Cursed Diaries

gdr

Inizia Aprile 2023 e il Vecchio Carnevale Blogghereccio parla del gatto!

Animale affascinante il gatto e spesso associato a tutta una serie di storie e mitologie. Il gatto è noto per essere agile, silenzioso e un feroce predatore nonostante la sua piccola statura.

Le streghe spesso sono accompagnate da un gatto (solitamente nero) e tante storie circolano su questa relazione, sia che il gatto venga visto come un malefico famiglio o che la strega si trasformi in un gatto per passare inosservata.

I gatti sono animali che cacciano in solitaria ma nonostante le dispute territoriali questi animali a volte formano delle vere e proprie colonie. A Roma c’è infatti la famosa Colonia Felina di Torre Argentina dove tra i resti di un edificio dell'antica Roma repubblicana si possono vedere gatti girare e rilassarsi al sole. Chissà se alcuni di quei gatti sono in realtà discendenti di altri gatti che vivevano in quel periodo e giravano per le stesse strade?

In Cina poi c’è una leggenda legata allo zodiaco, sembra infatti che l’Imperatore di Giada avesse convocato tutti i più importanti animali al suo cospetto per dividere la volta celeste tra di loro. Tra tutti gli animali convocati i più intelligenti erano il gatto e il topo, ma purtroppo non sapevano nuotare e non potevano attraversare il fiume, per questo convinsero il bufalo a farli salire sulla sua groppa. A metà percorso il topo spinse il gatto nel fiume, il quale annegò e si pensa sia per questo che i gatti caccino i topi. Al posto del gatto nello zodiaco cinese infatti c’è la lepre/coniglio. In Vietnam invece il gatto ha mantenuto il suo posto nello zodiaco ed è visto come un animale porta fortuna e di compagnia, oltre ad avere sicuramente le sue leggende.

Inserisco anche un piccolo riferimento a un manga e anime che amo fortemente Aria di Kozue Amano ambientato in una Neo Venezia su un altro pianeta, un’ambientazione davvero ricca e particolare che mischia il fascino della Serenissima a un legame fantastico con ad esempio i gatti. Nel corso della storia la protagonista avrà tante situazioni particolari riguardanti i gatti e in effetti nella città sono considerati con tanto riguardo, specialmente quelli con gli occhi blu, perché si pensa che siano intelligenti e dotati di poteri magici. Anche se a Neo Venezia il vero pezzo grosso tra i gatti è Cait Sith!

Se non conoscete il Vecchio Carnevale Blogghereccio vi consiglio di leggere il bando dove troverete anche tutte le raccolte dei mesi passati, in cui tante persone come me hanno pubblicato avventure, dungeon, oggetti, personaggi o riflessioni sul gioco di ruolo. Nel caso decideste di partecipare al tema di questo mese, inviatemi il link all’articolo sul vostro blog nel gruppo telegram dedicato, così potrò leggerlo e poi pubblicarlo nella raccolta a fine mese.

Non vedo l’ora di leggere tantissimi articoli interessanti!

#VecchioCarnevaleBlogghereccio #GDR

Vecchio Carnevale BloggereccioMarzo 2023 Dietro lo schermo

In questo mese il Vecchio Carnevale Bloggereccio propone come tema Le Luci e ho deciso di aggiungere un altro pezzo a questa ambientazione che ho chiamato Città delle Meraviglie.

Chi sono i lampionai

Nella Città delle Meraviglie tutte le persone indossano una maschera e tutte le persone conoscono una maschera fatta di luce, quella dei lampionai. I lampionai sono un gruppo professionale creato per accendere e spegnere i lampioni della città. Chiunque penserebbe che accendere e spegnere i lampioni sia un lavoro facile e che non necessiti di una specifica professionalità, ma chi dice ciò non sa cosa striscia tra le vie di una città come questa quando l'oscurità fa' da padrona. La Città delle Meraviglie è un crocevia di diverse realtà, di luoghi e tempi che si incontrano e di magia, nel buio tante creature terrificanti possono approfittarsi delle ignare persone che camminano per le strade. Un altro compito dei lampionai è eliminare le minacce notturne, per poter accendere i lampioni o spegnerli queste persone devono muoversi al crepuscolo, un momento della giornata in cui è estremamente pericoloso girare per la città e affrontare qualsiasi bestia si trovino davanti, ma una volta che i lampioni sono accesi questi diffondono una luce magica che scaccia ogni pericolo.

