imbalsamatore ci sono proprio all'inizio del film degli animali in Gabbia. Animali di vario tipo. In Dogman ci sono altre Gabbie per Animali ed Umani. In Primo Amore il protagonista vive in una abitazione che è una Gabbia. Inferriate ovunque servono a proteggere il Laboratorio orafo che è anche abitazione. E in Primo Amore non c'è solo la Gabbia fisica c'è una Gabbia psicologica o psichiatrica altrettanto evidente. Come ne L'imbalsamatore c'è una Gabbia legata alla deformità fisica del protagonista. Reality è un film girato con un Protagonista che è un Detenuto. Un uomo fisicamente in gabbia. Le riprese sono state fatte fin che il Protagonista era in Carcere. Ed usciva giornalmente per girare il film. Coincidenze? Ho già scritto in altro luogo di quanto possa essere pericoloso esser scelto come protagonista di un film di Matteo Garrone.

Matteo Garrone è dunque un Regista in Gabbia che racconta Esseri umani ed Esistenze in Gabbia? Le cerca, ne ha bisogno? Le vuole, le desidera queste storie Nere in Gabbia? Ha bisogno e cerca esistenze deformi e marginali, nere e animalesche? In fondo siamo da sempre e rimmarremo sempre Animali. Animali in Gabbia.

La Gabbia quindi come Elemento visivo o linguistico ricorrente nelle Opere di Matteo Garrone. La Deformità come altro elemento dei Protagonisti dei Film di Matteo Garrone. Ed oltre al protagonista poi, ricorrente, un coprotagonista, o coprotagonista femminile, che è l'Oggetto del Protagonista. Ne L'imbalsamatore l'Apprendista tassidermista. In Primo Amore la Donna di cui il Protagonista si innamora. In Dogman... E così via.

Matteo Garrone è quindi un Autore Umano Deforme che predilige osservare animali ed esseri umani in Gabbia? Gode nel vederli in gabbia. Li trova espressamente con caratteristiche di deformità fisica o emotiva o psicologica? Meglio se anche fisicamente in Gabbia. Non vuole essere il responsabile del loro ingabbiamento. Non vuole sporcarsi le mani da questo punto di vista. Preferisce trovarli già in Gabbia. E li immagina Deformi, inetti, inadeguati, Animali.

C'è un altro elemento meta-linguistico che mi sorprende ne L'imbalsamatore di Matteo Garrone. Che mi sorprendo a scoprire ed esporre. C'è nel Film una Riflessione che il Regista Fotografo Matteo Garrone fa sulla professione stessa del Regista e del Fotografo. Matteo Garrone si immagina e si rappresenta come Nano, Deforme che Guarda Animali in Gabbia, li osserva e li studia. Ma non basta. Matteo Garrone in quanto Regista e Fotografo si mette in scena e si immagina e si rappresenta come un imbalsamatore. Come se ad un Regista e ad un Fotografo l'unica possibilità artistica ed espressiva che rimane sia imbalsamare esseri umani, carcasse e carogne morte. L'Autore, il Regista e il Fotografo, non è che un imbalsamatore. Un tassidermista. Che opera su carcasse e carogne di Animali o Essere Umani, per lo più Morti, che Imbalsama. Li ricostruisce dall'interno, mette in atto una messa in scena, per ridare loro un aspetto e una forma che sia credibile e verosimile.

Un Regista è dunque un impagliatore o un imbalsamatore. La tassidermia è l'arte di impagliare gli animali, l'imbalsamazione è invece l'insieme delle tecniche volte ad evitare la decomposizione dei corpi dopo la morte.

Ci sono altri Registi in Gabbia? Ingabbiati? Ci sono altri Registi imbalsamatori?

