Giorgio Viali - Regia Sceneggiatura

Archivio – Bozze, Sceneggiature, Sceneggiatura, Soggetti, Cinema, Fotografia

MediaMetroPoli – Basi per Sceneggiatura

MediaMetroPoli – Basi per Sceneggiatura Soggetto Distopico Di Giorgio Viali

MediaMetroPoli: agglomerato urbano Siamo in un mondo basato sulla produzione di immagini e video. Definito dai Social Media. Robot si occupano della produzione di beni, cibo e servizi. Ambientato in un immediato futuro. Siamo nell'anno: 2027

A MediaMetroPoli solo a poche persone, privilegiate, è concesso di incontrarsi, vedersi e toccarsi. Tutte le altre persone vivono in isolamento. Ognuna in uno spazio più o meno grande. Ma ognuno senza contatti con altre persone. La società si basa su relazioni definite dai Social Media. Gli Influencer possono permettersi incontri e divertimenti con altre persone. I VideoProletari invece non possono uscire di casa. Sono isolati e confinati nella propria abitazione. E devono produrre quotidianamente. News, Intrattenimento, Pornografia, Arte… I Video Proletari devono alimentare la Produzione dei Social Media con turni estenuanti e live di ore e ore. Oppure possono/devono sottomettersi a una scansione delle loro emozioni visive per qualche Società di Marketing.

Sinossi: La protagonista è una giovane VideoProletaria. La sua Lotta di Classe diventerà simbolo e motivo di speranza per milioni di VideoProletari di MediaMetroPoli. …

Riferimenti: Metropolis è un film muto del 1927 diretto da Fritz Lang. Nel 2026 un gruppo di ricchi industriali governa la città di Metropolis dai loro grattacieli e costringe al continuo lavoro la classe proletaria relegata nel sottosuolo cittadino… La casa di produzione UFA non badò a spese per la lavorazione assoldando 36.000 comparse.

MediaMetroPoli Sequel o Reboot o Remake di Metropolis di Fritz Lang.

Video, Lies and Sex – Spunto

Video, Lies and Sex – Titolo Provvisorio Spunti per una Sceneggiatura – Cinema Di Giorgio Viali – 11 Febbraio 2020

Protagonista è una giovane donna. Anafettiva. Lavora su interviste che hanno a che fare con la perversione. Con un'impostazione e uno sguardo indefinito, da ricercatrice. Pensato come una versione femminile di Sex, Lies and Videotape ambientata nel presente. Rielaborata e riscritta.

La Storia è stata scritta per un Progetto Low Budget. Gli ambienti in cui si svolge la Storia sono semplici e indefiniti. La Storia è stata scritta per un numero limitato di personaggi.

Scena di una intervista realizzata dalla Protagonista: Un primo piano allargato di un uomo di mezza età seduto su un divano o una comoda sedia. Viso rotondo. Non bello. Non particolarmente sveglio. Alcune luci illuminano l'uomo sul divano. Una stanza indefinita. Un muro indefinito alle spalle.

Uomo: Sono un pervertito. Tutti i maschi lo sono. Lo so. Ma io coltivo con devozione la mie perversioni. La pornografia è arte. Pura Arte. Non sempre e non tutta. Naturalmente…

Voce Femminile Fuori Campo: Quanto tempo passa, alla settimana, a guardare porno?

Uomo: Due, tre ore al giorno. Quindi direi minimo 15 ore alla settimana. Ma ci sono giorni in cui il tempo che dedico al Porno è molto di più.

Voce Femminile Fuori Campo: Mi racconti qualcosa che ha visto di recente e che le è rimasto impresso.

….