Oggetti dei lampionai

È importante notare che questi due oggetti sono pensati per essere utilizzati assieme.

  • La maschera del lampionaio: una maschera luminosa senza decori che copra tutto il viso. Se si è in possesso dell'asta del lampionaio la maschera permette di vedere nella totale oscurità, la sua luce protegge il portatore il quale può condividere parte di quella luce connettendola a un qualche oggetto che possa bruciare, in questo modo la protezione si estende a un'area e l'energia della maschera si affievolisce. La maschera riottiene la sua piena energia al tramonto successivo.

  • L'asta del lampionaio: questa asta è leggermente ricurva e può avere due accessori, uno è uno stoppino che porta la luce al lampione mentre l'altro è un cappuccio che serve a spegnere il lampione. Con l'asta il lampionaio può trasferire la luce della sua maschera e volendo può anche darle la forma di una lama, trasformando così l'asta in una falce che può distruggere ogni creatura anche quelle incorporee come fantasmi o ombre animate.

Conclusione

Come sempre con questo articolo spero di avervi dato del materiale interessante da utilizzare nelle vostre sessioni, o almeno uno spunto per guardare alle luci dei lampioni in maniera diversa. Se desiderate scrivermi potete trovarmi su Instagram @juliacursed.

#VecchioCarnevaleBloggereccio #GDR #CittaDelleMeraviglie

Finito il mese di Gennaio mi ritrovo a farvi l'elenco dei contributi per il Vecchio Carnevale Blogghereccio.

Avevo scelto come tema il e non sono stata delusa, diversi blog hanno partecipato a questo tema creando meccaniche, pezzi di ambientazione e lasciando riflessioni interessanti.

Di seguito trovate tutti gli articoli di questo mese:

Ringrazio ancora tutte le persone che hanno partecipato e spero in futuro di potervi ispirare con altri temi interessanti.

#VecchioCarnevaleBlogghereccio #GDR

Siamo a Gennaio 2023 e il Vecchio Carnevale Blogghereccio parla del ! Quante varietà di tè conoscete? Sapete che ognuna ha un suo tempo di infusione specifico? Perfino la temperatura dell’acqua deve essere a una specifica temperatura! Il tè ha così tanti colori e sapori da poter affascinare qualunque palato e accompagnare qualsiasi dolcetto o snack.

In Cina e Giappone esistono delle vere e proprie cerimonie dedicate alla preparazione del tè piene di gesti e accortezze su come poi versarlo e presentarlo agli altri. In Marocco ad esempio il tè si versa dall’alto, in modo che prenda aria e si raffreddi leggermente, in Malesia e Cina hanno anche una danza legata a questo gesto. In Inghilterra vi è l’abitudine di versare latte nel tè, da noi spesso viene aggiunto del succo di limone, invece sulle vette dell’Himalaya le persone al tè solitamente aggiungono del burro di yak.

Se si inizia a studiare la storia di questa bevanda si scoprono tante e tante vicende più o meno terribili. Commerci e colonizzazione hanno portato il tè ovunque nel mondo e ogni paese lo ha fatto suo in un certo modo. Guerre sono state combattute per il tè, è famosa la rivolta del tè a Boston così come le guerre commerciali tra Inghilterra e Cina. Il tè è stata per tanto tempo una delle merci più preziose, una varietà particolare di tè può valere moltissimo, quanto un tesoro. Una persona che sappia preparare il tè alla perfezione può essere il più prezioso dei servitori o un’eccellente funzionaria diplomatica. Sorseggiare del tè può essere un momento di riflessione personale, oppure un’occasione sociale per spettegolare sulle ultime novità.

So bene di aver scelto un tema davvero particolare, spero possa ispirarvi nel creare articoli interessanti da condividere con me e tutto il web. Se non conoscete il Vecchio Carnevale Blogghereccio vi consiglio di leggere il bando dove troverete anche tutte le raccolte dei mesi passati, in cui tante persone come me hanno pubblicato avventure, dungeon, oggetti, personaggi o riflessioni sul gioco di ruolo. Nel caso decideste di partecipare al tema di questo mese, inviatemi il link all’articolo sul vostro blog nel gruppo telegram dedicato, così potrò leggerlo e poi pubblicarlo nella raccolta a fine mese.

Spero di leggere tanti articoli interessanti e vi auguro Buon Anno!

