Giorgio Viali - Regia Sceneggiatura

Archivio – Bozze, Sceneggiature, Sceneggiatura, Soggetti, Cinema, Fotografia

CORSO BASE Bozza Idea per Sceneggiatura – Per un “Prodotto” commerciale “italiano” di Intrattenimento Di Giorgio Viali – 2 Luglio 2020

“CORSO BASE”

Sinossi: Una giovane ragazza, dopo la morte del padre, organizza un Corso di Autostop. In un'epoca di Social Media e interazioni virtuali e digitali scopre che relazioni e interazioni concrete e reali possono avere un senso. Incontra una donna giornalista un po' delusa dalla vita con cui stringe amicizia. E poi... inaugura il suo Corso Base di Autostop.

Sceneggiatura:

Un Cimitero. Film si apre con un Funerale. Una giovane ragazza riceve le condoglianze da parenti e amici. Piange. Voce fuori campo della ragazza. “Mio padre se ne è andato! E adesso sono sola. Sono sola. Come un cane. Non siamo sempre andati d'accordo con mio padre. Che per gran parte della sua vita che ha fatto? Non ha fatto... che dire... niente. Niente di niente. L'unica cosa di cui andava fiero... che rimpiangeva... erano viaggi che aveva fatto in gioventù. Perlopiù in autostop. Poi il vuoto. Il nulla”. Una vita passata forse a nascondersi...

L'azione sfuma

La ragazza è in un semplice appartamento. Sta riempiendo una serie di scatoloni di varie forme con cose del padre. Da portare in discarica. Vestiti buttati dentro in fretta. Scarpe. Vecchie fotografie del padre nei suoi viaggi. Riceve una telefonata da un'amica.

“Ci vediamo alle nove. Stasera. Mangiamo qualcosa insieme”

Una semplice ristorante pizzeria. Le due amiche sedute. Bevono una birra e mangiano qualcosa. “Dove andiamo quest'anno?” “Metà luglio? O aspettiamo inizio settembre?”

“No! “ Mi sa che quest'anno passo...! Voglio metter via i soldi per l'auto...”

“Ma per viaggiare non servono i soldi... Non diceva sempre così... tuo padre? Si può viaggiare in autostop... Anche se non si usa più Nessuno lo fa più...”

“Sei divertente. Spassosa. Saresti stata la figlia perfetta per mio padre. Tu hai mai viaggiato in autostop? Una volta in vita tua? Una?”

“Posso imparare! Non penso sia poi una cosa che non si possa imparare...”

“Certo ! Per il tuo compleanno ti regalo un Corso su Come fare l'Autostop! Così impari”

“A che mi serve un corso? Sei tu l'esperta ! Tuo padre ti ha portato in viaggio con lui in autostop quando avevi... quanti anni avevi?”

“Non me lo ricordare.... Avevo 5 o 6 anni. E' stata una delle poche volte che ho fatto autostop. Ed è stata una cosa così imbarazzante. Mi ha segnato per tutta la vita. Grazie che me l'hai ricordato”.

“In un'epoca in cui nessuno fa più autostop... sei una persona con competenze ed esperienza... Merce rara... Potresti insegnare tu... Come fare l'autostop... Corso Base e Corso Avanzato...”

Descrizione due personaggi: La protagonista è una ragazza (25/26 anni). Un bel viso. Capelli lunghi. Veste in modo anonimo ma ricercato. Ha un lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento in un qualche centro commerciale. L'amica della protagonista ha più o meno la stessa età (25/26 anni). Veste anche lei in modo curato. Capelli scuri anche lei. Taglio capelli: caschetto. Potrebbero essere sorelle.

Due mesi dopo

L'incontro. Nella ricerca di una qualche donna che abbia viaggiato molto in autostop... la nostra protagonista “insegue” e poi incontra una giornalista (una donna che ha circa 50 anni) disillusa e apatica. Tra le due nasce una bella amicizia.

Descrizione della Giornalista: Una donna sui 50 anni. Un po' trasandata. Vive sola. Non ha famiglia o figli. Un po' acida. Con tanta esperienza di viaggi e di lavori.

Un mese dopo Una saletta convegni anonima di un Hotel Una stanza allestita con sedie per una cinquantina di persone. Sono presenti e sedute una quindicina di persone. Tutte donne.

Fuori della saletta. Un tavolino dove cui si accredita con le nostre due protagoniste. “Ci sono tutte Questa ha telefonato che non può venire Hanno tutte versato la quota Possiamo cominciare” Raccolgono le cose... Le due protagoniste entrano in sala. Si siedono sul tavolo riservato ai relatori. Già seduta al tavola la Giornalista. Provano il microfono.

“Mi sentite tutte? E' troppo alto? Troppo basso? il Volume?”