I Fratelli d'Innocenzo, figli d'adozione di Matteo Garrone, sodali e complici, seguono questo Percorso. Solo che sono anagraficamente di una generazione diversa. Le Paure che li ingoiano sono adeguate e consone ad un pubblico e a tempi anagraficamente diversi. E le Gabbie si sono modificate linguisticamente e visivamente. Ogni età si confronta con Visi, Corpi e Paure e Sguardi che inevitabilmente cambiano e si adeguano ad un immaginario ed un'esistenza che si è evoluta.

Quanto costa un animale imbalsamato? Un uccellino 120-130 euro, un gatto 400; 800 un grande cane. In realtà dell'animale l'imbalsamatore utilizza soltanto la pelle, che prima viene pulita e conciata, e poi adattata su un manichino di poliuretano espanso, che in genere realizza lui stesso.

L'allestimento dei preparati può talora raggiungere livelli di accuratezza e creatività paragonabili a una delle forme d'arte normalmente riconosciute.

Titolo: Registi in Gabbia

Sottotitolo: Un Regista è un Imbalsamatore

Autore: Giorgio Viali Data: 27/06/2023

SHOW IN PROGRESS

Titolo: Show in Progress Autore: Giorgio Viali Data: 21/05/2023 Tutti i Diritti Riservati

Spunti per una Sceneggiatura. Per uno Spettacolo teatrale o per un Film o una Serie

Una giovane donna, sessualmente consapevole e matura, convive con un giovane uomo di cui è profondamente innamorata. Quest'uomo è profondamente preso da sè stesso. Dalla musica e dall'uso di droga. Non è dipendente da droga o dall'alcol. Ma Droga ed Alcol rappresentano una parte del suo stile di vita. La giovane donna è sensibile ed educata. Tenera e candida. Non ingenua. Per guadagnare, entrambi sono precari, fanno delle performance in una chat live. Il giovane uomo vuole bene a suo modo alla giovane donna. Anche se prima di tutto, per lui, c'è la Musica, lo sballarsi. Una vita improntata ad un disgusto e rigetto della società. E al bisogno di essere e sentirsi sovversivo. Per non sentirsi complice. La giovane donna vorrebbe una intimità e una vita sessuale matura e consapevole col il suo giovane Uomo. Ma non è possibile visto che le priorità del suo giovane uomo sono altre. Ecco che allora la Chat live diventa l'unico momento in cui la Giovane donna può ricevere attenzione sessuale e emotiva e fisica che si merita e merita la sua maturità. Solo che spesso le sessioni di Live vanno disattese. E nessun “cliente” online richiede prestazioni. La Giovane donna deve darsi da fare per fare in modo che le sessioni live abbiano un seguito e le permettano almeno durante questi momenti di avere una vita sessuale sensata. Si darà da fare e dovrà scendere a compromessi pur di ottenere quello che desidera.

Prima Scena: I due Protagonisti. Una giovane Donna e un giovane Uomo La scena si apre con una sessione Live di entambi. Entrambi in intimo (lei in bianco, Lui in blu) si scambiano delle effusioni delicate. Baci innocenti sempre con molta attenzione e cura. Da parte della protagonista anche con molto desiderio. Da parte del giovane uomo solo come opportunità per guadagnare qualcosa. Dopo un po' di effusioni il giovane uomo si ritrae. Si stende sul letto e inizia a guardare il cellulare. Po dopo cinque minuti di inattività e di nessuna richiesta live si alza e lascia la giovane dona da sola. Che rimane da sola ad intrattenere i pochi spettatori.

Seconda Scena: La giovane Donna si incontra con una amica e si confida.

Sinossi Breve Una giovane donna convive con un giovane uomo. La giovane donna è innamorata e vorrebbe una vita sessuale e fisica adeguata e soddisfacente. Ma il suo giovane compagno non è interessato ad una rapporto sessuale e fisico adeguato. E' preso da altri interessi. Dalla Musica e dalla droga. E da un atteggiamento esistenziale che lo vede privilegiare il suo essere e sentirsi trasgressivo. Solo durante le chat live che fanno la giovane donna ha una qualche soddisfazione fisica e sessuale adeguata. Solo che spesso le sedute live non hanno richieste. La giovane donna deve spendersi in vari modi per ottenere una visibilità del suo canale live che le permetta di avere richieste e di ottenere prestazioni dal suo giovane compagno.