Video, Lies and Sex – Titolo Provvisorio Spunti per una Sceneggiatura – Cinema Di Giorgio Viali – 11 Febbraio 2020

Presente indistinto – Bozza

Presente indistinto – Titolo Provvisorio Bozza di Sceneggiatura – Mediometraggio – Cinema Di Giorgio Viali Prima Stesura – 11 Febbraio 2020

Sinossi: Un tempo indefinito nell'immediato presente. La protagonista è una Regista. Figlia di un Padre che ha avuto ed ha un ruolo carismatico nella politica. La Protagonista sta girando come regista una serie tv. Un prodotto commerciale che racconta di una giovane ragazza tra divertimento, alcool e sballo. La protagonista vive con difficoltà doversi muovere tra scelte professionali utili e necessarie e ideali profondi innestati nel suo dna dal Padre. Mentre sta girando un episodio della Serie Tv, riceve una lettera dal Padre…

La Storia è stata scritta per un Progetto Low Budget. Gli ambienti in cui si svolge la Storia sono semplici e indefiniti. La Storia è stata scritta per un numero limitato di personaggi. La Protagonista. La Produttrice. Il Padre. La giovane attrice protagonista della Serie Tv. Una giornalista/ospite.

La Protagonista ha una busta bianca tra le mani. La gira e la rigira. E’ seduta sul sedile posteriore di un taxi. Ha la busta in mano. Non la apre. Riceve un messaggio vocale sul cellulare. Lo ascolta. “Ciao… Volevo ricordarti della Riunione di oggi con la Produzione Alle 10 in sede Sicuramente non te ne sei dimenticata. Ma per scrupolo te lo ricordo”

Scena della Riunione La Regista e la Produttrice si incontrano. In uno studio semplice. La Riunione serve soltanto perchè la Produttrice vuole che le scene esplicite e la componente scandalistica della storia sia marcata e raccontata con più enfasi. Non è contenta del girato appena visionato. La Produttrice ricorda alla Regista di averla scelta tra tanti altri candidati alla regia… e di averla preferita anche a registi maschi… Le ricorda che si tratta di un prodotto commerciale. Che deve essere visto. Che deve vendere… La Regista ascolta. Nessuno avrebbe scommesso su di te… e lo sai bene perchè…

Scena dell'incontro tra la Regista e la Giovane Attrice. La regista deve comunicare all'attrice che ci saranno altre scene esplicite perchè la produzione le ha richieste. Dialogo aperto e confidenziale tra la Regista e la Giovane Attrice. C'è un'amicizia nascente e una stima sincera tra le due donne.

Scena della Lettera Sera. Casa della Regista. La protagonista apre il portatile. Cerca su Yuotube Apre un video: Suo Padre parla di politica e incita alla costruzione di un'alternativa. Indomito e profondo, e onesto e credente… La Regista, finito di guardare il video, chiude il portatile e apre e legge la lettera del Padre che ha ricevuto.

Cara Spero tu stia bene. E’ da un po’ che non ci sentiamo. Ma tu sai che ho sempre creduto in te. Ti ho sempre lasciata completamente libera di fare le tue scelte. Di scegliere come e quale posto nel mondo vuoi prenderti. Ti scrivo per chiederti un favore. Inizio mese prossimo arriverà a Roma una giornalista che vorrei tu ospitassi. E’ meglio che non si sappia che è a Roma. E’ solo di passaggio. Si fermerà uno… massimo due giorni. Sono certo che la ospiterai. Le darò il tuo indirizzo. Grazie Con affetto

Scena – Prima delle Riprese. La giovane Attrice è in una stanza con un truccatore. Arriva la Regista. Il truccatore esce. Parlano della scena esplicita che devono girare. Con dettagli. Domande e risposte. Poi escono dalla stanza insieme per andare a fare le riprese.

Scena dell'Arrivo della Giornalista/Ospite La Regista torna a casa. Nel corridoio fuori del suo appartamento la aspetta questa giovane donna. Minuta ed incerta. Imbarazzata e insicura. La Regista le chiede: “Fatto buon viaggio?” “Sì Grazie” “Immagino sarai stanca…?” “Hai mangiato?”

Mangiano qualcosa insieme. In un silenzio un po’ imbarazzato.