“Benvenute. Questa è l'unica lezione teorica del Corso. Come da programma questa lezione sarà di un'ora circa. Le altre 5 lezioni del corso saranno, come sicuramente saprete, delle lezioni pratiche. Sono state diverse le richieste che abbiamo avuto di iscrizione. Ma abbiamo deciso di non fare un Corso troppo affollato Le partecipanti al corso sono quindici. Una è assente”.

“Spero abbiate avuto tutte il tempo di leggere il materiale che vi è stato inviato...”

“Rivediamo comunque alcune cose... Le cose che si devono sapere. Le cose da cui partire”.

Lascio la parola alla nostra Ospite

“Autostop vuol dire essenzialmente aspettare. Aspettare e aspettare. A volte si è fortunate e si trova un passaggio velocemente a volte l'attesa è infinita.”

“E' importante sape scegliere con attenzione il luogo dove fare l'autostop. Vi ricordo che in Italia non si può fare l'autostop in autostrada. In altri paesi europei è possibile”.

“Scegliere il posto è importante. Deve essere un posto trafficato. Dove passano molte auto. E bisogna mettersi in una posizione in cui sia agevole per le auto fermarsi senza avere problemi o creare problemi alle auto che le seguono”.

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CORSO BASE Bozza Idea per Sceneggiatura – Cinema di Intrattenimento Di Giorgio Viali – 2 Luglio 2020

“CORSO BASE”

ARCHIVIO – IDEA PER SCENEGGIATURA – 2013 GIORGIO VIALI

CONTROCINEMA Spunti per una Sceneggiatura – Bozza di Sceneggiatura Progetto Cinema – Lido di Venezia – Mostra del Cinema di Giorgio Viali – Novembre 2013

SINOSSI

La Direttrice della Mostra del Cinema di Venezia viene sequestrata da un gruppo di Rivoluzionarie dell'immagine. Un Gruppo di sole Donne. In un mondo collassato dentro una Crisi Definitiva e Completa, partita dalla Grecia ed estesasi velocemente, non ci sono più Poteri, Autorità, Monete condivise. Le immagini sono diventate, incredibilmente, unica valuta accettata e unica moneta di scambio. La Direttrice della Mostra, sequestrata in un piccolo appartamento del Lido di Venezia, viene sottoposta ad un interrogatorio quotidiano. E ogni giorno viene allestito un nuovo Set Cinematografico all'interno del quale la Direttrice deve interagire. Gli attivisti ne ricavano quotidianamente delle immagini o dei filmati con i quali si autofinanziano.

Quando L'Immagine diventa Realtà.

Non ci sono più Monete valide. Le Immagini sono diventate l'unica moneta di scambio.

Contro il Sistema Cinema Omologato della Mostra del Cinema di Venezia

Contro il Sistema dei Festival dei Cinema che hanno distrutto il Cinema indipendente

Contro ogni Forma di Gerarchia dentro il Mondo delle Immagini

Contro il Cinema Commerciale e Mainstream

Per un Cinema , Rivoluzionario e Libero

L'immagine è Donna. Solo le Donne hanno il diritto di Produrre Immagini. Qualsiasi immagine prodotta dagli Uomini deve essere distrutta. Gli uomini possono essere solo Oggetto delle Immagini. Agli Uomini deve essere tolta la facoltà di produrre immagini, dopo l'uso improprio che ne hanno fatto per decenni.

Alcuni Fotografi e Cineasti maschi sono stati giustiziati, altri lo saranno.

SCENEGGIATURA

PROVA DEL SEQUESTRO

Tre donne ripassano compiti e consegne per il Rapimento della Direttrice della Mostra del Cinema di Venezia Provano e riprovano come muoversi e come agire. Non hanno armi. Una di loro ha solo il compito di filmare il rapimento.

SCENA DEL RAPIMENTO

La Direttrice viene bloccata e spinta a salire su un motoscafo.

SCENA DELLA PRIGIONIA

La Direttrice sola in una stanza. Un letto semplice Luce che arriva dall'alto.

SCENA DELL'INTERROGATORIO

Un'attivista con una maschera di una attrice parla con la Direttrice Le spiega il motivo del sequestro. La informa che ogni giorno dovrà essere la protagonista di fotografie o riprese video. In questo modo il gruppo intende autofinanziarsi e far conoscere la propria causa.

SCENA RIUNIONE ATTIVISTE Da scrivere

SCENA PRIMO SET CINEMA Da scrivere

SCENA SECONDO SET CINEMA Da scrivere

SCENA TERZO SET CINEMA Da scrivere

SCENA LIBERAZIONE DELLA DIRETTIRCE La Direttrice viene rilasciata. La Mostra del Cinema può iniziare regolarmente.