Titolo: Show in Progress Autore: Giorgio Viali Data: 21/05/2023 Tutti i Diritti Riservati

Cinema e Recensioni

Testo di: Giorgio Viali Data: 21/05/2023 Tutti i Diritti Riservati

Una Recensione di un Film o di uno Spettacolo teatrale. Uno scritto sulla Recitazione. Una Sceneggiatura. Tutte queste espressioni raccontano (o dovrebbero) raccontare come siamo noi, più di come sia un Film o la Recitazione o un Autore. Scrivere è prima di tutto esporsi. Si racconta prima di tutto noi stessi. Scrivere ha un senso se racconta qualcosa dell'Autore. Se l'Autore si espone. Ma in quest'epoca di politically correct si limita la nostra “presenza” in qualsiasi scritto. Politically correct (in italiano politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti. Non ci si prende il Rischio di esporsi. Molto spesso si pensa che non abbia senso esporsi. In quanto esseri “insignificanti” e/o “ridicoli”. Non si parla del Film o dell'Autore perchè prima di tutto non parliamo di noi stessi. Per questo molte, la maggior parte, delle Recensioni non hanno un senso e non hanno un valore.

Come scegliamo un Film o una Serie Tv da guardare? Come scegliamo un Porno da guardare o una Room di una Chat Live? Mi accorgo che ci sono degli elementi comuni. Ricorrenti. Che sia un Film o un video Porno.

Uno Shooting (o una Performance attoriale) ha un Senso quando viene affrontato con una qualche intensità. Come tutte le cose della vita ha un Senso quando noi gli diamo un senso. Non si tratta di investire emozioni. O investire aspettative. Si tratta di affrontarlo con serietà e con rispetto. Non con disinvoltura. Si tratta di fidarsi prima di tutto di se stessi o se stesse. Della certezza che qualsiasi cosa si faccia altri capiranno le tue motivazioni e il tuo essere. E non ci sono mezze misure. O ci si fida. E ci si fida completamente. Ci si mette in gioco completamente. Oppure semplicemente non ci si fida. E il risultato è già minato e macchiato in partenza.

Non si tratta di fidarsi dell'immaginario di qualcun altro (del regista o del fotografo) che essendo umano a volte può essere torbido o sporco. Ma si tratta della certezza che prima del contenuto sarà giudicata la performance. Se la performance non ha un senso tutto è perduto. Tutto è vano ed inutile.

Se proviamo a valutare le nostre scelte ci accorgiamo che quasi sempre scegliamo e guardiamo (e poi apprezziamo o amiamo) un film o una serie tv in base ad un attore o ad un'attrice. Attore o attrice che hanno un ruolo significativo nel film o nella serie tv. Scegliamo, se possibile, non la storia. Scegliamo prima di tutto chi interpreta quella storia. Vogliamo amare e sorprenderci. Non riconoscere. Perchè noi non siamo come l'attore o l'attrice nel ruolo.

Vogliamo che l'attrice o l'attore sappiano catturare la nostra attenzione. Lo, o la, prendiamo in considerazione prima di tutto come essere umano. Come animale emotivo o anafettivo. Non scegliamo un attore o attrice a priori. Lo, o la, scegliamo in base a com'è nello specifico contesto. E lo scegliamo di nuovo in base a il rapporto che l'attore e l'attrice hanno con se stessi.

Poi, dopo essere stati affascinati dall'attrice o dall'attore, vogliamo e pretendiamo anche una storia che metta in evidenza il carattere e le emozioni o la mancanza di emozioni di quell'attore o attrice. Una storia che dia uno spettro di possibilità espressive all'attore o all'attrice. E vogliamo che l'attore a l'attrice entrino nella parte. Nel bene e nel male. Non ci sono le mezze misure. Non apprezziamo i compromessi.