Scena notturna a casa della Regista. Notte profonda. Rumori di scassinamento della porta d'entrata. Una scena veloce e minima. Un piccolo gruppo di persone entra, immobilizza la Regista, preleva la Giornalista e la porta via. La Regista è sopresa e incredula… Si accorge che la Giornalista ha lasciato un'agenda sotto il cuscino del suo letto…

Scena di una Nuova Riunione tra la Produttrice e la Regista La Produttrice si congratula con la Regista per il lavoro fatto. Le riprese sono finite. Le serie sono quasi interamente montate. Le locandine digitali sono pronte. Visionano alcune scene da usare per il Trailer…

Scena: La Regista e la Giovane Attrice si ritrovano. Visionano delle riprese di un progetto indipendente che insieme hanno girato nei tempi morti delle riprese della Serie Tv. Discutono i dettagli delle prossime riprese che devono realizzare. La Regista ha in mano una lettera che sta per spedire al Padre. … … …

Questa Storia prende spunto da personaggi realmente esistenti e fatti concreti. Ma racconta fatti completamente inventati.

Presente indistinto – Titolo Provvisorio Bozza di Sceneggiatura – Mediometraggio – Cinema Di Giorgio Viali Prima Stesura – 11 Febbraio 2020

Soggetto – Bozza Sceneggiatura “Fiat Imago” – Bozza

Fiat Imago – Titolo Provvisorio Bozza di Sceneggiatura – Mediometraggio – Cinema Di Giorgio Viali Prima Stesura – 9 Febbraio 2020 “Fiat Imago Tua”

Sinossi: Siamo in un futuro indefinito molto vicino. Una giovane donna vive la sua vita in modo essenziale. Una sistemazione “monastica” underground. Un lavoro notturno semplice e senza responsabilità. Minime relazioni sociali. Ma la sua vita da cinque anni ruota intorno all'apparizione di alcune fotografie che hanno sconvolto e alterato il mondo mediatico. Queste fotografie (stampate) regalano delle visioni ad alcune persone che le guardano. Queste immagini sono diventate il centro dell'attenzione culturale, sociale o di fede di ristretti gruppi di persone nel Mondo. La vita apparentemente semplice della protagonista viene alterata dall'arrivo di una giovane modella/attrice. Che viene ospitata a casa della protagonista. Questa giovane modella/attrice ribelle sembra senza regole, senza convinzioni, senza alcun senso morale.

….

La Storia è stata scritta per un Progetto Low Budget. Gli ambienti in cui si svolge la Storia sono un semplice appartamento spartano e post-industriale. Corridoi di un grande condominio. Un grande garage dove la protagonista lavora. Ambienti urbani underground. La Storia è stata scritta per un numero limitato di personaggi. La Protagonista. Un Uomo. La Modella. Un ragazzo. Una ragazza. Una giovane donna.

Voce della Protagonista – Fuori Campo La protagonista di spalle.

Non è chiaro quale sia stata la prima fotografia ad apparire, e quando. Le opinioni al riguardo sono diverse. E hanno determinato posizioni e credenze radicalmente diverse. Due sono le posizioni che ad oggi si contrappongono. E divergono in modo sostanziale.

I realisti sostengono che le immagini dipendono da una mutazione genetica umana che ha definito delle capacità evolute di lettura e interpretazione delle immagini. I mistici sostengono invece che ci sia qualcosa dietro queste immagini. Un disegno salvifico.

Sono cinque anni da quando tutto questo è iniziato.

Ci sono poi gli scettici che pensano tutto sia semplicemente un'operazione astuta di marketing. Per non far finire l'era delle immagini stampate e di tutti i dispositivi di stampa. Altri pensano che sia semplicemente una nuova tecnologia di stampa aumentata ancora in fase di sviluppo.

Perchè le immagini di cui parliamo sono immagini stampate.

Lavoro sei notti su sette. Come guardiana. Ho un dispositivo che mi guida in un percorso di vigilanza. Lo seguo ed eseguo quello che il dispositivo mi chiede. E segnalo anomalie o intrusioni.

Il venerdì sera è la mia serata libera. Ed è l'unica sera in cui ho una qualche attività sociale reale. Ho un uomo. Che viene a trovarmi regolarmente da sei mesi. Mi scopa. Mi dice qualche parola gentile. Mi chiede se voglio uscire con lui per una cena. E poi se ne va. A volte mi racconta qualcosa della sua giornata o mi chiede se sono felice.