CONTROCINEMA Spunti per una Sceneggiatura – Bozza di Sceneggiatura Progetto Cinema – Lido di Venezia – Mostra del Cinema di Giorgio Viali – Novembre 2013

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Spunti per un VideoRacconto di Giorgio Viali 9 febbraio 2020

Allegra si svegliava sempre presto la mattina. E mentre si preparava una tazza di te si metteva al portatile. La mattina e la sera erano i momenti in cui arrivavano le richieste. Di fotografi o videomaker che la contattavano. Aveva sempre pensato come “ingiustamente” si mettesse in evidenza e si raccontasse il lavoro dei fotografi, registi e casting director nel selezionare una modella o un'attrice. Nessuno sembrava prendere in considerazione il “lavoro” di una modella e/o attrice nel selezionare i progetti che le venivano proposti. Una specie di casting inverso. Un compito impegnativo e difficile. Non si trattava di scegliere un viso, un volto (un'anima). Ma di vagliare il lavoro di fotografi e videomaker per capire se avessero qualcosa da dire, qualcosa da raccontare, qualcosa che valesse la pena. Se avessero uno stile. Una loro visione del mondo. Una loro estetica visiva. Il suo “lavoro” aveva ormai una sequenza di operazioni definita. Collaudata. Metteva intanto da parte tutti i lavori e le proposte di lavori commerciali e retribuiti. Certo non li scartava. Ma li metteva intanto da una parte. Poi iniziava il suo vero lavoro. Delle altre proposte andava con cura a vedere i lavori, le foto, i video dei fotografi e videomaker che l'avevano contattata. Le proposte non erano tante. Ma erano quotidiane e continue. E il lavoro di guardare i loro lavori era impegnativo e non semplice.

Come capire se vale la pena lavorare o collaborare con un fotografo o un videomaker/regista? Come scegliere un fotografo o un videomaker? Cosa deve avere? Come deve essere il suo Sguardo? Con quanta passione e/o intensità racconta o riprende o costruisce o destruttura la realtà per costruire finzione? Oltre alla passione e all'intensità ha la capacità di guardare con distacco e imparzialità? Senza che il suo sguardo si faccia prendere nel gioco di realtà e finzione? Sa guardare il Viso, il Volto di una Modella o di un Modello? Sa innamorarsene perdutamente e sa mettere in evidenza la bellezza di quel viso/volto? I suoi lavori sono socialmedia indipendenti? I suoi lavori possono risaltare anche sui Social Media? Quanto è importante per quel fotografo/videomaker un Viso o un Corpo? Le fotografie e i video di quel fotografo/videomaker sono resistenti al tempo? Guardano lontano o hanno il fiato corto? E la domanda conclusiva e finale: Dopo quello che ho visto... Voglio lavorare con questo Fotografo/Videomaker? Lo voglio?

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La Fotografia dovrebbe essere sovversiva, rivoluzionaria, salvifica e mistica. Come l'Arte. Come il Cinema. O la Danza.

Di: Giorgio Viali 1 febbraio 2020

La Fotografia è (ancora) una forma d'Arte Sociale. La Fotografia è (ancora) per lo più analogica. Come il Cinema. Nel senso che prevede delle Relazioni. Relazioni o MicroRelazioni. L'incontro di Persone. Di uno Sguardo e di un Volto. Di desideri. Aspirazioni. Sogni. Velleità, a volte. Secondi fini, altre volte.

Il Corpo è inutile. Senza un Volto, un Corpo è completamente insignificante. E l'esposizione, oggi, di molti Corpi è solo un segno di una ricerca, del bisogno, di qualcos'altro. Di una profonda insoddisfazione.

L'Arte, e anche la Fotografia, inscena situazioni di Relazioni alterate. Non usuali e confortevoli. Non consuete. La Fotografia (come l'Arte) cerca e vive di performance che prevedano Relazioni (visive e desideranti) alterate.

L'uomo (inteso come genere) cerca da sempre Relazioni. Non si soddisfa di Relazioni occasionali. Le Relazioni occasionali non lo soddisfano. E cerca Relazioni sincere, profonde, assolute. Per lo più dunque non relazioni usuali. Relazioni, queste ultime, che già conosce e non lo soddisfano. Cerca e vuole Relazioni anomale, sovversive, estreme, alterate e non paritarie. Vuole sperimentarle.

Nel Cinema, nella Danza.... nella Pornografia.... sì anche nella Pornografia (per quelli/e che la guardano) che cosa si cerca? Si cerca fondamentalmente delle (possibili) Relazioni. Siamo curiosi di sperimentare Relazioni non usuali. Cerchiamo Relazioni che si possano definire Assolute. Coinvolgenti. Totali e totalizzanti. Non necessariamente fisiche.

La Fotografia che cos'è? E' l'incontro di due persone. E' una Relazione. Una MircroRelazione. In cui le Regole Sociali possono o devono venir messe in discussione. Già semplicemente il permettere a qualcuno di fissarci e di guardarci con intensità è una violazione delle regole del sentire comune....