#VecchioCarnevaleBlogghereccio #GDR

Vecchio Carnevale BloggereccioNovembre 2022 Gilda dei Ruolatori

In questo mese il Vecchio Carnevale Bloggereccio propone come tema Le Biblioteche e ho deciso di cogliere l'occasione al volo per iniziare a scrivere qualcosa riguardo un'ambientazione che ho in mente da un po', la Città delle Meraviglie. Non ho mai definito molto di questa città, solo che in generale si ispira a quell'immaginario legato a Venezia e al suo Carnevale. Tutti gli abitanti di Città delle Meraviglie indossano maschere e le maschere rappresentano la loro persona. Le maschere possono avere decori, simboli o colori legati a una famiglia, o a una professione, così come accessori che fanno capire lo status della persona che la indossa. Ovviamente dato che Città delle Meraviglie è immensa e ci si può trovare davvero tutto, una delle sue biblioteche deve essere davvero eccezionale e unica. Ho pensato dunque alla Biblioteca delle Voci e assieme alla descrizione dell'edificio vi propongo anche uno spunto di avventura che potreste usare nelle vostre sessioni.

Biblioteca delle Voci

Percorrendo via dell'Angelo o vicolo della Morte si arriva a una piazza quadrata al cui centro svetta una splendida fontana, l'acqua zampilla dalle trombe di tanti angeli con ali piumate e non che indossano maschere d'oro senza volto. Proprio di fronte alla fine delle due strade c'è una splendida basilica rivestita di marmi bianchi e neri che con disposizioni attente creano prospettive disarmanti rendendo la basilica più grande o profonda di quello che è in realtà. Sul lato destro della piazza parte un lungo viale con cipressi che conduce al cimitero monumentale, di cui si possono scorgere le alte mura in lontananza. Il cancello del cimitero è di metallo nero decorato da cani da caccia e si chiude solo di notte.

Sul lato sinistro della piazza si trova la Biblioteca delle Voci un edificio che un tempo era una chiesa, divenuta sconsacrata è stata poi ristrutturata perché diventasse un luogo di sapere. Appena si entra si possono trovare due piani con stanze, salette o proprio divanetti “all'aperto” in cui persone scelte appositamente chiamate Voci leggono libri alle persone. Chiunque desideri ascoltare un libro invece di leggerlo può venire qui, ed è possibile richiedere un libro specifico o portarne uno da fuori; in questo secondo caso però i responsabili della biblioteca dovranno approvarli prima, è importante salvaguardare la salute delle Voci evitando testi maledetti. È possibile sentire sempre almeno dei sussurri in questo luogo, alcune sale sono perfettamente insonorizzate ma durante le letture pubbliche è possibile sentire da ogni luogo della biblioteca la lettura, perché le grandi volte amplificano il suono in maniera sublime.

Naturalmente la biblioteca ha una cripta che è stata ampliata nel corso dei secoli e ora accoglie l'Archivio, cioè i teschi delle Voci che hanno servito nella biblioteca stessa. Nell'Archivio c'è sempre silenzio, non bisogna parlare perché le parole attivano i teschi e se non ci si vuol ritrovare in mezzo a una cacofonia di suoni è necessario restare in silenzio. La creazione dei teschi delle Voci è una cerimonia sacra e segreta, officiata da necromanti esperti con la presenza di funzionari della biblioteca.

Non tutte le persone possono diventare Voci, è necessario avere una voce interessante e coinvolgente che sappia dare vita ai personaggi nelle storie e tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore. Essere inseriti dopo la morte nell'Archivio è considerato un grande onore, perché con la magia la propria voce viene preservata e chi visita la biblioteca può prenotare un teschio e ascoltare ogni libro che abbia letto in vita per gli altri, come se lo stesse leggendo in quel momento. Divenire parte dell'Archivio significa non essere dimenticati. Nella biblioteca ci sono sale pubbliche in cui chiunque può ascoltare, si può prenotare il tempo con una delle Voci per una seduta di lettura. Ogni Voce deve prestare un certo numero di ore di servizio in lettura pubblica alla settimana, la biblioteca non è un negozio è a disposizione di chiunque gratuitamente. A sostenere la biblioteca infatti sono le donazioni e anche se nessuno lo dice, quelle donazioni ogni tanto concedono qualche piccolo favoritismo.