Non vogliamo un attore o un'attrice che cercano di compiacerci. Che vogliono attirare la nostra attenzione. Che hanno un occhio aperto per vedere le nostre reazioni. Che recitano per ottenere consenso. Che sono preoccupate della performance.

Vogliamo un attore e attrice che sia maturo e matura. E se non lo è ancora che sia una persona che sta facendo un percorso onesto. Recitare è guardarsi. E' un confronto con se stesso. Recitare è esporsi. Ovvero la consapevolezza che si parla più di se stessi nel ruolo che si interpreta che non del personaggio come è stato scritto o pensato.

Apprezziamo che l'attore o l'attrice siano consapevoli del doppio ruolo che stanno avendo. Interpretano un Ruolo e quindi fingono. Ma allo stesso tempo sanno che non possono completamente prescindere da quello che sono e da come sono.

Banalmente questo vale, ancor di più, quando scegliamo un Porno da guardare. O una Room di una Chat Live. Guardiamo e scegliamo la performer o il performer. Non guardiamo il fisico o il corpo. Prima guardiamo se quel performer soddisfa il nostro bisogno di sincerità. Di apertura. A volte questa apertura può essere anche ingenuità.

Deve esserci un'innocenza di fondo e un'immediatezza della performance. Una limpidezza della persona. Una dose di coraggio e di spregiudicatezza. Devono esserci dei sentimenti o una chiara mancanza di sentimenti. Deve esserci una buona dose di determinazione. Il rischio. Perchè un attore o un'attrice non sa cosa verrà fuori? Non ha potere sul prodotto finale.

Mi piacciono i ruoli in cui l'attore o l'attrice parla e pensa liberamente. Dice tutto quello che pensa. Non ha paura del parere degli altri o della società o della comunità. E ' un personaggio forte nella sua determinazione, consapevole dei propri limiti certo, ma convinto che parlare chiaramente sia un modo per trovare e ottenere quello che si cerca. Un personaggio che si prende dei rischi. Coraggioso più che determinato. Incoscente. In parte. Un personaggio che si confronta con la sua umanità. Quando interpreta un ruolo da “cattivo”.

Altra cosa è invece la fascinazione che abbiamo per i Miti. Le Fiabe. Le Strutture narrative e interpretative. Oltre la fascinazione per un attore o un'attrice può esserci la fascinazione per un mito, una fiaba, una vita di un santo. La fascinazione per alcuni personaggi che ci portiamo da quando siamo bambini. O adolescenti. Questi sono strumenti interpretativi del Mondo. Sono strumenti che ci servono per interpretare il Mondo, per pensarlo consapevole e cosciente. Sono strumenti che possono venirci in aiuto nei momenti bui e possono rassicuraci e proteggerci. Un Mito è questo. Una struttura narrativa che si innesta nella nostra personalità. Che non smette di interagire con noi negli anni.

Nella mia struttura interpretativa ricorrono alcuni elementi. Il mito di Antigone. La Tragedia Greca. Agiografia. Legenda Aurea. La vita dei Santi. La Piccola Fiammiferaia e il Soldatino di Piombo. La mitologia politica e sociale dell'Anarchia o di movimenti sovversivi autentici e onesti. La Fattoria degli Animali. Matrix e Nirvana. L'Ulisse di Joyce. Sex Lies and Videotapes. Il Cielo sopra Berlino. Lars von Trier. Siamo strutture complesse. Spesso non in evoluzione. Ma le interazioni tra gli elementi che ci hanno segnato hanno la capacità di variare la nostra vita, la nostra scrittura.