E.... One Is Not Enough Uno scatto non è sufficiente Un solo incontro non è sufficiente Una sola performance non è sufficiente

La Fotografia cos'é? Un incontro intimo sostenuto sul filo di uno sguardo. Parole di Friedl vom Gröller, nata Bondy, ma nota con il cognome di Kubelka. Nei miei film, nei miei set fotografici, non controllo tutto, creo delle situazioni e lascio che le cose accadano. Come mi piace dire: “Give chance a chance”

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Fotografia, Introspezione, Misticismo e Chirurgia Estetica... Di Giorgio Viali 3 ottobre 2019

Per Modelle, aspiranti Modelle e Attrici, Attori, Performer, Ballerine e Danzatori

La Fotografia (e il Cinema) hanno profondamente e intimamente a che fare con l'introspezione e il Misticismo. Guardare la Bellezza è qualcosa di profondamente Sacro e Mistico. Osare guardare con intensità la Bellezza è concesso solo a pazzi temerari Mistici. Persone che credono profondamente. Che desiderano. Che cercano. La Bellezza è qualcosa (come il Sacro) con cui non si può giocare. Pena la perdita della propria Anima e del proprio Sguardo. Pena la capacità di desiderare e vivere. Pena l'Inferno.

Posare (e Recitare e/o Ballare) è qualcosa che ha che fare profondamente e intimamente con l'introspezione e il misticismo. Non è un lavorare esternamente. Non è un confrontarsi con il fotografo o con un pubblioco o con chi ti guarda. E' scendere nella profondità della propria anima e guardarsi e accettarsi e scoprirsi. E non si può barare. Pena la perdita della propria Anima e del proprio Aspetto. Pena la capacità di desiderare e vivere. Pena l'inferno.

Quante ragazze oggi si sentono inadeguate ! Si sentono brutte. Inguardabili. O semplicemente difettose o difettate o incomplete e imperfette. Sfortunate. Amareggiate. Sconfitte. Abbandonate. Ferite... Ragazze molto belle che non vogliono essere fotografate perchè... Perchè... pensano di non essere belle. Di non essere adeguate. O che pensano di non essere abbastanza Belle perchè si confrontano con modelle che hanno scommesso solo sul loro aspetto esteriore. Quante ragazze desiderano intensamente e profondamente di avere un altro aspetto. Quante ragazze desiderano un altro Naso o delle Tette più grandi o un Culo più sodo. Che cosa non venderebbero per non avere la cellulite o le smagliature? La propria anima non la venderebbero... solo perchè (forse) l'hanno già venduta.

Non nascondiamoci dietro ipocrisie. La Bellezza fisica Paga ! Scommettere sul Corpo è semplice e sicuro. Essersi rifatti Naso, Seno, Culo e Zigomi è stato per molte un investimento proficuo e redditivo. O lo sarà. Paga, ha Pagato o... Pagherà

Ma... Non è tanto il fatto che si è dovuto rinunciare a qualcosa. Non è tanto il fatto che si è venduta (probabilmente) la propria anima. E' che si continuerà ad essere insoddisfatte e inadeguate... Ferite, Lacerate... Si continuerà a scommettere su qualcosa che non sazia... che non disseta... che non scalda... che non batte... E il Corpo (oggi) non è più percepito come Sacro. Ma preservare una capacità di introspezione e di “misticismo” è qualcosa che bisogna assolutamente considerare e valutare.

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Fotografia, Progetti e MicroRelazioni Di Giorgio Viali 25 marzo 2019

Incontrare modelle, attrici e attori, ragazze immagine per delle foto/video di prova è una grande opportunità. L'incontro ha come obiettivo quello di instaurare con queste persone delle collaborazioni che durino nel tempo e delle relazioni che portino a una collaborazione progettuale ed esecutiva che possa crescere. Ha un senso se ottiene questo risultato.

E' un fallimento invece quando tutto si conclude dopo il primo incontro.

Può voler dire che l'approccio che si è usato non è stato apprezzato. Può voler dire che i risultati ottenuti non sono stati soddisfacenti. Può voler dire che non si è riusciti a trasmettere l'importanza di una collaborazione che possa svilupparsi. Può voler dire che non siamo stati apprezzati come persona. Può voler dire che non siamo stati apprezzati nella nostra capacità di ideatori di contenuti, o realizzatori di visioni. In tutti questi casi (e altri), quale sia il motivo, si è fallito.

Ho miseramente fallito. Molte volte.

Certo poi ci sono elementi che possono rallentare o escludere collaborazioni. Come la distanza. Che è un elemento che pesa in modo considerevole. Ed il tempo, che molti e molte, hanno sempre contato e limitato.

In questi ultimi mesi mi sono concentrato su nuovi incontri. Alcuni si sono conclusi dopo il primo incontro. Altri sono proseguiti.

Ed ora mi accorgo che, non tanto le aspettative, quanto le richieste delle persone con cui mi sono rivisto mi chiedono di definire dei progetti, delle visioni. Non tanto delle strategie. Ma degli ambiti visivi in cui la collaborazione possa svilupparsi.