Spunto di avventura

La Voce Aisha Le Grand è morta; ella è stata avvelenata da qualcuno che l'ha punta con un ago imbevuto di Sangue Nero, un veleno molto potente. Quel giorno la Voce Aisha aveva avuto diversi clienti, così come un gruppo di persone a cui aveva letto libri. Chiedendo come fosse la Voce Aisha a chi la conosceva, tutte le persone diranno che lei era una ragazza gentile e timida, ma la timidezza spariva quando leggeva perché si faceva prendere completamente dalla storia.

“La Voce Aisha aveva una voce soave e meravigliosa che sapeva commuoverti, come se riuscisse a toccarti direttamente il cuore con le parole.” Così la ricorda la Voce Priora Estelle.

  • Il Commissario Masci è incaricato delle indagini, è un tipo che parla poco e preferisce ascoltare, ha il viso sempre corrucciato come se fosse sempre dubbioso. Lui sa che la famiglia Le Grand è molto potente e che la Biblioteca delle Voci è un'istituzione molto importante per la popolazione, per cui trovare questo assassino è importantissimo. Non solo, il commissario sa anche che verrà assillato da tutte le parti per avere notizie.

  • Il Senatore Alphonse Le Grand fa pressioni per sapere cosa sia successo a sua figlia, c'è la possibilità che qualcuno l'abbia uccisa per minacciarlo. È ricco, potente e in piena campagna elettorale, ha molti nemici e allo stesso tempo avrebbe voluto far sposare la Voce Aisha con Frederick Sauer il figlio di un importante mercante.

  • La Matrona Violetta è una delle più famose attrici della città, probabilmente la più famosa, ogni spettacolo teatrale in cui recita fa il tutto esaurito e a detta degli spettatori è memorabile. La Matrona Violetta aveva come consuetudine di venire una volta a settimana alla biblioteca per ascoltare libri e chiedeva sempre che fosse la Voce Aisha a leggerle pagando profumatamente, se lei non era disponibile attendeva anche diverse ore solo per poter avere il suo turno. Girano voci che la Matrona Violetta e la Voce Aisha si incontrassero anche fuori dalla biblioteca, forse la Voce Aisha ha in qualche modo ferito la Matrona ed ella ispirandosi a una delle tante opere che ha interpretato ha deciso di vendicarsi.

  • Un Uccellino rosso spesso portava fiori alla Voce Aisha, veniva ad ascoltarla quando leggeva nelle sale pubbliche. Ogni tanto la Voce Aisha leggeva a questa persona in privato, libri in Infinitus una lingua arcana quasi perduta che solo lei tra tutte le Voci conosceva. Gli Uccellini sono una gilda di persone povere che senza farsi notare raccolgono informazioni e le rivendono al miglior offerente, allo stesso modo se si vuole che una informazione anche falsa venga diffusa in tutta la città, questa è la gilda che bisogna chiamare. È possible che quell'Uccellino portasse doni alla Voce Aisha perché ne fosse innamorato, ma può darsi anche che nei loro incontri privati i due si scambiassero informazioni pericolose parlando in Infinitus, così che praticamente nessuno potesse capirli.

Conclusione

Con questo articolo spero di avervi dato del materiale interessante da utilizzare nelle vostre sessioni, o almeno un'idea di biblioteca non proprio scontata. Se desiderate scrivermi potete trovarmi su Instagram @juliacursed.

#VecchioCarnevaleBlogghereccio #GDR #CittaDelleMeraviglie

Ieri sera abbiamo iniziato la creazione dei personaggi e devo dire che è proseguita in maniera molto più scorrevole rispetto all'altro gruppo, chiaramente il fatto che Daniele e Angelica avessero già letto il gioco e fatto alcune sessioni ha aiutato molto.

Il lavoro di creazione non è finito ma abbiamo stabilito alcune cose.

Angelica è Eleonora una Neuropsicologa che studia esperienze di premorte appartenente al clan Tremere. Angelica ha accolto la mia richiesta di avere almeno uno dei due personaggi protagonisti come membro del clan Tremere, in modo da collegarla a Ilse Biermann il personaggio secondario che sta letteralmente facendo richiesta di cittadinanza al Principe. La sire di Eleonora si chiama Eva ed è una Tremere tradizionalista, che difende gli antichi costumi del clan e che forse sa o forse non sa che la sua infante è ancora innamorata persa di lei. Cosa studi in questo momento Eva non è stato specificato, ma ce la siamo immaginata con l'aspetto dell'attrice Lana Parilla, quindi mi immagino che abbia avuto un qualche genitore o nonno italiano. Il profilo predatore di Eleonora è Sirena e sicuramente una volta ultimato di compilare la scheda avrò diverse domande per Angelica riguardo Eleonora e l'amante rifiutato / nemico che il profilo predatore le ha dato.