Testo di: Giorgio Viali Data: 21/05/2023 Tutti i Diritti Riservati

TITOLO: CARE MOSTRE

Care Mostre

Spunti per una Sceneggiatura – Cinema Autore: Giorgio Viali Data: 19/05/2023

SINOSSI:

Due vecchie Signore estremamente liftate si incontrano in un Bar elegante per raccontarsi e rivivere alcuni momenti intensi della loro Vita, della loro amicizia e della loro rivalità. Finiranno per guardarsi negli occchi e confessarsi a vicenda tutte le operazioni di lifting fatte. E riconoscere la loro vecchiaia. Le due Vecchie Signore “sono” la Mostra del Cinema di Venezia e il Festival del Cinema di Cannes. Al loro fianco due badanti/assistenti. Ovvero i due Direttori delle rispettive Mostre: Thierry Frémaux e Alberto Barbera.

Un Divertimento cinematografico e una Riflessione sul Mondo del Cinema. Il Cinema non è Morto. E' solo irrilevante. Inadeguato.

Liftata: participio passato femminile singolare di liftare

Liftato: chi si è sottoposto a un lifting

Lifting: Operazione evidente di abbellimento o di restauro, con particolare riferimento all'immagine di un personaggio pubblico, di un ente o di un'azienda.

In Chirurgia plastica, eliminazione delle rughe del viso e del collo

Divertissement: Composizione letteraria o artistica dal carattere frivolo o giocoso.

Mostra del Cinema Venezia Cannes Instagram TikTok SocialMedia

Care Mostre

Spunti per una Sceneggiatura – Cinema Autore: Giorgio Viali Data: 19/05/2023

USO PERSONALE Bozza di Sceneggiatura per MiniSerie Autore: Giorgio Viali Bozza: 11 Aprile 2023

Bozza di Sceneggiatura MiniSerie Una Riflessione sul Mondo delle Immagini e del Cinema In occasione della Ottantesima Edizione della Mostra del Cinema di Venezia 2023

GENERE:

Distopia mediatica irregolare. Dramma.

SINOSSI:

In un presente distopico irregolare si muove Chiara (la Protagonista) che dice di essere figlia mediatica di Liliana Cavani e di Vitaliano Trevisan. La Protagonista dice di essere stata abbandonata dal padre Vitaliano prima della nascita. Sostiene di aver abbandonato la casa della mamma, Liliana Cavani, perchè vuole dedicarsi completamente alla Realtà. Prima di andarsene di casa, come san Francesco, si è spogliata di tutto, di tutte le sue immagini e video, della sua Identità mediatica. Non vuole più avere a che fare con Cinema Arte Finzione. Vuole solo Realtà. Ha fatto Voto di Povertà mediatica. Vuole vivere e aiutare gli Ultimi e gli Emarginati. Non accetta più la Morale Mediatica Mainstream. Coltiva una Visione mediatica mistica. Nel tempo sviluppa Le Stimmate. Una raccolta di Fotografie esclusive di Corpi di Giovani Suicidi e Suicide. Che hanno un potere di Conversione Personale.

DISTRIBUZIONE:

Social Serie Pensata per i Social Media. Per Instagram e Tiktok. Girata in Formato Verticale. Con Cellulare. Divisa in Micro Episodi.

TITOLO: Uso Personale

SOTTOTILO: Chiara/Antigone – Agiografia Mediatica

Episodio Primo – S01E01

Stanza di un Hotel economico. Uno zaino. Alcuni vecchi DVD su letto. La Protagonista compone un numero sul cellulare.

Protagonista: Buonasera Guardi ho appena ricevuto una mail. Mi è stato fatto un regalo. Il regalo consiste in due notti, il 6 e 7 settembre 2023, quindi in piena Mostra del Cinema di Venezia, presso il vostro Hotel. Può verificare se c'è la prenotazione e se è a nome mio? Trevisan Chiara (scandisce...) Trevisan Chiara

Bene A me non interessa venire alla Mostra del Cinema. E in questo momento dei soldi mi farebbero comodo. Siete interessati ad acquistare ad un qualche prezzo la prenotazione? E' una stanza singola? o una prenotazione per due persone? Pausa Lei non sà dirmi qualcosa? Va' bene allora domani telefono e chiedo direttamente al Direttore dell'Hotel. Grazie Buona serata

La Protagonista usa il telefono in camera: Reception? Buonasera E' possibile avere un ferro da stiro per cortesia?