Personalissime Fotografie Personalissime Questo progetto è semplice e minimale. E impegnativo. Si tratta di lavorare su quelle che io chiamo “aperture” Aperture emotive e personali. Vuol dire permettere al fotografo di guardarti. Vuol dire permettere al fotografo di vederti. Come sei. Emotivamente e caratterialmente. Nei tuoi punti di forza e nelle tue debolezze. (Queste “aperture” non hanno niente a che vedere con il nudo. Sicuramente con il Corpo). Il set di lavoro può essere minimo e non è un elemento importante. I risultati visivi e di immagini possono sembrare ripetitivi. Ma non lo sono. Ed è richiesto un percorso di conoscenza anche interiore e personale che la modella fa.

Instagrammabili Fotografie #Instagrammabile #InstaFotografo

E' un ambito di possibile crescita professionale e di esperienza che non escludo e che perseguo. Molte persone, modelle e ragazze immagini, possono voler sperimentare delle collaborazioni che abbiano come obiettivo la produzione di foto da postare su Instagram. Ognuna con delle strategie personali diverse. Con la disponibilità di non comparire come produttore della foto. Quindi rimanendo nell'ombra. Molti utenti seguono le persone su instagram e vogliono vedere il loro punto di vista. Vogliono seguire quella persona. Non un fotografo che le ha fotografate. Anche in questo caso il percorso che si intraprende ha una finalità chiara: che può essere quella semplice di aumentare i follower oppure quella di sviluppare un profilo alternativo che metta in evidenza le differenze piuttosto che le analogie.

#FotoPerformance Fotografia di Performance

Si definisce con la modella o l'attrice o l'attore una Location. Si definisce (insieme) una storia e un background personale del soggetto che si interpreta. Ci si trova nella location e si riprende (non solo si documenta) la performance. Può trattarsi di un luogo pubblico o semipubblico. O di un luogo disabitato. E la storia può essere concordata. Può essere ideata dalla performer. Può essere ideata dal fotografo e accettata dalla modella o attrice.

La galleria di immagini che ne risulta assume un significato diverso rispetto al “semplice” ritratto. L'esecuzione ha degli elementi “disturbanti” che possono essere la presenza di un pubblico o di passanti.

E' adatta a modelle o attrici che vogliono sviluppare esperienze anche recitative e performative. E può aver un senso fare anche delle riprese video della performance.

FragiliFinzioni Corpi Parole e Finzioni – (Tutti Fragili) Questa categoria ha a che vedere con il video. E con la Parola. E gioca sulla e con la Finzione. Si chiede alla modella o all'attrice o attore di parlare di se. Di raccontarsi.

Ma di farlo in modo “protetto”.

L'attore o attrice fingerà di parlare di una terza persona. (La protagonista di un libro, la protagonista di uno spettacolo teatrale o cinematografico, la protagonista di una sceneggiatura) E parlando e raccontando com'è questo personaggio parlerà invece di sè stessa. E mescolerà finzione e realtà. Metterà in campo elementi che hanno segnato la sua vita (intima e personale) con elementi di finzione e di immaginazione personali. Il risultato è avvincente. Sia per chi si espone sia per chi guarda e assiste.

Singole Plurali

Tutte le precedenti categorie sono state prese in considerazione prevedendo la presenza di una sola modella o attrice o attore. Progettate per una sola attrice/attore o modella. Progettate per un solo fotografo o videomaker.

Tutte le categorie descritte Personalissime, #Instagrammabile #FotoPerformance e FragiliFinzioni possono diventare esperienze che coinvolgono una seconda persona. E questo cambia radicalmente le relazioni che si creano, le modalità operative e i risultati visivi che si ottengono.

Conclusioni

Le modalità di collaborazione quindi possono essere varie. C'è la disponibilità a lavorare anche su proposte e progetti pensati da terze persone o proposte e progetti pensati direttamente dalle modelle o attrici e attori. Come c'è la disponibilità a lavorare a progetti più complessi recitativi e performativi “collettivi”

Automatismi

Questa modalità e tipica del primo incontro. Si mettono in atto pose riprese da stereotipi visivi. Non ci si conosce. Non ci si fida. Non si conosce l'ambito in cui muoversi. E per il fotografo: non si conosce la disponibilità della modella. In questo caso ci si rifugia in modalità visive e operative durante il set che sono stereotipate e protettive per entrambi i soggetti. L'ho inserita come categoria in questa sezione. Ma in realtà riguarda il primo o il secondo incontro.

Poi ci sono Foto di Danza o Architettura. Ma per questi ambiti valgono metodi e approcci diversi.

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Cambiano i Media Ma una Modella e/o Attrice sempre lo stesso deve saper fare. Di Giorgio Viali 12 febbraio 2019

Qualcuno/a ha pensato di proporsi come Modella e/o Attrice nel passaggio da Media lenti e primitivi (come Teatro, Cinema o TV) a Media più veloci (Social Media e Instagram). Contando su uno spaesamento collettivo o su una perdita provvisoria di punti di riferimento. Le Visioni poi si sedimentano e rimane solo quello che ha sostanza, peso specifico, personalità.