Daniele invece è Silvan Vinters un Attore di teatro sperimentale che tra le varie cose è proprietario del teatro Elles Teātris dove si svolgono spettacoli teatrali bizzarri, macabri, orrorifici. Ovviamente non c'è nessuna infrazione della masquerade, è solo un ritrovo abituale di amanti delle storie tragiche e terrificanti; a volte la gente ha l'onore di poter vedere sul palco Silvan, ma non capita così spesso per cui quando decide di farlo c'è sempre una grande folla ad assistere. Silvan è un Lasombra infante di Lavinia Ziemele sulla quale ancora non ho fatto molte domande, ma ne ho diverse.
Il profilo predatore di Silvan è Regina della scena e questo forse potrebbe creargli qualche problema con la masquerade, soprattutto perché i cittadini umani di Riga non è che vedano proprio di buon occhio questo teatro che sembra un po' un ritrovo forse satanico e i suoi fan possono diventare incredibilmente insistenti.

Entrambi i personaggi hanno discipline che permettono loro di vedere fantasmi o percepire cose invisibili, è chiaramente una coterie molto legata allo studio dell'occulto e all'indagine paranormale. La prossima volta andremo a definire nello specifico la coterie e, seguendo quello che era l'incipit che avevo dato di cronaca, ho buttato lì l'idea che sia proprio la loro coterie che ha ricevuto dal Principe il compito di indagare sul tomo che Ilse ha portato in dono, e di confutare anche la storia di lei in modo da capire se è una persona di cui ci si può fidare o no.

Entrambi i sire dei personaggi sono membri del Principato e chiaramente ho necessità di definire loro come personaggi in modo da poterli giocare in maniera sensata, allo stesso tempo dovrò vedere come si incastreranno nella rete di relazioni e nella struttura politica del Principato.

Anche le figure chiave del Principato vanno identificate, è possibile che in una delle altre capitali baltiche ci sia un dominio Ecata, ma è ancora da definire, dipenderà da come andremo a costruire anche sui vari svantaggi che i pg avranno.

#LaProfanazioneDiRiga #Vampiri #VampiriLaMasqueradeV5 #GDR

Desidero condividere con voi quello che sto preparando per la seconda cronaca di Vampiri la Masquerade V5.

Io sarò anche qui la Narratrice della cronaca, come scritto in precedenza dovrò gestire il mondo di gioco, prendendo il nostro mondo e rendendolo pieno di ombre e oscurità; inoltre dovrò giocare i personaggi secondari rendendoli reali e mostruosi ognuno a modo suo.

A giocare con me ci sono Ivano Scoppetta, Nikitas Thlimmenos e Simone Micucci. Il 27 Settembre ci siamo sentiti in videochiamata per fare la sessione 0, cioè iniziare la creazione dei personaggi, creare la mappa relazionale e finalizzare un po' il contesto della città in cui i personaggi vivono.

Da qualche tempo avevamo già iniziato a sentirci in chat tra di noi per capire un po' che cosa ci piacerebbe giocare e vorrei intanto riportare in forma scritta quello che è emerso dal nostro primo incontro. Ovviamente come avevo previsto non abbiamo concluso la creazione dei personaggi, perché la creazione dei personaggi di Vampiri la Masquerade V5 è davvero lunga e i miei giocatori hanno scelto di seguire la procedura guidata sul manuale che fa mettere punti attributo, abilità ecc... un po' alla volta.

Alla fine della creazione personaggi e pitch iniziale farò un resoconto dettagliato cercando di dare anche un overview dei vari protagonisti, ho notato che come spesso accade mentre i giocatori mettono i vari pallini sulla scheda si parla e si finisce per cambiare idea sul concept.

Abbiamo deciso di giocare in un pezzo di Manila dove la baraccopoli si attacca a un quartiere molto ricco, rendendo più evidente la disparità economica e sociale tra gli esseri umani. La coterie vive nella baraccopoli ed è staccata dal vicino principato camarillico che domina la parte ricca della città.