Grazie

Fine scena.

Episodio Secondo – S01E02

Stanza di un Hotel economico. Uno zaino. Alcuni vecchi DVD su letto.

Bussano alla Porta. La protagonista và ad aprire. Una Cameriera giovane. Tatuata.

Cameriera: Ecco il ferro da stiro che ha chiesto. Non abbiamo l'asse da stiro. E posso lasciarle il ferro da stiro per un'ora. Che me l'ha chiesto un altro cliente.

Aspetta e guarda la protagonista.

Qualche spicciolo di mancia mi farebbe comodo. Non so come arrivare a fine mese altrimenti...

Protagonista: Scusa ho solo pochi euro. Li vuoi? Ho bisogno di mettere insieme qualche soldo anch'io. Hai qualche idea di come potrei fare qui in zona?

Cameriera: L'unica cosa che mi viene in mente... Conosco un Fotografo che ogni tanto mi chiede di posare. Paga 100 euro per delle foto e video in intimo/costume 200 euro per foto e video di nudo integrale. E' l'unica cosa che mi viene in mente

Protagonista: Si tratta solo di posare? O di scopare? Non che sia un problema. Usare il mio Corpo non è un problema. E quello che gli altri fanno delle immagini di me e del mio corpo non mi riguarda. Non mi riguarda più.

Cameriera: Foto e Video. Paga in contanti. Ti faccio vedere alcune foto che mi ha fatto.

Prende il cellulare. Apre la Galleria. E fa vedere alla protagonista delle Foto.

Protagonista: Va' bene.

Cameriera: Ti faccio due foto veloci e gliele mando.

La cameriera fa due foto al viso e due foto intere con il suo cellulare.

Cameriera: Potremmo fare foto insieme E guadagnare qualcosa di più. E' un problema?

Protagonista: No. Per niente

Fine scena

Episodio Terzo – S01E03

La Cameriera e la Protagonista escono da un Palazzo.

La Cameriera: Sono 200 per te e 200 per me. Come da accordi. Eccoti 200 (Apre il cellulare e guarda insieme alla protagonista un video che ha registrato durante lo shooting). Questo lo posso postare su OnlyFans Se riuscissi a far decollare il mio profilo Per quanto ti fermi?

Protagonista: Non lo so. Sono qui per incontrare una ragazza.

Cameriera: Non hai una famiglia? Una casa?

Protagonista: Sono figlia di una Regista e di uno Scrittore. Lo Scrittore mi ha abbandonata che non ero ancora nata. E un anno fa si è suicidato. Mia madre, è una regista, ed è una Cannibale. Se potesse mi mangerebbe... Non vuole che io faccia quello in cui credo. Me ne sono andata.

Protagonista: Vorrei anche io avere la forza di abbandonare tutto e vivere libera... Lasciami un tuo contatto. Se decido di venire con te... Mi sembri felice e soddisfatta...e realizzata. Ti invidio.

Protagonista: Vieni con me adesso. Mettiano online un Servizio di Aiuto per altre ragazze.

Cameriera: Sì. Di Pornografia sociale Ma dai...

Fine scena

Episodio Quarto – S01E04

Obitorio di un Ospedale. La protagonista ha un fiore in mano. La Protagonista cerca l'Addetto all'Obitorio. Lo trova che fuma una sigaretta. Un uomo sui 40 anni. Grosso. Faccia tonda animalesca.

Addetto: Salve. Spegne la sigaretta. Come è entrata a quest'ora? Non è orario di visite adesso. E' una parente di qualche persona conservata in obitorio?

Protagonista: No. Non sono una parente. Sono venuta a vedere il corpo della giovane ragazza suicida che è stata portata qui oggi.

Addetto: La studentessa di 23 anni che si è impiccata ieri?

Protagonista: Esatto.