Ovvero: Cambiano i Media ma se una Modella e/o Attrice sa posare o recitare ed ha qualcosa da dire lo si vede. E nel Mondo delle Immagini (che sia il Cinema o Instagram) contano sempre e solo le Stesse Cose!

Cosa differenzia le Immagini che Modelle/Attrici/Influencer postano su Instagram?

Tre Tipi di Immagine: – Immagini Fisiche – Immagini di Relazione – Immagine Corporee

  • Immagini “Fisiche” Immagini in cui la Modella si mette in posa per se stessa. La Modella si ritrae spesso allo specchio per un controllo, per verificare com'è il proprio fisico. Il proprio Corpo o il proprio Viso. La finalità dell'immagine è avere conferma o aumentare la propria autostima. L'Immagine sembra rispondere ad una domanda tipo: “Ho fatto un buon lavoro di alimentazione e/o di sport e allenamento con il mio Corpo e Viso?” “Il Filler che ho fatto (alle labbra, zigomi...) valorizza effettivamente il mio Viso” Sono immagini che non sembrano avere altra finalità da quella di un controllo del proprio aspetto. Le chiamo Immagine “Fisiche” perchè non c'è altro che il Fisico. ImmagineFisica (semplice) Poi: Immagini “Fisiche” (Mediate) Immagini in cui la Modella stà interagendo con qualcuno (che la sta fotografando o riprendendo). Una terza persona. Le Pose spesso sono eccessive e lo scopo è quello di mettere in evidenza la Bellezza del proprio Corpo e Viso per lo Spettatore di turno. Sono identiche alle precedenti #ImmaginiFicihe solo che in questo caso sono rivolte e finalizzate ad uno Sguardo esterno singolo. Il Fotografo di turno. La Modella tende in questo caso ad assumere pose innaturali o pose “da Modella”. La finalità di queste Foto è di avere un riscontro esterno alla Bellezza del proprio Corpo e Viso. “Guardami che Bella che sono” “Guarda che bel Corpo che ho” “Guarda che bel Viso che ho” C'è ancora in qualche modo solo una finalità legata ad una verifica e alla conferma che altri possono dare. E ad una sorta di riconoscimento “professionale”. ImmagineFisica (mediata)

  • Immagini di Relazione Immagini di Passaggio Immagini in cui la Modella/Attrice inizia un percorso di Ricerca sul proprio Sguardo/Viso e sul proprio Corpo. Possono essere immagini autoprodotte o immagini ottenute da uno Sguardo Esterno e Terzo. La Modella si affida alle richieste del Fotografo. O si concentra su un possibile risultato artistico. Si fida ed esegue quello che le viene chiesto o cerca (in autonomia) delle pose personali e significative. Percepite. Si differenziano dalle precedenti Immagini perchè c'è la scelta della Modella di fidarsi dello Sguardo di un Terzo o di fare un percorso di Ricerca. Non c'è più la finalità di una Conferma e di un Riconoscimento. C'è la consapevolezza di un Corpo e di un Viso. E la disponibilità ad un percorso di ricerca ImmagineDiRelazione

  • Immagine “Corporee” Immagini in cui la Modella/Attrice, abbandonata ogni ricerca di conferme e riconoscimento, si relaziona con il proprio Corpo e Viso in modo autentico, immediato e profondo. Si riconosce “vulnerabile” e fragile. E permette ad uno sguardo esterno (che non è più solo quello del Fotografo o di un singolo) di vedere i propri limiti, difetti, paure e desideri. C'è insomma la scelta di condividere con altri una parte profonda di sè. Una parte significativa della propria intimità. ImmagineCorporea

Ci sono poi Immagini Corporee che hanno a che fare con il Desiderio. Che partono da una dimistichezza personale con il Desiderio e il Piacere. Con la capacità della Modella e/o Attrice di vivere o aver vissuto esperienze legate al Desiderio e al Piacere. Da cui la consapevolezza, la scelta e la capacità di confrontarsi apertamente anche con il Desiderio altrui. ImmagineCorporea ImmagineDesiderio

Esercizio da fare come verifica: Ogni volta che guardate un'immagine su instagram provate a chiedervi se è un' ImmagineFisica o un' ImmagineDiRelazione o un' ImmagineCorporea La risposta arriva di solito immediatamente

  • Immagini Mistiche Altra categoria di Immagini. Ne parlerò altrove.

Archivio Testi Giorgio Viali 24 luglio 2018

Seno, Naso, Labbra, Capelli, Orecchie, Mento, Zigomi Di Giorgio Viali 24 luglio 2018

Cosa cerca un Fotografo/a, un'Azienda o un'Agenzia in una Modella? Cerca spesso qualità eterogenee e non coerenti e/o definite.