Io ho scritto questo in chat, per condividere quello che mi si stava formando in testa e dare ai giocatori uno spunto da cui partire a discutere su cosa giocare:

«Città: Manila – Filippine In uno dei quartieri della città vi è un dominio vampirico piuttosto attivo e composto da gente ricchissima e altolocata, sono un'elité ed essendo un'elité desiderano il meglio. Alcuni di loro magari non hanno scelta, altri hanno solo gusti difficili, fatto sta che c'è una branca del Sistema Circolatorio che fornisce sangue a questo dominio. Ultimamente è difficile trovare sangue di una certa risonanza, sembra che buona parte delle persone che capitino nella rete da caccia siano troppo disperate per essere utilizzate. C'è a chi piace questo tipo di sapore, ma questa scarsità di varietà nel menù sta facendo male agli affari. Fortemente consigliate come tipi di coterie “Banda zannuta” o “Squadra da caccia”.»

I giocatori hanno chiesto di poter creare una coterie di vampiri che non partissero come delle persone del tutto orribili, ma che stiano cercando di fare del bene almeno nel loro dominio, io sto cercando di assisterli nelle scelte tematiche e pratiche di abilità e altre parti del personaggio. Ovviamente avendo io il ruolo di Narratrice sarò anche la persona che chiamerà i tiri di dado quando li riterrò necessari e sempre io devo preoccuparmi di mantenere una certa linea tematica e di tono della cronaca, quindi i giocatori nel fare le loro scelte sulla scheda si rivolgono molto a me per capire se ha senso mettere certe abilità o no per sapere se stanno sprecando punti o se davvero servono.

Fare una discussione continua e in gruppo sulla creazione del dominio e dei personaggi è importantissimo, i giocatori devono potersi coordinare nel creare una coterie coerente, che funzioni e che a loro piaccia. Allo stesso tempo io come Narratrice ho bisogno di fare domande ai giocatori, del tipo che la scelta di un clan rispetto a un altro non è qualcosa di puramente estetico e relegato a dei pallini sulla scheda, ogni clan genera un certo tipo di fiction, i png potrebbero reagire diversamente trovandosi davanti un Brujah o un Ventrue, indipendentemente da che parte della città questi provenga.

Sicuramente uno dei temi della cronaca sarà la lotta di classe. Un parallelo della lotta al potere che schiaccia i più deboli e poveri tra gli umani e la lotta a un dominio camarillico giovane fatto di ricchi finanzieri, politici e potenti da parte di anarchici poveri e criminali.

Mi è stato chiesto se ho intenzione di inserire la Seconda Inquisizione in gioco, ho detto che anche se non la volessi inserire direttamente è comunque presente, ed è la ragione per cui i vampiri si comportano in maniera diversa rispetto a prima. Penso che deciderò alla fine della creazione dei personaggi e della coterie se renderla più presente direttamente nella cronaca o no, non voglio rischiare di mettere troppe fazioni in gioco e rischiare di andare fuori tema.

#LeDueFacceDiManila #Vampiri #VampiriLaMasqueradeV5 #GDR

Desidero condividere con voi quello che sto preparando per una delle due cronache di Vampiri la Masquerade V5 che inizierò a giocare a breve.

Io sarò la Narratrice della cronaca, dovrò gestire il mondo di gioco, prendendo il nostro mondo e rendendolo pieno di ombre e oscurità; inoltre dovrò giocare i personaggi secondari rendendoli reali e mostruosi ognuno a modo suo.

A giocare con me ci saranno Daniele Di Rubbo e Angelica Pesaresi. Il 29 Settembre faremo una videochiamata per iniziare la creazione dei personaggi e della mappa relazionale. Prevedo che saranno necessari almeno due incontri per finalizzare sia i personaggi che tutti gli altri dettagli, dopodiché inizieremo a giocare. Ritengo che la creazione condivisa iniziale sia fondamentale farla assieme in modo da parlare apertamente anche delle tematiche da affrontare e come affrontarle, la creazione dei personaggi in Vampiri delinea fortemente il modo in cui la cronaca si svolgerà e come i vari temi entreranno in gioco per cui preferisco farla bene prendendo tutto il tempo necessario.

Su proposta di Daniele e accettata poi da tutto il gruppo la nostra cronaca si svolgerà a Riga la capitale della Lettonia, una città con una storia davvero affascinante e una posizione geografica molto particolare. Ho apprezzato questa scelta perché volevo deviare dalle solite scelte tipo: Londra, Parigi, Chicago, New York, ecc... Avevo bisogno di una città che mi desse materiale da leggere, un folclore diverso e un ambiente sociale diverso in modo da avere idee nuove su cui lavorare.