Addetto: Possono entrare solo i parenti stretti. Nessun altro.

Protagonista: Possiamo trovare un qualche accordo penso O una transazione di qualche tipo Non di soldi. Non ne ho. Per il resto sono abbastanza disponibile...

L'Addetto guarda la protagonista. La spinge in un angolo.

La Protagonista entra nell'Obitorio. Con il fiore che ha ripreso in mano.

Fine scena

Episodio Quinto – S01E05

Protagonista e giovane Ragazza Siedono al tavolino di un Bar.

Protagonista: Quando sei stata ricoverata l'ultima volta?

Ragazza: Sono uscita tre giorni fa dal reparto di Psichiatria. Ennesimo ricovero preventivo. Ho accettato di incontrarti perchè ho letto di te. Non credo più in niente e nessuno. Mi sento abbandonata da tutti. Non mi aspetto poi niente neanche da te. E soprattutto non penso di essere più in grado di credere in niente. Sono semplicemente nel buio più completo e assoluto. Ho accettato di vederti solo per via delle foto che fai... Delle Stimmate.

Protagonista: Vieni con me.

Ragazza: E' troppo tardi. Non c'è più niente da fare. Sei arrivata troppo tardi.

Protagonista: Va bene. Ma se comunque sei vicina alla fine... vieni a finire la tua vita con me. Voglio tenerti la mano in caso...

Ragazza: Ma dove vuoi che ti segua? Hai una casa? Un mezzo per spostarti? Mi puoi dare ospitalità o garantirmi un pasto quotidiano?

Protagonista: No non posso garantirti niente. Ho due Progetti che posso proporti.

Un progetto si chiama Porno Sociale. Si realizza della Pornografia, semplice e cruda pornografia e la si pubblica online. I proventi, i guadagni, vengono usati per finalità sociali. Per aiutare Poveri ed Emarginati. Un secondo programma che si chiama Pane Vecchio. E' un servizio di raccolta informazioni su dove trovare Pane Vecchio a prezzo stracciato. Un Servizio sempre per Poveri ed Emarginati. Scegli tu a quale collaborare. Se vuoi.

Protagonista: Anche se il suicidio è inevitabile. Fino a che non lo mettiamo in atto vediamo di usare al meglio il nostro tempo.

Fine Scena

Episodio Sesto – S01E06

La Protagonista e sua Sorella

Sorella: Ciao Chiara.

Protagonista: Ciao. Che sorpresa.

Si abbracciano.

Protagonista: Mi sei mancata. E sei spesso nei miei pensieri. Come stai?

Sorella: Bene. Tra qualche mese mi sposo. Ma non è per questo che sono qui. E' per qualcosa che ti riguarda. Sono arrivate alcune Raccomandate dal Tribunale per un procedimento a tuo carico per Vilipendio di Cadavere. Articolo 410 del Codice Penale. Chiunque commette atti di vilipendio sopra un cadavere o sulle sue ceneri e' punito con la reclusione da uno a tre anni. Se il colpevole deturpa o mutila il cadavere, o commette, comunque, su questo atti di brutalita' o di oscenita', e' punito con la reclusione da tre a sei anni. Qualcuno ritiene che le foto che hai fatto ad alcuni dei morti suicidi che hai fotografato rientrino sotto la fattispecie del reato di vilipendio di cadavere.

Io non posso aiutarti. E non voglio. E non voglio che rovini la mia vita o il mio matrimonio. Sono venuta a portarti queste raccomandate e a chiederti di fare qualcosa.

Protagonista prende le Raccomandate. Le ripone nel suo zaino.

Protagonista: Mi spiace veramente di averti creato dei problemi. Mi spiace. Ti ringrazio d'aver fatto questo viaggio. Sono contenta daverti visto E ti auguro tutto il bene possibile.

Si abbracciano. La Sorella se ne va quasi piangendo.

Fine Scena

Episodio Settimo – S01E07

Giornalista: Buongiorno Chiara.