Guardano un Viso, un Corpo e si domandano: Questo Viso, questo Corpo ha dei Punti di Forza? Ha qualcosa di (visivamente) significativo? Avere dei punti di forza è importante. Il più delle volte è un dono. Altre volte, soprattutto per il Fisico, è il risultato di impegno e esercizio. L'importante è avere almeno un Punto di Forza!

I possibili Punti di Forza riguardano: il Viso, gli Occhi, la Pelle, il Fisico, le Gambe. La Pelle? Sì la Pelle del Viso o del Corpo.

Non si guardano e non si considerano Punti di Forza: i Capelli, le Labbra, il Naso, il Seno. Ripeto: Capelli, Naso, Labbra, Orecchie, Mento, Zigomi, Seno NON sono dei Punti di Forza di per sè!

Degli Occhi Grandi sono un grande Punto di Forza. La Forma del Viso è un altro grande Punto di Forza. Una Pelle del Viso senza imperfezioni è un altro grande Punto di Forza. Un Fisico Tonico e delle Gambe Lunghe sono un altro Punto di Forza.

Siamo partiti inevitabilmente dagli aspetti immediati e fisici. Chi ha un Bel Fisico ha un Punto di Forza Completo. Il Viso e gli Occhi richiedono altre Qualità!

Definiamo ora alcuni aspetti del Carattere (Visivo) della Modella. Definiamo quello che lo Sguardo della Modella deve far intravedere.

Gli aggettivi che troverete sono eterogenei! “Una Modella deve possedere: Semplicità, Leggerezza, Grazia, Innocenza, Incoscienza” oppure “Una Modella deve possedere: Profondità, Sensibilità, Altruismo, Generosità...”

Tutti aggettivi che si avvicinano, che percepiscono, ma ancora non centrano il punto. La Pubblicità, la Moda, la Fotografia cercano uno Sguardo che abbia una Sincera Fiducia nella Vita. Una inconsapevole, innocente, immotivata e semplice Fiducia nella Vita. Questo cercano e vogliono. Avere Questo Sguardo è avere qualcosa di estremamente prezioso.

Social Media e Punti di Forza di una Modella. Facebook è il Mondo dei Visi. Dei Primi Piani. Se avete un Bel Viso e Occhi significativi “esponeteli” su Facebook. Instagram è il Mondo mainstream delle Figure intere. Dei Corpi. Se avete un bel Fisico “esponetelo” su Instagram.

Se si è persa, o non si possiede, questa semplice e innata Fiducia nella Vita non tutto è perduto.

Per il Lavoro su: Astrazione nel Cinema e nella Fotografia Casting Cinema Fotografia Modella Attrice Fotomodella Casting

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Fotografia Cinema – Viso e Sguardo – Breve Guida per Modelle, Attrici (e Ballerine) di Giorgio Viali 4 maggio 2018

Breve Guida di Base: Tre Tipi di Sguardi Ci sono tre tipi di Sguardi che usualmente sono richiesti. A una Modella, Fotomodella e Attrice (e/o a una Ballerina)

Sguardo di Interazione #SguardoEsterno La Modella/Attrice interagisce con il Fotografo (o la Videocamera) o con altre persone sul set. Ha uno sguardo rivolto all'esterno e interattivo. C'è in corso un'interazione tra chi guarda e chi viene guardato. Lo si percepisce e lo si vede poi nella foto o nel video. E' lo sguardo che tutti sono in grado di usare spontaneamente.

Sguardo introspettivo #SguardoInterno La Modella/Attrice non interagisce con il Fotografo (o la Videocamera). La Modella/Attrice entra in sè stessa. Pensa e riflette. Come fosse da sola. Se richiesto riesce anche all'interno di sè stessa a visitare aspetti personali di insicurezza o debolezza che la rendono vulnerabile e aperta. Questo sguardo non è immediato. E' di grande resa

Sguardo Assente #SguardoAssente Alla Modella/Attrice può venir chiesto di essere completamente assente a sè stessa e al mondo esterno. La Modella/Attrice deve fare il vuoto dentro sè stessa. Svuotarsi completamente di emozioni e passioni. Tanto da risultare assente anche nella foto o nel video.

A una Modella/Attrice si suggerisce di respirare con la bocca. In modo da non tenere la bocca stretta e chiusa. Respirando con la bocca, la bocca sarà costretta a rimanere leggermente aperta.

Quando si chiede ad una Modella/Attrice di guardare in un certo punto non le si chiede uno Sguardo immobile e innaturale. Le si chiede di fissare un punto ma di gestire il proprio sguardo in modo che non risulti immobile. La Modella/Attrice deve tenere lo sguardo ma mentalmente immaginare che ci sia qualcuno con cui interagisce nel punto guardato. O immaginare che in quel punto stia succedendo qualcosa. Quindi modificare l'intensità dello sguardo.

In un mondo visivo dove non ci sono che Visi e Sguardi. Primi e primissimi piani. Dove prima del Corpo c'è e impera il Viso e lo Sguardo di una Modella Attrice è importante e fondamentale saper gestire il proprio Sguardo.