Sono una donna con un passato di dipendenze. Sono stata una fotografa. Ma da diversi anni non fotografo più.

Non appartengo a nessuna delle due fazioni. Ma sono riconosciuta e rispettata da entrambi come un'esperta indipendente della materia. Ho amici in entrambi le fazioni. Online sono conosciuta come SanctaImago.

In realtà le categorie a cui appartengono tutte queste persone sono due: Quelli che credono. Che agiscono disinteressatamente. Senza guadagni personali. Quelli che perseguono un loro personale scopo. Di prestigio o di guadagno concreto. Che agiscono in modo interessato.

Scene da Scrivere e Definire:

Vita della Protagonista come guardiana notturna.

Incontro della Protagonista con il “suo” Uomo.

Arrivo della Giovane Modella.

Vita regolata della Protagonista e Vita senza regole della Giovane Modella.

….

Fiat Imago – Titolo Provvisorio Bozza di Sceneggiatura – Mediometraggio – Cinema Di Giorgio Viali Prima Stesura – 9 Febbraio 2020

Basic – “VideoMonologo” – Monologo per Video BasicMono – Bozza di un Monologo per Video di Giorgio Viali

Inquadratura/Scena: Una giovane ragazza siede sul suo letto Schiena appoggiata al muro Un maglione largo addosso Le maniche raccolte Ha una sigaretta e un accendino in mano Accende e spegne l'accendino

(In alternativa: La Ragazza siede per terra di fianco al letto O su una sedia o poltrona vicino ad una finestra…)

La ragazza parla:

Ogni volta mi sorprende E ogni volta mi sfugge Mi sfugge il senso di quello che fa Mi sfugge il senso del perchè si comporti in un certo modo La frequento da un po’… L'amo Posso dirlo L'amo Le nostre anime si sono toccate In più di un'occasione E questo mi ha segnato Sento che questo ci legherà per sempre Potremmo anche non vederci… parlarci… frequentarci ma so… ricorderò… e sentirò che le nostre anime si sono toccate… si sono viste… si sono unite

Non mi parla Non mi parla di sè… A volte non risponde alle mie domande Finge di essere distratta Di non sentirle Ma è solo insofferente Non sopporta la normalità La formalità Le domande fatte tanto per riempire il tempo Non le sopporta Vorrebbe una vita fatta solo di momenti intensi e coinvolgenti. Una vita di incredibili totali appassionanti sconvolgenti estremi accadimenti…

Inquadratura/Scena: La ragazza gioca di nuovo con l'accendino. Lo accende e poi lo spegne. Senza accendersi la sigaretta.

La ragazza parla:

Per il resto… per la maggior parte della sua vita… lei è intrappolata. Perduta. Delusa. Sopraffatta. Amareggiata. Devastata. Incapace di sperare Incapace di amare Incapace di credere Gira a vuoto dentro emozioni e desideri ed impulsi che non controlla. Dentro azioni devastanti che si ripetono… che lei ripete… e che non riesce a controllare. Ferita in profondità. Senza alcuna speranza

Non vuole Non decide Vorrebbe non sentire…

E certo…vorrebbe uscire da questa sorta di… buco nero Ma è incapace di agire Incapace di prendere una decisione Si affida completamente a quello che le accade intorno Come una nave in avaria che viene trasportata dalle correnti marine o dal vento Che non ha una meta… una direzione… uno scopo…

Ed io vorrei aiutarla Lo vorrei con tutte le mie forze… con tutta me stessa… Ma non so come fare Assisto impotente a questo suo continuo perdersi… a questo suo casuale avvicinarsi e allontanarsi… darsi e poi ritirarsi

Inquadratura/Scena: La giovane ragazza cerca qualcosa nel letto Poi lo trova Tocca il suo cellulare Scorre alla ricerca di un messaggio… Cerca un vocale che ha ricevuto e che fa partire La voce è di un'Altra ragazza.