Protagonista: Buongiorno.

Giornalista: Sono una Giornalista.

Protagonista: Ah bene...

Giornalista: Perchè dice di essere figlia di Liliana Cavani e Vitaliano Trevisan. Cosa che non è, come lei ben sa, vera.

Giornalista: Cosa lega questi due personaggi. Così lontani e diversi. Anche anagraficamente?

Protagonista: Liliana Cavani e Vitaliano Trevisan sono legati da Corpi. Da Cadaveri. Da Corpi Morti. Da Suicidi e da Santità.

Ho scelto Vitaliano Trevisan perchè è lo scrittore per antomasia del Sucidio. E perchè racconta di un cadavere in putrefazione, un corpo femminile nudo abbandonato a bordo strada a cui nessuno fa caso, tranne lui. Accanto a questo corpo martoriato passano e si fermano diversi pulmini, da cui scendono tutte persone totalmente indifferenti. Questa indifferenza gli è incomprensibile, ne chiede conto ad Ade, la sua accompagnatrice nigeriana, e ottiene una risposta terribile: se è ancora lì significa che non aveva nessuno, e dunque, in un certo senso, vuol dire che era già morta. Non ci si ritrova da soli per caso. Questa conclusione è il segno dell’ inappartenenza.

Ho scelto come Mamma Liliana Cavani perchè ha a che fare anche lei con Corpi nudi maschili e femminili. Il che è abbastanza singolare. E con Cadaveri giustiziati. Con Antigone e con Creonte. Liliana racconta: Ho questa immagine salvata nella memoria: Corpi ammucchiati al suolo, gettati come sacchi di patate uno sull’altro. Alcuni perdevano copiosamente sangue che macchiava altri corpi, immobili, morti. Erano tutti giovanissimi, il più vecchio non aveva nemmeno 50 anni, il più giovane appena maggiorenne. Erano stati fucilati come rappresaglia. Per qualche motivo difensivo non ho ricordato questa scena fino alle riprese nel 1969 del mio film I Cannibali.

Giornalista Hai visto il Trailer del Film di Liliana Cavani che verrà presentato alla Prossima Mostra del Cinema di Venezia?

Protagonista: No. Non ancora

Giornalista Prende il cellulare e fa partire il Trailer/Teaser Lo fa guardare alla protagonista.

Fine Scena

Episodio Ottavo – S01E08

Una Curatrice di una Galleria d'Arte. La Protagonista.

Siamo, di nuovo, in una piccola stanza di un Hotel economico. Bussano alla porta. La Protagonista apre la porta.

Protagonista: Sì? Buongiorno

Curatrice: Posso entrare?

Protagonista: Prego

Curatrice entra e si siede dove può.

Curatrice: Sono settimane che sto cercando di incontrarla. Ho bisogno di parlarle. Sono una Curatrice di una Galleria d'Arte mediatica. E sono in contatto con una Galleria d'Arte di New York. Questa Galleria sta preparando una Mostra delle sue fotografie di giovani uomini e donne suicidi. Che come lei sa sono conosciute online con il termine “Stimmate”... Una Mostra intitolata “Le Stimmate di Chiara”

Protagonista: Le fotografie che faccio hanno un valore personale individuale. Per le singole persone che le vedono. Non hanno senso e significato in una Mostra. E non sono fotografie “mie” Non ne ho il possesso o la proprietà. Sono foto che io mi sento di dover fare e che condivido online. Una sorta di sepoltura visiva per proletari e sottoproletari mediatici. E' un atto di disobbedienza morale sociale e politica. Un atto di Fede e di Giustizia. Nient'altro. Quindi mi spiace ma non so come aiutarti.

Fine Scena

Episodio Nono – S01E09

Ancora da scrivere. In fase di elaborazione. Valutare come far finire la Serie.

Fine Scena

USO PERSONALE Bozza di Sceneggiatura per MiniSerie Autore: Giorgio Viali Bozza: 11 Aprile 2023