Fotografia Cinema – Viso e Sguardo – Breve Guida per Modelle, Attrici (e Ballerine) di Giorgio Viali 4 maggio 2018

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Una Guida per le Modelle Titolo: Come scegliere il Fotografo di Giorgio Viali 29 novembre 2017

Questa Guida per Modelle non si occupa di lavori commerciali o artistici retribuiti. La Guida si occupa delle occasioni che si presentano ad una Modella di lavorare con un Fotografo su progetti personali o artistici o di promozione che non hanno una retribuzione o solo un rimborso spese.

Primo consiglio per le Modelle: Spendete del tempo per informarvi sul Fotografo. “Non ho tempo per farlo!” “Sono troppo impegnata per guardare come un fotografo lavora” Trovate il tempo! (Scritto in minuscolo ma come se fosse scritto in maiuscolo) Questo non vuol dire guardare il profilo facebook del fotografo e contare quanti amici e che amici ha. Vuol dire guardare i suoi lavori.

Non avete idea di quanto tempo passo a guardare i profili delle Modelle e Attrici prima di contattarne qualcuna.

Come valutare un Fotografo?

Inutile dire che NON valgono criteri generici come l'ètà, gli anni di esperienza, l'attrezzatura fotografica, la grandezza dello Studio, la collaborazione con riviste e magazine, la bellezza del sito web del Fotografo, etc etc...

Ecco gli Elementi per valutare e scegliere un Fotografo: (In ordine alfabetico e forse di importanza)

Astrazione Nell'ottica di “costruire” un'immagine che abbia una “durata” nel tempo l'astrazione è una capacità del fotografo che si manifesta nella sua capacità di scegliere una scenografia astratta, un outfit “astratto” e uno sguardo anche questo astratto. Scegliere elementi che non siano legati visivamente a gusti e tendenze attuali e temporanei. Per far in modo che risalti e duri nel tempo uno sguardo (del fotografo e della modella) che astragga da elementi temporali e gusti legati al momento.

Consistenza Il Fotografo deve avere la capacità di realizzare non una singola fotografia ma una Serie di fotografie. Sullo stesso tema, con lo stesso stile, fotografie “omogenee”. Valutate che il fotografo non esibisca solo singole fotografie ma abbia realizzato e sia in grado di realizzare Gallerie di Fotografie che siano coerenti e omogenee. Gallerie di immagini che abbiano un senso, una consistenza e una coerenza in quanto molteplicità di fotografie.

Misticismo/Ossessione Un Fotografo è un Mistico. L'immagine è l'unica cosa in cui crede. Se non è un Mistico deve essere Ossessionato dalle immagini. Odi et Amo. Valutate che il Fotografo sia un Mistico o sia Ossessionato dalle immagini. Altrimenti lasciate perdere.

Progettualità Ogni Fotografo deve avere capacità di progettualità. Deve aver realizzato ed essere in grado di realizzare dei progetti che abbiano una consistenza visiva “ideologica” e una durata nel tempo. Può non essere determinante sapere se i progetti li ha sempre realizzati completamente e li ha sempre portati a termine o no. Deve avere e dimostrare una capacità di progettualità nel mondo delle immagini.

Tecnica/Profondità Se avete delle competenze tecniche fotografiche dovreste anche essere in grado di valutare le competenze tecniche del fotografo. Indicativamente dovreste valutare se le immagini hanno una qualche profondità o se sono piatte. Se c'è una capacità di Sguardo che costruisca una profondità nelle foto o sfuocando gli elementi o rendendo visibile la profondità intrinseca nel soggetto e nel contesto.

Ultimo elemento (NON per tutte le Modelle e Fotomodelle)

Ricerca/Sperimentazione Se vi contatta un Fotografo e non ha ancora una idea precisa e definita di cosa vuole realizzare non scartatelo automaticamente. Non dategli del non professionale. Ogni Fotografo può lavorare con il pilota automatico inserito oppure può lavorare facendo Ricerca. Lavorare con un fotografo su un progetto di Ricerca Visiva può non essere facile. E non tutte le modelle sono in grado di gestire momenti vuoti e incerti. E spesso non è detto che si ottengano dei risultati brillanti e convincenti. Non escludete però di lavorare su progetti non definiti e di ricerca.

Ci sono fotografi famosi. In questo caso non c'è bisogno di una valutazione preliminare. Si cerca di definire una data e un luogo certi e si cerca di evitare domande e conversazioni lunghe e domande inutili. Siate semplici e funzionali nel decidere luogo, data e modalità.

Elementi “secondari” per valutare: – Se un fotografo “macchia” ogni sua foto con il suo nome e logo potrebbe non aver rispetto del proprio lavoro. Qualcuno ha detto che la grandezza del nome o logo che il fotografo lascia in ogni sua foto è direttamente proporzionale alla sua insicurezza e mancanza di stile e bravura.