Voce di un'altra ragazza che proviene dal cellulare:

Ogni volta mi sorprendi E ogni volta mi sfuggi Lo sai che ti amo Ti amo perdutamente E vorrei aiutarti Lo vorrei con tutte le mie forze… con tutta me stessa… Ma non so come fare Assisto impotente a questo tuo continuo perderti… a questo tuo continuo darti e poi ritirarti delusa e sconfitta… Soffro nel vederti Perduta. Delusa. Sopraffatta. Amareggiata. Devastata…

Inquadratura/Scena: La ragazza guarda nel vuoto. Adesso si accende la sigaretta. Fuma la sigaretta

L'azione sfuma…

Bozza per Monologo – VideoMonologo – Giorgio Viali

Bozza Video Semplice – Per Due Attrici Minimal Show Reel Bozza Video Semplice – Due Protagoniste

Inquadratura/Scena: Una giovane Ragazza (A) siede per terra su una stradina in città. Vestita da viaggiatrice… Quasi una Barbona… La custodia della chitarra aperta per terra. Un cane mezzo randagio al guinzaglio. La chitarra in mano. Canta qualche canzone molto semplice. Si vede che sà suonare a malapena. La gente passa. Non la guarda.

La Ragazza canta Canzone da definire

Ad un certo punto arriva una Ragazza (B). Ben vestita. Curata. Si ferma ad ascoltarla. Lascia qualche euro nella custodia della chitarra e se ne va.

Inquadratura/Scena: Un posto diverso dal precedente… Più tardi nella giornata… o verso sera… Una giovane Ragazza (A) siede per terra. La custodia della chitarra aperta per terra. Un cane mezzo randagio al guinzaglio. La chitarra in mano. Canta una canzone molto semplice. La gente passa. Non la guarda.

Canzone da definire

Ad un certo punto arriva una Ragazza (B). Ben vestita. Curata. La stessa ragazza del mattino. Si avvicina alla Ragazza (A)

La Ragazza (B) … alla Ragazza (A):

Vuoi venire a dormire a casa mia stasera? C'è anche qualcosa da mangiare? Per te e per lui… (guardando il cane)…

Ragazza (A): Va’ bene. Va’ bene…! Grazie.

La Ragazza (A) ripone la chitarra nella custodia. Prende il suo zaino e il suo cane. La Ragazza (A) e la Ragazza (B) e il Cane si allontanano.

Inquadratura/Scena: Ragazza (A) e Ragazza (B) aprono la porta ed entrano in una

casa. Un bel salotto grande. Ben arredato. La Ragazza (A) si guarda attorno.

Ragazza (B): Fai come se fossi a casa tua. Io preparo qualcosa da mangiare.

La Ragazza (B) sparisce in cucina. L'azione sfuma…

Inquadratura/Scena: Le due ragazze sedute per terra in salotto. Mangiano e bevono qualche bicchiere di vino. Sorridono. Anche il cane mangia in disparte. L'azione sfuma.

Inquadratura/Scena: Mattino. La Ragazza (B) dorme in un letto grande. Entra una cameriera. Le si avvicina e la sveglia.

Buongiorno !

La Ragazza (B) si sveglia. Si guarda intorno.

La Cameriera: La signorina mi ha detto di leggerle questo bigliettino.

Apre un bigliettino e legge:

Prendo io ora il tuo posto. E’ il mio turno di viaggiare. Voglio mettermi alla prova. In modo inaspettato e assoluto. Senza mezze misure. Tu rimani e riposati. Grazie

L'azione sfuma

Bozza Giorgio Viali

Bozza per un Video. Per 2 Attrici

Bozza per un Video Show Reel. Per Due Attrici Spunti… Rielaborazione libera… di: “Blonde – I Loved You” (feat. Melissa Steel)

Inquadratura/Scena:

Due ragazze si muovono in una stradina di città. All'alba. Dopo una notte di divertimento. Un po’ camminano, un po’ accennano una breve corsa o dei movimenti di ballo. Incrociano un ragazzo che sta salendo in auto. Lo accerchiano. Lo accarezzano. Lo toccano. Quando il ragazzo inizia anche lui ad accarezzare le ragazze… le due ragazze se ne vanno e lo lasciano lì…

Inquadratura/Scena: Una ragazza entra in camera. Si toglie le scarpe e si butta sul letto. Primo Piano della Ragazza. Distesa nel suo letto da sola. Mentre fuori è già chiaro… La ragazza parla:

Che cos'è? E’ un'Amicizia? No. Non direi. E’ una Relazione? No. Non mi sembra la parola giusta. Mi piace che questo nostro “rapporto”… chiamiamolo così… sia indefinito e non classificabile. Mi piace che sia qualcosa di unico. Qualcosa che è allo stesso tempo personale…. e insieme impersonale. Mi piace che sia… profondo. Intenso. Lacerante e sconvolgente. Che sia…Vivo. (Sta per addormentarsi…) Non mi sono mai piaciute le Mezze Misure. Mai. Mai… (L'inquadratura sfuma)

Inquadratura/Scena: Un camerino di un negozio di abbigliamento. Pomeriggio. Due ragazze stanno provando dei vestiti… Una ragazza guarda in camera e parla … l'altra ragazza alle sue spalle si prova un vestito e si guarda allo specchio…

In cambio di un'ora al giorno… in cui io le presto… sì le presto il mio corpo… lei mi fa da compagna, da complice. Non c'è bisogno che le dica cosa deve fare. Lei lo sa… l'importante è che mi segua senza esitazione. L'importante è che faccia sempre e solo da comparsa. Che non mi rubi la scena. Che non mi tolga assolutamente la parte da protagonista. Che mi assecondi con dedizione assoluta nel bisogno intenso che ho di trasgredire, di sovvertire, di prendere in giro, di sconvolgere, di eccitare, di cercare ed esigere cambiamenti e sovversioni. Ne ho bisogno! (Le ragazze escono dal camerino)

Inquadratura/Scena: Una camera da letto di una ragazza (che vive ancora probabilmente con i genitori). In scena due Ragazze. Sedute su un letto. A terra le borse degli abiti comprati. Una ragazza è inquadrata di spalle. Non vediamo il suo viso. Questa ragazza non si muove. E’ ferma… Non immobile… ma sembra priva di movimenti suoi… L'altra ragazza la sta abbracciando. Di lei vediamo il viso. Questa ragazza parla guardando in camera. Mentre accarezza il collo dell'altra ragazza e gioca e sposta i suoi capelli…

E’ bello avere un Corpo… che non sia il mio… da abbracciare. Un corpo diverso dal mio… a cui parlare. A cui confidare le parole che a stento so pronunciare a me stessa. Parole di cui mi vergogno. Per me è importante. E’ salutare. Uscire da un corpo che è pesante. Dedito al Controllo. Che vuole ed esige un controllo Totale. Ho bisogno di un Corpo… in cui io possa percepire… la Libertà. Un Corpo Libero… che mi permetta anche se solo per un'ora… mi permetta di sentire e godere di una Libertà che non ho saputo prendermi e concedermi.

Monologo della Ragazza (…ancora da Scrivere…)

Ragazze si cambiano. Escono di casa.

Poi varie Scene Brevi di Azioni provocatorie. Le due ragazze con il passamontagna se la prendono con una ragazza alla moda vestita elegantemente tutta firmata… Le due ragazze entrano in un supermercato e rovesciano alcuni scaffali di merce e corrono via… Le due ragazze in uno stabile abbandonato rompono con una mazza da baseball una serie di botiglie di vetro allineate su un muretto Le due ragazze ballano intono a un fuoco acceso sul tetto di un edificio abbandonato e ululano alla luna… (Altre brevi scene ancora da scrivere e definire)