La realtà 

Riga è stata sottoposta a diversi domini che hanno letteralmente cancellato pezzi interi della cultura lettone; dal cristianesimo, al dominio russo e anche quello nazista, tra censure, roghi, ghetti e anche un campo di concentramento la città è stata più volte cambiata e ferita. Nei primi anni 2000 però la Lettonia ha avuto una crescita economica spaventosa e per questo fu nominata come una delle Tigri del Baltico, crescita che purtroppo con la crisi del 2009 si è drasticamente arrestata, ma nonostante tutto il paese ha retto meglio di altri al tracollo. Ad oggi la popolazione lettone continua ad avere grosse percentuali di russi, ucraini e altre etnie al suo interno così come varie religioni tra cui una riscoperta di antichi culti pagani.

“La Romuva è una religione pagana politeistica che sostiene la sacralità della natura come anche la venerazione degli antenati. Nella teologia romuvana le essenze spirituali si identificano con i teoremi che organizzano armoniosamente la natura. Gli aderenti ritengono che l'anima di coloro che muoiono continui ad esistere nell'aldilà e stia insieme alla famiglia vivente e ai discendenti. Mentre la Dievturiba sostiene l'unione con il tutto, dopo la morte, i romuvani enfatizzano maggiormente l'idea di una vita in una dimensione di luce.” (Wikipedia)

Ambientazione 

Il Principato camarillico di Riga è stato istituito verso il 1998 assieme a quelli vicini di Klaipeda e Tallin, strappando queste terre al Sabbat che negli anni ha permesso le peggori atrocità. Le Tigri del Baltico hanno così iniziato una crescita economica senza precedenti, diventando dei domini floridi e sicuri. Non ci sono mai stati Anziani a Riga, nessun vampiro così antico è mai stato interessato a controllare queste città e anche in tempi più recenti ci hanno provato, era ormai troppo tardi, la chiamata verso Est ha eliminato ogni pericolo di pretesa da parte di questi antichi vampiri. Le Tigri del Baltico sono domini giovani, creati da giovani, che desiderano una Camarilla nuova.

Incipit di Cronaca

Un paio di settimane fa' si è svolta l'ultima riunione del Principato di Riga e in quell'occasione si è presentata Ilse Biermann (forse clan Tremere) lettone ebrea con ascendenza tedesca, la quale ha chiesto di potersi stabilire nuovamente a Riga dopo tanti anni. Per mostrare la sua buona fede e dimostrare di poter essere un membro valido per il Principato, Ilse ha donato al Principe un libro che fu scritto da Nikolajs uno dei precedenti vescovi sabbatici di Riga, il quale illustra antichi culti pagani e rituali che sembra permettano di contattare entità oltre il Velo o addirittura la possibilità di tornare umani. Non è chiaro se questi rituali siano qualcosa di serio, ma di certo le conoscenze contenute nel libro, a livello culturale, per il popolo lettone sono importantissime, visto che il cristianesimo prima e i russi poi hanno cercato di cancellare ogni traccia di Romuva e Dievturiba.  I membri del Principato che sono legati all'occulto stanno studiando il tomo e altri iniziano a chiedersi come mai questa donna avesse un libro simile e perché abbia deciso di tornare a Riga.

#LaProfanazioneDiRiga #Vampiri #VampiriLaMasqueradeV5 #GDR

Vecchio Carnevale BloggereccioSettembre 2022 Omnia Incommoda, Certitudo Nulla

Il tema di questo Settembre è Guerra, un tema che può risultare molto semplice da applicare ai giochi di ruolo; ma in realtà non è così scontato. Ho sperimentato nel tempo diversi giochi che trattavano il tema della guerra, in maniera più o meno approfondita, andando a sviscerare parti diverse di questo concetto.

Si sa che i giochi di ruolo possono essere molto tattici e a volte permettono di creare battaglie campali, in cui però non sempre la parte narrativa ha spazio, anzi spesso capita che in quei frangenti ci si concentri di più sulle scelte tattiche, sul muovere miniature o sull'usare questo o quell'incantesimo piuttosto che prendersi un momento per descrivere in maniera epica cosa succede. Un altro fattore che viene spesso portato alla luce è che nella guerra ci sono alcune figure che risultano trionfali, eroi ed eroine che combattono per chi non può farlo e invece di guidare eserciti combattono la guerra cercando magari un'arma segreta e antica, o creando alleanze come succede ad esempio nel videogioco Dragon Age Origins.