Bozza – Video – Giorgio Viali

Bozza per Video – SkinnyMono SkinnyMono – Sceneggiatura Di Giorgio Viali

Bozza per Video – In Due Parti

Prima Parte: Monologo di una Giovane Donna

Non ho un buon rapporto con il mio corpo. Lo guardo. Sì lo guardo. Lo sento. Certo… lo sento. Ma lo sento come qualcosa di estraneo. E mi prende un senso di tristezza e amarezza. Come se non avessi fatto abbastanza per comprenderlo, amarlo e farlo crescere. Incompleto. Incapace di dare il meglio. Imperfetto. Immaturo. Non amato. Non compreso. Non accettato. Non ho creduto in lui pienamente. Ho mancato. Ho sbagliato. E’ come se mi fossi tagliata le ali che qualcuno mi aveva dato. Una parte di me striscia per terra incapace di spiccare il volo e tendere all'infinito. Solo perchè non ho avuto la forza di farlo parlare, di permettergli di esprimersi, di sentire pienamente… Ed ora… arrivata nel pieno delle mie facoltà, affacciata al mondo che ho aspettato per anni, ora… che faccio? Con un corpo incompleto? Con un corpo con cui non ho confidenza? Con un estraneo con cui non ho parlato per anni? Con qualcosa che guardo e che non so usare pienamente?

Il mio corpo non ha difetti. E’ un bel corpo. L'ho curato. Allenato. Accudito. Sfamato. Ed è bello. Certo. Vedo come lo guardano gli uomini. E le donne. Ha delle linee invidiabili. Una sua intrinseca e notevole bellezza. Ma l'ho tenuto a debita distanza. Come qualcosa di pericoloso. Qualcosa di oscuro che poteva da un momento all'altro prendere il sopravvento. Prendermi completamente. Sovrastarmi. Qualcosa di animale… potente… forte… estremo… L'ho tenuto sotto controllo. L'ho reso in parte insensibile. Incapace di sentire il tutto.

E ora mi manca. Una parte di me stessa manca all'appello. Incompleta mi muovo tra corpi di altre persone… interagisco con altri corpi… certo… ma in modo insensato. Ho scommesso sulle parole e sulla sensatezza, sulla linearità e medietà della vita. Ed ora quella parte oscura e animale mi manca e non mi permette di prendermi e dare piacere in modo totale e completo.

Dovrò ricominciare un lento percorso di avvicinamento. Dovrò guardalo quel corpo. Prenderlo per mano. Permettere che possa sviluppare il suo linguaggio. Che possa crescere. Sviluppare la sua forza. Prendersi le sue libertà. Prendere, quando serve, il sopravvento. Prendermi completamente. Dovrò iniziare ad ascoltare. Dovrò iniziare un dialogo. Con pazienza. E con amore. Che Dio mi aiuti.

Seconda Parte Esercizi e Ballo dell'Attrice Alcuni esercizi fisici e poi un ballo semplice spontaneo.

Fotografia, Cinema, Misticismo e Chirurgia Estetica Cinema Fotografia Riflessioni – di Giorgio Viali

La Fotografia (e il Cinema) hanno profondamente e intimamente a che fare con l'introspezione e il Misticismo. Guardare la Bellezza è qualcosa di profondamente Sacro e Mistico. Osare guardare con intensità la Bellezza è concesso solo a pazzi temerari Mistici. Persone che credono profondamente. Che desiderano. Che cercano. La Bellezza è qualcosa (come il Sacro) con cui non si può giocare. Pena la perdita della propria Anima e del proprio Sguardo. Pena la capacità di desiderare e vivere. Pena l'Inferno.

Posare (e Recitare e/o Ballare) è qualcosa che ha che fare profondamente e intimamente con l'introspezione e il misticismo. Non è un lavorare esternamente. Non è un confrontarsi con il fotografo o con un pubblico o con chi ti guarda. E’ scendere nella profondità della propria anima e guardarsi e accettarsi e scoprirsi. E non si può barare. Pena la perdita della propria Anima e del proprio Aspetto. Pena la capacità di desiderare e vivere. Pena l'inferno.

Quante ragazze oggi si sentono inadeguate ! Si sentono brutte. Inguardabili. O semplicemente difettose o difettate o incomplete e imperfette. Sfortunate. Amareggiate. Sconfitte. Abbandonate. Ferite… Ragazze molto belle che non vogliono essere fotografate perchè… Perchè… pensano di non essere belle. Di non essere adeguate. O che pensano di non essere abbastanza Belle perchè si confrontano con modelle che hanno scommesso solo sul loro aspetto esteriore. Quante ragazze desiderano intensamente e profondamente di avere un altro aspetto. Quante ragazze desiderano un altro Naso o delle Tette più grandi o un Culo più sodo. Che cosa non venderebbero per non avere la cellulite o le smagliature? La propria anima non la venderebbero… solo perchè (forse) l'hanno già venduta.

Non nascondiamoci dietro ipocrisie. La Bellezza fisica Paga ! Scommettere sul Corpo è semplice e sicuro. Essersi rifatti Naso, Seno, Culo e Zigomi è stato per molte un investimento proficuo e redditivo. O lo sarà. Paga, ha Pagato o… Pagherà

Ma… Non è tanto il fatto che si è dovuto rinunciare a qualcosa. Non è tanto il fatto che si è venduta (probabilmente) la propria anima. E’ che si continuerà ad essere insoddisfatte e inadeguate… Ferite, Lacerate… Si continuerà a scommettere su qualcosa che non sazia… che non disseta… che non scalda… che non batte… E il Corpo (oggi) non è più percepito come Sacro. Ma preservare una capacità di introspezione e di “misticismo” è qualcosa che bisogna assolutamente considerare e valutare.

Per Modelle, aspiranti Modelle e Attrici, Attori, Performer, Ballerine e Danzatori

Instagram – Cinema “Instagram è il Nuovo Cinema” Siamo, su instagram, tutti Attori Attrici (o, a scelta, PornoStar)

Oggi si recita sempre di meno a Teatro o nei Film o in Televisione. Oggi si recita su instagram. Gli Attori e le Attrici oggi recitano su instagram! Su instagram Sono/Siamo a tutti gli effetti degli Attori e delle Attrici.

Lo siamo nel momento in cui sappiamo distinguere e definire uno spazio intimo e personale e uno spazio recitativo e di finzione. Quando la nostra immagine è immediata e senza filtri allora non stiamo recitando. Recitiamo quando usiamo consapevolmente la nostra immagine definendo uno spazio di finzione e uno spazio personale e intimo.

L'intimità non è scomparsa. Si è solo ricavata degli spazi più profondi. Non siamo diventati impersonali. Abbiamo (o siamo stati costretti) a definire e a riconoscere la nostra intimità in una zona più ristretta e più profonda.

Sono i Media che definiscono cosa significa Recitazione. Sono i Media che definiscono la “distanza” tra Finzione e Realtà.

Si è passati da una recitazione teatrale, cinematografica, televisiva ad una recitazione instagrammabile o instagrammata. La differenza è nello spazio (che si è ristretto) tra la finzione e la realtà.

Il pudore non è scomparso. Oggi recitare su instagram vuol dire gestire la finzione in un rapporto e in un confronto con la realtà molto più diretto rispetto alla recitazione teatrale, cinematografica o televisiva. Ma sempre di Recitazione si tratta. Sempre di Finzione.

Instagram è quindi una forma (“evoluta”) di Teatro o Cinema o Televisione. Molti non se ne sono ancora accorti.

Gianni Vattimo parla di “estetizzazione dell'esistenza”. Che semplicemente, grazie a nuovi media”, si è espansa. L'estetizzazione della nostra vita ha segnato su instagram un nuovo step. Abbiamo la possibilità di gestire la nostra esistenza estetizzandola e usandola a fini recitativi o estetici o performativi. Se lo vogliamo. (E se sappiamo farlo senza perderci)

Non siamo in una società trasparente. Siamo in una società che ha lati oscuri e personali semplicemente più protetti e più definiti.

La “democratizzazione della Recitazione” operata dai nuovi media ha semplicemente allargato la platea dell'offerta di “Prodotti estetici o artistici di finzione”. Abbiamo una scelta molto più ampia di immagini e racconti visivi di finzione. Che si sono frammentati e moltiplicati. Ma sappiamo e sapremo sempre conservare uno spazio intimo e personale a cui non possiamo rinunciare.

Il Cinema è Morto ! Viva Instagram !

Nuove Professioni su Instagram: InstaAttore e InstaAttrice InstaRegista InstaFotografo InstaScenografo InstaSceneggiatore … – #InstaFotografo

Note a Margine della Lettura dell'articolo (sul Corriere della Sera) dell'articolo: “La morte annunciata dell’intimità” di Leonardo Caffo