Desidero spendere due parole su alcuni giochi che ho giocato e che a mio parere trattano la guerra, l'evento guerra, in modi non comuni o scontati.

Se penso a un gioco che parla di guerra penso a Shahida di Ron Edwards, un libro che è prima un saggio sulla guerra civile libanese e poi un gioco di ruolo da sessione singola. Ho giocato Shahida solo una volta e me ne pento perché penso che sia un gioco molto interessante, non mi spaventa affrontare giochi di ruolo che trattano tematiche forti e questo di certo lo è perché c'è un personaggio protagonista che è il Testimone, qualcuno che è in Libano proprio durante la guerra, qualcuno che vive lì con la sua famiglia e la prima cosa che si definisce della giocata è proprio l'albero genealogico della famiglia del Testimone. Le persone in quell'albero saranno vittime della guerra, in modi diversi, cambieranno, moriranno e il Testimone vedrà tutto questo. Una persona giocherà il testimone, mentre gli altri ruoli gireranno tra gli altri giocatori, è un gioco con tanti GM e un PG. È devastante vedere come una famiglia viene fatta a pezzi dalla guerra, è un punto di vista davvero inusuale per un gioco di ruolo e per questo penso che Shahida sia ancora un gioco di ruolo unico.

Se penso a un gioco che parla di guerra penso a La Guardia di Anna Kreider un pbta dove i personaggi dei giocatori sono donne o persone nono binarie arruolate per questo gruppo di elité che deve combattere contro una forza sovrannaturale soverchiante. La Guardia parla di lutto e ranghi serrati, del perdere sempre vite mentre si combatte e di come questo affligga il morale e le convinzioni di chi è al fronte. Non si gioca la battaglia, si giocano i momenti tra una schermaglia e l'altra, momenti difficili in cui rancori, pregiudizi e brutte emozioni possono generare caos. Ho giocato solo una sessione a questo gioco e meriterebbe una campagna per poterlo esplorare per bene.

Se penso a un gioco che parla di guerra penso a Montsegur 1244 di Frederik J. Jensen un gioco di ruolo che parla di vita durante un assedio. Montsegur cadrà, verrà conquistata dalle forze papali e tutti i personaggi saranno costretti a scegliere se rinnegare o no la loro fede, il catarismo, solo uno di loro può fuggire nella notte e almeno uno di loro deve bruciare sul rogo. La premessa del gioco è chiarissima, non c'è spazio per azioni eroiche fantasy, si è rinchiusi nella fortezza sotto assedio e durante la sessione i personaggi potranno interagire e cambiare, perdere o guadagnare la fede. Normalmente si pensa che una premessa così forte e chiara renderebbe il gioco banale e noioso ogni volta che viene giocato, ma non è così. È anche uno dei pochi giochi che ho che parla di fede oltre che di guerra in maniera esplicita.

Voglio fare alcune menzioni speciali perché sono giochi che sono legati al tema della guerra ma la “usano” per parlare di altro:

  • L'amore al tempo della guerra di Mario Bolzoni e Luca Veluttini è un gioco davvero profondo e drammatico, due persone che si amano sono divise da un conflitto e possono comunicare solo attraverso lettere. Entrambi gli amanti affrontano delle difficoltà e non sempre le condivideranno nelle loro lettere, alla fine del gioco si vedrà se resteranno assieme, se si ameranno ancora o se il ricordo della persona che amavano è alla fine solo un ricordo.

  • Stonewall 1969 – Una storia di guerra di Stefano Burchi è un gioco che parla di come il Pride è nato, cioè, di come la rivolta dello Stonewall negli anni '60 abbia generato un orgoglio e un desiderio di riscatto tali da creare una parata annuale per celebrare il semplice voler esistere senza subire soprusi. Il movimento lgbtqia+ è ciò che è oggi perché ci sono state storie brutte, guerre come quella dello Stonewall ed è giusto ricordarlo.

Avrei voluto spendere due parole anche su Night Witches e Grey Ranks di Jason Morningstar ma non avendoli ancora giocati non so bene che dire, per cui mi fermo qui e spero che questa piccola carrellata di giochi vi abbia incuriosito su quanto un tema come la guerra possa generare spunti 0di discussione davvero diversi.

#VecchioCarnevaleBloggereccio #GDR